Non è possibile. Era lei...la mia principessa...la mia sorellina...
"Perla sei tu?" Mi guardò con quegli occhi color ghiaccio in modo impaurito.
"Perla? Sono io Marco, non mi riconosci?"
"No mi dispiace. Io sono Ariel. Ha sbagliato persona".
"Perla ma che dici? Sono io...guardami".
"No non conosco nessuna Perla. Mi dispiace. Ora devo andare".
Non è possibile. Non poteva non essere lei. Era diversa da come ricordavo. Ora aveva i capelli rossi ed era molto più magra, ma era lei lo so. Non avrei potuto dimenticare il suo viso.
Nonostante siano passati quattro anni, è sempre stata nel mio cuore.È lei lo so...
Sta per alzarsi, ma cade a terra di nuovo per il dolore.
"Ahiiii".
"Che hai? Dove ti sei fatta male?" Tiene la mano sul ginocchio. "Vieni fammi vedere".
"No guarda non c'è bisogno. Sto bene. Ora mi passa. Devo andare ciao".
"No aspetta. Perché scappi? Non te ne andare di nuovo ti prego".
Non ebbi nemmeno il tempo di prenderla per il braccio e scappò.
Era lei lo so. Non poteva che essere lei o forse stavo impazzendo. Non lo so. Non so più cosa pensare.
Raccontai tutto a Matteo prima di andare dal primario per parlare dell'operazione della Signora Alberti, ma lui mi disse che non poteva essere vero.
"Matteo ti ho detto che era lei. Cavolo è mia sorella. Come potrei non riconoscerla? Anche se ha cambiato colore di capelli ed è più magra, la riconoscerei subito".
"Non lo so Marco. Come può essere? Lo sai quello che è successo quattro anni fa no? L'incidente e tutto il resto".
"No ti ho detto che era lei. Non so che fare. Perché proprio ora? Perché l'ho vista ora? Lo sapevo che era viva. È viva lo capisci? La mia sorellina è viva e scoprirò dove si trova".
"Lo spero Marco, però come farai? Fra due giorni dovremo tornare a New York".
"Non lo so. Chiederò altri giorni per stare qui. L'ho ritrovata e non voglio perderla di nuovo".
Serena
Dopo aver finito la lezione di pedagogia generale, andai con Vanessa a mangiare qualcosa.
A mensa non fece altro che farmi domande sulla serata di ieri."Allora come è andata ieri sera? Voglio tutti i dettagli".
"È andata benissimo. Siamo andati a Taormina, te lo avevo detto? Non mi ricordo comunque siamo andati in un locale bellissimo e elegante, il Restaurant Armònia. Abbiamo mangiato piatti particolari e poi siamo andati al bam bar e abbiamo preso il dolce. Poi mi ha portato in un locale vicino alla spiaggia e mi ha portato sulla spiaggia a vedere le stelle e aveva organizzato tutto alla perfezione. Era tutto romantico. C'erano tanti petali di rose rosse lungo il tragitto verso la spiaggia, alcune lanterne e lo champagne. Poi siamo andati in albergo e abbiamo fatto l'amore. È stato bellissimo. Lui è così delicato e romantico.
Anche qui mi ha fatto trovare i petali di rose rosse e tante candele profumate.
Credo che sia stato il giorno più bello della mia vita.
Sono stata fortunata a incontrare Marco. Peccato che fra due giorni dovrà tornare a New York e io non so cosa mi succederà. Sono tanto triste. Non voglio che vada via"."Perché non vai con lui?"
"Non posso andare. Come faccio con l'Università? Devo finire anche il tirocinio e poi i miei genitori non mi farebbero mai andare".
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Innamorarsi all'improvviso
ChickLitHo sempre creduto nell'amore...nel colpo di fulmine, nello sguardo che si lega tra due persone apparentemente sconosciute, ma che si conoscono da una vita...a quell'amore che ti fa battere il cuore quando vedi quella persona che ti piace e che fares...