Jarod 1 part

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Sofia:" Scordatelo! Ti ricordo che Richard è ancora il direttore dell'ospedale e se scopre che te ne sei andata nel bel mezzo del tuo turno, puoi considerarti licenziata."
 
sara:" Ho la migliore delle ragione impossibile: sto cercando di trattenere al blue Swan un ottimo dottore, e perché no, riportarlo anche da me."
 
Sofia:" È la ragione peggiore del mondo! Coglierà l'occasione per punirti, perché te ne sei andata durante un turno!"
 
sara:" Non mi importa! Non me ne frega niente! Devo parlare con Jarod. Devo, capisci? Ora o mai più. Sei con me o no?"
 
Sofia si incupisce un po' sconvolta dal fatto che le stia dando un ultimatum, forzandole la mano. Resta in silenzio per un minuto, poi impreca.
 
Sofia:" Certo che sono con te... Cosa credi? Sai che ti seguirei ovunque. Ma lascia che ti dica che stai facendo un grosso errore."
 
Non sono mai stata così convinta di qualcosa. Se fossi Jarod, vorrei che qualcuno facesse lo stesso per me.
 
Spero solo che Sofia lo capisca. Anche se è la mia migliore amica, siamo molto diverse.
 
Ma la sua presenza e il fatto che sia qui per me mi infonde nuova energia, e non potrò mai ringraziarla abbastanza.
 
Le lancio le chiavi dell'auto, che prende al volo mentre corriamo alla nostra Mustang nel parcheggio.
 
Ma appena prima di entrare in macchina, vedo Sofia fermarsi, con la bocca aperta, come paralizzato da una forza soprannaturale...
 
Sofia:" Laggiù! sara, girati! Guarda!"
 
Mi giro e, con mia grande sorpresa vedo Neema a pochi metri di distanza, che sale velocemente su un taxi.
 
Una volta dentro, guarda fuori dal finestrino e mi vede
 
I nostri sguardi si incrociano e, inaspettatamente mi fa l'occhiolino, mentre un sorriso malvagio le spunta sul viso.
 
E come ciliegina sulla torta, alza la mano per salutarmi mentre la macchina riparte e si allontana.
 
Sofia:" Cosa era quel rrisetto? E quel saluto? Cos'ha intenzione di fare, adesso?"
 
sara:" Non ne ho idea, ma sono sicura che non sia nulla di buono. Sarà meglio non perdere altro tempo..."
 
Sofia:" No, dai! Non può essere! Non ci posso credere! Hai visto cosa ha fatto?!? Che stronza! Ha tagliato le gomme della Mustang!"
 
Sofia indica le gomma dell'auto. Ha ragione, sono tutte a terra. Non possiamo più usare la Mustang...
 
sara:" Ora capisco quel sorrisetto provocatorio... Stavolta è andata troppo oltre! Troppo! E Adrian che voleva che ci andassi piano con lei..."
 
Sofia:" Non posso crederci. E quel salutino, come se volesse farci tanti auguri... Vorrei prenderla a sberle!"
 
sara:" Se c'è davvero lei dietro questa storia, è stata una mossa scaltra. Ora sarà difficile raggiungere l'aeroporto..."
 
Sofia:" Grazie Sara. Oltre a congratularci con un genio del male, che ne dici di trovare un taxi per andare all'aeroporto?"
 
Torno subito in me e corro verso Olympic Boulevard con Sofia. Dovremmo riuscire a trovare un taxi alla stazione...
 
Ma siamo sfortunate. Non ci sono taxi liberi, anzi c'è una folla in attesa di prendere il prossimo taxi.
 
Trattengo un'imprecazione e mi mordo il labbro. Devo trovare una soluzione subito! È importante!
 
sara:" Se prendiamo l'autobus, ci vorrà un'eternità! Non arriveremo mai in tempo!"
 
Una macchina della polizia passa sul viale, a sirene spiegate, e attira la mia attenzione.
 
sara:" Aspetta... Ho un'idea! Non sono sicura che funzionerà, ma vale la pena provare! Seguimi!"
 
Corriamo al parcheggio dell'ambulanze e vediamo Bubble dietro al volante.
 
Sofia capisce subito il mio piano e sale a bordo. Io ci salto dentro subito dopo di lei.
 
sara:" Bubble! Aspetta devi portarci all'aeroporto. Ti prego."
 
Bubble sussulta, sorpreso di sentirci alle sue spalle. A giudicare dalla sua reazione, l'abbiamo spaventato.
 
sara:" Siamo solo Sofia e Sara. Scusa se ti abbiamo spaventato, ma abbiamo bisogno del tuo aiuto. Sei la nostra ultima speranza!"
 
Bubble:" Voi siete pazze! Mi avete quasi fatto venire un infarto. Non fatelo più. Mai più!"
 
Sofia:" Hai ragione, scusa... ma è un'emergenza, sara ha bisogno di parlare con Jarod prima che parte per la Tanzania."
 
Bubble:" Siete fuori di testa! Non dovresti essere al lavoro a occuparmi dei vostri pazienti? Non hai già avuto abbastanza problemi?"
 
sara:" Bubble! Non farmi la predica, ti prego! Mi prendo cura dei miei pazienti tutto l'anno! Mi servono solo un paio di ore!"
"E se non faccio nulla e non riesco a parlare con Jarod, me ne pentirò per il resto della mia vita...
"Di certo non sarò in grado di occuparmi dei miei pazienti, se cado in depressione perché ho il cuore spezzato!"
"Ascoltami..... Sei innamorato anche tu, sai come ci si sente.... Ti prego... Più aspettiamo, meno possibilità ho di trovarlo."
 
Sofia:" Se partiamo ora e accendi la sirena forse abbiamo ancora una chance. Ma devi decidere subito!"
 
Bubble capisce il mio problema. Sembra che stia per decidere, ma all'improvviso si ricorda qualcosa e china la testa, con sguardo dispiaciuto.
 
Bubble:" Mi dispiace ragazze. Vorrei poterti aiutare, sara te lo giuro. Ma ho già ricevuto una chiamata nella direzione opposta rispetto all'aeroporto...."
"Stavo per partire quando siete saltate nella mia ambulanza come due pazze.... Mi dispiace davvero."
 
sara:" Merda... sai se qualcuno dei tuoi colleghi è disponibile? Archie è libero? C'è qualcuno che potrebbe portarci lì?"
 
Sofia:" O prestarci la sua macchina?"
 
Bubble:" Guardatevi intorno, ragazze, non c'è nessun altro nel parcheggio, siamo solo noi.... Non so cosa dire, sara..."
 
Sofia e io ci scambiamo uno sguardo deluso. Quando l'abbiamo visto dietro al volante, sapevamo che probabilmente era già occupato.
 
Bubble:" So che non è quello che volevi sentirti dire, sara, e se avessi potuto ti avrei aiutato volentieri, lo sai che è così, ma devo andare. Davvero...."
 
sara:" Ti supplico Bubble! Non capisci quanto sia importante per me! Mettiti nei miei panni per due secondi, porca miseria!"
 
Bubble:" sara basta! Stai facendo perdere tempo a tutti. Mi stai impedendo di andarmene, e qualcuno potrebbe morire mentre noi parliamo!
 
Bubble ha ragione, lo so... devo riflettere con lucidità e accettare la situazione. Non riuscirò mai a raggiungere Jarod in tempo.. e lui partirà e se ne andrà lontano da me...
 
Io e Sofia scendiamo dall'ambulanza e guardiamo Bubble partire a tutta velocità.
 
La Batmobile oggi è stata all'altezza del suo soprannome. Bubble avrebbe potuto salvarmi ed essere il mio supereroe... ma il destino ha interpretato il ruolo del supercattivo e ha vinto.
 
Sento Joker che ride di me, incapace di sventare il crimine della partenza di Jarod... E ha molto da ridere...
 
Sono patetica. Forse Jarod si è già dimenticato di me, forse sta già volando in Tanzania. E io sono qua, torturarmi...
 
Sto malissimo e chino la testa. Non vedo nessuna soluzione... Nient'altro che desolazione, dolore e disperazione...
 
Il mio telefono inizia a vibrare! Lo tiro fuori dalla tasca e vedo...
 
Una pubblicità di lingerie "Per sedurre il tuo uomo. E per non perderlo...." Mi prendono in giro? Che coincidenza!
 
Con il telefono sotto gli occhi, la mano tremante, premo automaticamente il pulsante per comporre l'ultimo numero un'ultima volta. Sento bussare e la mia ansia cresce ogni secondo...
 
Poi sento di nuovo la segreteria di Jarod. Sofia lo capisce dalla mia espressione.
 
Sofia:" Beh, almeno possiamo dire di averci provato.... Mi dispiace molto, sara."
 
Sofia ha ragione. Abbiamo fatto tutto il possibile... invano... No, no, no, non lascerò perdere! Mi rifiuto di arrendermi.
 
Senza alcun mezzo di trasporto, mi spremo il cervello per inventarmi un modo per raggiungere l'aeroporto in tempo.
 
Anche con le migliori intenzioni del mondo, mi sento come se tutto fosse perduto, andato, finito...
 
Sofia corre in ospedale, lasciandomi da sola all'ingresso.
 
Che l'è preso? È scappata via come se avesse avuto un'emergenza. Ma me lo avrebbe spiegato, se fosse stata chiamata per un caso medico...
 
E poi prima di andarsene mi ha detto che perlomeno ci abbiamo provato e si è scusata.
 
Credo che dovrei leggere tra le righe. Aveva solo bisogno di tornare al lavoro.
 
Non posso credere che sia davvero finita. Non sono ancora pronta a mollare. Non posso... Non voglio!
 
E allora che vedo Sofia correre verso di me. E sta trascinando con sé Shin, il pilota dell'elicottero.
 
Lui non sembra sapere cosa ci faccia qui. Seducente autorevole, Sofia lo spinge davanti a me. Shin se ne sta lì, con lo sguardo un po' confuso.
 
Shin:" sara... Cosa succede? Cosa volete? State iniziando a spaventarmi."
 
Naturalmente! Sofia ha ragione! Mi tuffo tra le sue braccia. Shin e il suo elicottero, questa è la nostra soluzione!
 
Shin:" Va bene, va bene. Io me ne vado ho delle cose da fare. È stato bello vedervi, prendiamoci un caffè qualche volta d'accordo?"
 
sara:" Shin! Abbiamo bisogno di te per un'emergenza! Dobbiamo raggiungere l'aeroporto il più velocemente possibile!"
 
Notando la determinazione della mia voce, Shin diventa serio all'istante e si sistema la giacca.
 
Shin:" Un'emergenza? Che tipo di emergenza? Perché me lo state dicendo così? Non è la procedura..."
 
Sofia:" Ti spiegheremo dopo. Ma ora dobbiamo andare. È davvero urgente. È.. una questione di cuore."
 
Shin:" Un'emergenza cardiaca? Va bene, ma partire così non è proprio da protocollo. Un'infermiera e una specializzanda del primo anno..."
 
sara:" Non preoccuparti, abbiamo l'approvazione della direzione. Tengo Richard in pugno. Ma ora dobbiamo andarcene."
 
(Che bugiarda sarà! Stavolta ti sei superata! Ma è per una buona causa, e non hai scelta!)
 
Shin:" Va bene, mi fido di voi. Stiamo andando all'aeroporto giusto? Va bene, perché devo andare lì a prendere un rene tra un paio di ore."
 
Sofia:" Grande! Se partiamo ora, sarà in anticipo. Due piccioni con una fava! È perfetto!"
 
Shin:" Non so se lo definirei perfetto... Spero che nel frattempo nessuno abbia bisogno di me. Ma è meglio che essere in ritardo, questo è sicuro."
 
sara:" Siamo d'accordo? Hai finito di negoziare? Se non ti dispiace dovremmo andare..."
 
Shin:" Va bene, seguitemi andiamo a prendere l'ascensore per arrivare all'elicottero."
 
Shin manovra abilmente l'elicottero attraverso i cieli e mezz'ora dopo stiamo atterrando all'aeroporto internazionale di Los Angeles.
 
Non vedo l'ora di vedere il mio Faro nella tempesta. Il mio Signor carisma...
 
Deve essere vicino, da qualche parte in uno dei terminali dell'Aeroporto.
 
Senza ulteriori indugi, Sofia e io saltiamo fuori dall'elicottero.
 
Shin:" Ehi, aspettate! Che state facendo? Dove credete di andare? Dov'è il vostro paziente?"
 
sara:" Andiamo a prenderlo. È una lunga storia, ti spiegheremo dopo."
 
Shin:" Ehi! non funziona così. Sono disposto a essere flessibile, ma questo è troppo. Che succede esattamente?"
 
Guardo velocemente le partenze. Il volo di Jarod partirà tra 30 minuti dal terminal 7.
 
Anche Sofia l'ha visto e mi guarda con occhi sgranati consapevole della portata di questa nuova sfida...
 
Sofia:" E all'altro capo dell'aeroporto, ci vorranno almeno 20 minuti per arrivarci... e dovremmo correre come Usain Bolt!"
 
È già troppo tardi... Se vogliamo raggiungere Jarod in tempo, devo muovermi subito!
 
Ma Shin vuole una spiegazione e non molla la presa. E a giudicare dallo sguardo nei suoi occhi, mi aspetta una conversazione difficile...
 
sara:" Sofia.... Puoi spiegare tu a Shin cosa sta succedendo? ti prego..."
 
Sofia:" Nessun problema, ci penso io. Tu vai! Se siamo arrivati fin qua solo per perderlo, è me che dovrai affrontare!"
 
Sorrido a Sofia. Mi piacerebbe darle un bel abbraccio per ringraziarla, ma non ho tempo. Lo farò dopo!
 
Senza sprecare un altro secondo, corro verso il terminal 7. Dietro di me, sento Sofia che spiega la situazione a Shin.
 
Sofia:" Shin, adesso ti racconto tutta la storia. Puoi scegliere la versione corta o la versione lunga, dipende da te. Ma non ne rimarrai deluso, è molto appassionante!"
 
Corro attraverso i corridori il più velocemente possibile, uno dopo l'altro. Mi faccio strada tra le folle di turisti. Mi sento come se nulla potesse fermarmi.
 
Sempre più a corto di fiato, accelero facendo a zig zag tra i gruppi di passeggieri.
 
Sento il cuore che batte all'impazzata nel petto. Ma è più per la paura di perdere Jarod che per lo sforzo...
 
Mentre mi avvicino al terminal, il mio cuore salta un battito alla vista della fiera di passeggiari in attesa di salire a bordo.
 
Proprio di fronte a me, vedo Neema avvicinarsi al varco, con la sua valigia in mano, come se tutto fosse perfettamente normale.
 
Mentre le passo davanti, appoggio con discrezione il piede alla rotelle della sua valigia, ribaltandla.
 
È una piccola vendetta senza conseguenza, non ho saputo resistere...
 
Neema vede la valigia che cade con gran fracasso. Impreca, poi alza lo sguardo e mi vede.
 
Un gran sorriso appare sul viso di Neema, poi stringe gli occhi come se stesse studiando una bestia strana...
 
Neema:" Che sorpresa! Non mi aspettavo di vederti qui. Immagino che dovrei congratularmi con te per essere riuscita ad arrivare. Specialmente senza auto..."
 
Quindi, è stata davvero Neema a tagliarci le gomme! Diabolica! Almeno ora so cosa aspettarmi da lei..
 
sara:" Non mi sorprende che tu te la sia presa con la mia auto. So che ti piace prenderti tutto ciò che è mio."
 
Neema:" Ecco un'altra delle tue ramanzina... Cominci a diventare monotona... Beh se vuoi scusarmi ho cose più importanti da fare ho un aereo da prendere."
 
sara:" Bene, allora stiamo andando nella stessa direzione. E magari stiamo anche cercando la stessa persona."
 
Neema:" Non dirmi che pensi ancora di avere qualche chance con Jarod! Sei patetica sara. Ti ha già mollata una volta, cos'altro vuoi?"
 
sara:" Voglio solo spiegargli un paio di cose, come il fatto che mi hai mentito sull'essere andata a letto con lui in Tanzania, per esempio."
 
Neema:" Ti prego fallo pure. Ti rimetterai in ridicolo. Non crederà mai che io te l'abbia detto."
 
sara:" Non è tutto, ho un sacco di altre cose da raccontargli. Ma mi sembri sicura di te. Chissà quanto resterai delusa..."
 
Neema:" Puoi fare ciò che vuoi, non mi importa. Io so che lui crede a me è soltanto a me. Si fida di me, sara..."
 
Decido di lasciar perdere. Meglio che mi sbrighi a trovare Jarod prima che si imbarchi. Neema mi segue.
 
Presto, potrò dire tutto a Jarod, e spero che avrà abbastanza buon senso da aprire finalmente gli occhi e vedere la realtà.
 
Corro verso la zona di imbarco, ma Neema è subito dietro di me, determinata a non perdermi di vista è a ascoltarmi fino a Jarod.
 
Mentre avanziamo, mi rendo conto che Neema è sempre meno sicura di sé. Il suo sorriso malizioso ha lasciato il posto a un'espressione piuttosto preoccupata.
 
Neema:" Va bene, sara.... Hai vinto tu. Ho fatto tutto il possibile per minare il tuo rapporto con Jarod. Ma non ho nulla contro di te personalmente. Credimi."
 
sara:" È una bugia. I tuoi attacchi erano mirati contro di me, personalmente. Non cercare di farmi pietà, dopo tutte le cose orribili che hai fatto."
 
Neema:" Se tu fossi stata al mio posto avresti fatto la stessa cosa o peggio, quindi smettila di giudicarmi..."
 
sara:" Non mi conosci affatto. Non ti avrei mai fatto nulla del genere. Non mi sarebbe mai passato per la testa. Non tutti sono crudeli come te..."
 
Neema:" Che ti piaccia o no, siamo sulla stessa barca. Cosa credi di star facendo adesso?"
"Non sei qui per dire a Jarod la verità solo per farmi del male? Perché, infondo vuoi la stessa cosa che voglio io. Sei disposta a qualsiasi cosa...."
 
sara:" Non farei qui, se tu non mi avessi forzato la mano. È troppo tardi per fare la vittima."
 
Quando mi volto a guardarla, noto le lacrime nei suoi occhi. Che sia un altro dei suoi trucchi per manipolarmi?
 
O le sue lacrime sono sincere? Dopo tutto quello che mi ha fatto, mi aspetto qualsiasi cosa da Neema... soprattutto il peggio.
 
Ma non sembrano lacrime di coccodrillo... Neema sembra davvero aver toccato il fondo. Il suo labbro inferiore inizia a tremare.
 
Neema:" Vuoi sapere la verità? Sì, ho fatto tutto per amore. Amo Jarod. Lo amo con tutto il cuore. L'ho sempre amato!"
 
Dopo la sua dichiarazione a Jarod, lo sapevo già cosa provasse per lui. Certo, sentirglielo dire chiaramente è diverso.
 
Provo un profondo senso di tristezza perché, senza volerlo, stiamo gareggiando per conquistare il cuore dello stesso uomo.
 
E una di noi perderà...
 
Neema:" Anche se so che lui potrebbe non provare i miei stessi sentimenti, che potrebbe anche non amarmi. Ma dovevo fare tutto il possibile per riconquistarlo."
 
sara:" È l'unico modo per farlo tornare era interferire nel suo rapporto con me e ferirmi?"
"Se lo amassi davvero, lo vorresti felice anche tra le braccia di un'altra! Ma l'unica cosa che vuoi e averlo tutto per te..."
 
Neema:" Potrei farti la stessa accusa! Tu vorresti vedere l'uomo che ami felice tra le braccia di un'altra donna? Sei sicura che ti andrebbe bene?!?"
 
sara:" Non sto dicendo che sarebbe facile, ma lo accetterei. Perché la sua felicità è più importante della mia."
 
Neema:" Alleluia! Santa sara. Scusa se non sono forte come te e non potrei mai accettare una cosa del genere. Non siamo tutte Madre Teresa..."
 
Neema si asciuga le lacrime e diventa di nuovo seria, come se il pianto avesse intensificato la sua rabbia.
 
Neema:" Parlarne con te è inutile... Qualunque cosa accada, Jarod non sarà mai tuo. È mio, punto. Quindi vattene. Ora!"
 
Decido di non dire nulla. Neema sta cercando di destabilizzarmi dalla prima volta che l'ho incontrata. E non è cambiato nulla....
 
Non voglio continuare a litigare con lei. Non ci capiremo mai.
 
Siamo come due magneti che si respingono, incapaci di trovare un punto in comune.
 
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Sara riesce grazie a Sofia ad arrivare in aeroporto.
 
Ma Neema mi lascia senza parole, arrivare addirittura a tagliargli le gomme. Che cattiva.
 
Almeno si è svegliata sara e gli sta rispondendo a tono.
 
Vedemo come finirà
 

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