Nonna

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Dopo esserci baciati per quasi 5 minuti di fila, staccammo le nostre labbra e andammo a fare colazione.
Sapevo che oggi sarebbe stata una giornata molto particolare e piena di emozioni dolorose per Serena, dato che sua nonna era ricoverata in ospedale e poi dovevo ancora finire di visitarla, così decisi di farle le crepes con la nutella.

"Ti piacciono le crepes alla nutella?"

"Mmmm si buone". Si avvicinò a me leccandosi le labbra e facendomi sussultare dal suo tocco verso le mie parti intime.

"Mmm dottore oggi facciamo di nuovo l'amore sul lettino? Ahah"

"Vedo che ti piace giocare al dottore eh? Comunque no. Te l'ho detto...prima ti devo visitare visto che ieri sei stata male e hai subito tutto quello stress e poi se fai la brava, giocheremo a quello che vuoi, ma qui...non in ospedale".

"Dai dottore. Deve essere bello giocare sul lettino da medico no? Non ti piacciono i posti proibiti?"

"Ahah non mi sembra il caso di fare certe cose lì, comunque non mi chiamare dottore. Ho un nome io...".

"Ok dottor Marco ahah ops scusa...ti devo chiamare dottor cardiologo Marco, Marco il cardiologo, Marco il dottore sexy che ha fatto impazzire la piccola paziente indifesa e l'ha fatta morire di piacere?"

"Ahah sei proprio una bimba monella. Non puoi chiamarmi solo Marco o amore o come vuoi tu?"

"Nono. Sei il mio dottore sexy. Sai che ti dico? Dottore con il camice sei molto sexy. Mi fai impazzire..."

"Lo so che il camice mi sta bene. Me lo dicono in tanti che sono molto bello con il camice". E le faccio l'occhiolino.

"Ah si? E chi sarebbero queste?"

"Ahah vedo che qui c'è una ragazza gelosa. Perché pensi che siano solo donne a dirmelo?"

"Secondo te i maschi ti direbbero che stai bene con il camice? No...chissà quante donne ti stanno dietro a New York".

"Ma solo una donna mi ha rubato il cuore".

Mi sorride e mi abbraccia.

"Ora mangiamo che ho fame e poi ci prepariamo che è tardi".

"Marco...come sta mia nonna? Non mi sono dimenticata di lei. Ho cercato di mettere da parte i pensieri brutti ieri sera ed è stato difficile, ma tu mi hai aiutato a non pensarci per un po', ma stanotte non ho dormito bene. Pensavo a lei...Marco ho paura per mia nonna. Sono tanti anni che ha una malattia al cuore, ma non so di preciso cosa sia...anzi in realtà non so niente. Ti rendi conto? Non so cosa abbia mia nonna. So solo che sta male e che deve prendere delle medicine, anche se ultimamente non le prendeva quasi mai. Infatti certe volte si stancava troppo e le girava la testa e questo è colpa dei miei genitori che non mi hanno mai detto cosa abbia veramente e non si prendono cura di lei".

"Non ti preoccupare. Tua nonna è in buone mani. Sta reagendo bene alla cura che le abbiamo dato. Per ora i valori sono stabili...oggi la visiterò io personalmente e ti farò sapere ok? Tu però non ci pensare. Anche tu devi pensare alla tua salute. Devi mangiare di più e cercare di rilassarti. Lo stress e le emozioni negative non fanno bene alla salute e soprattutto non fanno bene al cuore e tu dovresti saperlo visto che ogni tanto il tuo cuoricino fa i capricci".

"Lo so Marco. Poi posso vedere mia nonna? Ti prego...ti prometto che mangio di più".

"Non devi mangiare per me o per qualsiasi altra persona, ma devi farlo per te stessa, per stare bene. Dopo che l'avrò visitata la potrai vedere, ma solo per poco. Non voglio che si stanchi. È molto debole".

Dopo la colazione, ci preparammo per uscire. Serena si mise un paio di leggings neri e un maglione verde acqua, con gli stivaletti neri e un giubbotto nero. Io mi misi un maglione blu con un paio di jeans blu scuro. Poi presi il giubbotto e le chiavi e andammo in ospedale.
Dopo che parcheggiai, feci scendere Serena dalla macchina e mentre stavamo per entrare lei si bloccò...

Innamorarsi all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora