Instabilità mentale

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Sono completamente perso nei miei pensieri, che non mi accorgo nemmeno che sta piovendo.
Sembra che anche il tempo stia piangendo con me.

Dove sei piccola principessa?

Non mi importa nemmeno della pioggia, non mi importa se mi bagno, non mi importa nulla. Vorrei solo urlare dal dolore e sfogare il mio senso di colpa, che mi angoscia da tanti anni.
Se solo fossi stato più attento, se solo fossi stato più presente...se solo avessi capito di più, forse, saresti ancora qui piccola principessa.

La rabbia evade sempre di più. La testa mi scoppia sempre di più. Non riesco più a trattenere il dolore...comincio a urlare e a piangere sotto la pioggia. Do un calcio all'erba e un pugno alla ringhiera.
Non mi importa del dolore alla mano, non mi importa del dolore che sta esplodendo dentro di me, non mi importa di niente.
Mi butto a terra e continuo a piangere sotto la pioggia, pur sapendo che mi prenderò un malanno, ma non mi importa. Questo non è niente in confronto al dolore che ha provato lei...

Serena

È da ieri sera che Marco non mi risponde al telefono. Gli avevo mandato il messaggio della buonanotte, sperando che rispondesse, ma niente. Forse aveva fatto tardi e si era addormentato, visto che era sempre stanco per il lavoro. Era venuto qui per riposarsi, invece ha dovuto lavorare.
Mi sento un po' in colpa, perché si è dovuto occupare di me, della mia instabilità psicologica e di mia nonna.

Ieri sera guardai un film romantico con Vanessa e poi ci addormentammo sul divano, dopo aver mangiato patatine e popcorn.

Stamattina mi svegliai presto. Feci colazione e, prima di uscire per fare una passeggiata, gli mandai il messaggio del buongiorno, ma non mi rispose.
Nel frattempo mi preparai e, prima di andare all'Università a sbrigare delle cose, andai a fare la spesa per comprare qualcosa da mangiare e poi avrei fatto una passeggiata, visto che c'era un po' di sole, anche se faceva freddo e c'era il cielo nuvoloso.
Dopo un po' guardai il cellulare per vedere se mi aveva risposto, ma non c'era niente.
Decisi poi di chiamarlo.Lo chiamai due volte, ma non mi rispose...

Non sapevo perché si era allontanato. Forse si era stancato di me? Forse aveva da fare? Forse si era scaricato il cellulare? Forse non voleva parlare con nessuno? Forse gli era successo qualcosa?
Non sapevo che pensare. Non volevo pensare cose brutte. Forse era solo stanco e aveva bisogno di riposarsi, ma se gli fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonata.

Decisi di andare in ospedale, visto che era vicino l'Università e cercai Tiziana, per farmi dare il numero di Matteo.

"Serena che ci fai qui? Stai bene?"

"Ciao Tiziana. Scusa se ti disturbo, ma volevo sapere se puoi darmi il numero di Matteo".

"Che è successo? Stai male?"

"No devo parlare con lui. Marco non mi risponde al telefono e io sono preoccupata. Non vorrei che gli fosse successo qualcosa".

"Ok ora te lo do. Stai tranquilla. Non pensare cose brutte. Forse aveva delle cose da sbrigare. Sono sicura che appena potrà, ti chiamerà lui".

"Si, ma io mi spavento lo stesso. Come sta mia nonna? Si è svegliata?"

"Sta un po' meglio, ma deve riposare. Non puoi vederla. Mi dispiace".

"Ok tornerò dopo. Grazie per il numero".

Chiamai Matteo, ma non mi rispose. Riprovai più volte e dopo un po' rispose una donna. Chi era?

"Pronto chi sei?"

"Pronto. Salve. Sto cercando Matteo. Per favore me lo può passare?"

"Si un attimo. Ma perché cerchi il mio fidanzato? Chi sei?"

"Sono un'amica. Ti prego è una cosa urgente".

"Ok".

"Pronto chi parla?"

"Matteo sono Serena. Senti sai per caso dov'è Marco? Non mi risponde al telefono e sono preoccupata. Non vorrei che gli fosse successo qualcosa. Ti prego aiutami".

"Serena stai calma. Non lo so. Ieri sera è venuto a casa mia, ma poi se n'è andato quasi subito. Era molto stanco e aveva detto che sarebbe andato a casa, perché oggi avrebbe dovuto fare tante cose. Non so dove possa essere. Ora lo chiamo e ti faccio sapere ok?"

"Ok ma ti prego chiamalo. Mi spavento...se gli succede qualcosa io...io..."

"Serena non ti preoccupare. Stai calma. Non ti fa bene agitarti. Ora lo cerco io e ti faccio sapere. Ti chiamo dopo".

Ero preoccupata per Marco. Forse ero esagerata. Forse non dovevo preoccuparmi, ma sentivo che aveva bisogno di aiuto.

Non sapevo che fare. Dissi a Vanessa che non sarei andata all'Università e che sarei andata a cercare Marco, dopo averle raccontato le mie paure.

Mi incamminai per le vie della città, senza una meta precisa. L'unica cosa che sapevo è che dovevo trovare Marco. Mi mancava tantissimo e avevo paura che potesse succedergli qualcosa.

Marco

Non so quanto tempo fosse passato, ma mi accorsi dell'ora, solo quando presi il telefono in mano, visto che non faceva altro che squillare.
Non avevo voglia di parlare con nessuno.
Avevo due chiamate perse di Serena e cinque di Matteo.

Mi arrivò un messaggio di Matteo...

"Marco dove cavolo sei? Mi ha chiamato Serena. È preoccupata per te. Perché non rispondi alle chiamate? È successo qualcosa?"

Non avevo voglia di parlare.
Poi lessi gli altri messaggi. Erano di Serena...

"Buonanotte amore".

"Buongiorno amore. Hai dormito bene? Facciamo colazione insieme? Mi manchi tanto".

La mia Serena era preoccupata per me. Dovevo rispondere almeno a lei, visto che Matteo mi aveva detto che era preoccupata per me. Non poteva agitarsi nelle sue condizioni e uno stress emotivo troppo forte le avrebbe fatto male al cuore.

Mi sentivo combattuto dal fatto se rispondere o meno. Se avessi risposto, mi avrebbe chiesto dove mi trovassi e cosa fosse successo e non mi andava di parlare. Volevo solo stare in silenzio nel mio dolore. Se non avessi risposto, sarebbe stata in pensiero e avrebbe sicuramente sofferto tanto e questo non potevo permettermelo. Oltre ad essere il suo fidanzato, ero il suo medico e dovevo occuparmi della sua salute.

Le mandai un semplice messaggio dicendo che stavo bene e che l'avrei chiamata io...

Innamorarsi all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora