Innamorarsi all'improvviso

Fragola e panna (prima parte)

Marco

Sono steso sul letto con la mia piccola bimba, mentre continuo ad accarezzare il suo corpo senza veli.

Abbiamo appena finito di fare l'amore, ma ho ancora una gran voglia di rifarlo con lei altre mille volte...

È bellissima con quei suoi capelli castani che le ricadono sulla schiena e coprono una piccola parte del suo seno.

Lei è girata di fianco, verso di me, e mi guarda con quei suoi occhi color nocciola e tiene appoggiata la sua mano destra sul mio torace.
Io, invece, sono disteso con ancora il camice bianco addosso, perché la signorina non me lo ha fatto togliere neanche un minuto e sto morendo di caldo, ma a lei sembra non importare molto...vuole vedermi così, con il camice bianco addosso e lo stetofonendoscopio intorno al collo.

La guardo e le sorrido e lei ricambia tutta contenta come se avesse appena visto una caramella gigante come fanno i bambini. È proprio buffa quando fa così...

"A che pensi piccola bimba? Lo sai che sto morendo di caldo? Sai...dopo che si fanno certe cose si suda molto e io sto sudando molto visto che sono ancora con il camice bianco addosso. Lo so che ti piace vedermi così, perché sono tremendamente sexy, ma mi sembra il caso che tu ora stia esagerando un po'. Non puoi pretendere che io vada in giro tutto il giorno così".

"Perché? Ti sta bene. Sai certe volte immagino che tu cammini fuori e tutti ti guardano perché sei bellissimo e mentre cammini c'è vento...quindi con il vento il camice bianco svolazza e ti rende ancora piu bello..."

"Mmm sei sicura di stare bene?"

"Perché? Staresti bene in quel modo. Perché non lo fai? Dai...ti prego...fallo per me"

"Io dovrei camminare fuori con il camice bianco e sperare che ci sia vento per far sollevare il camice? Ahah mi sa che tu hai bevuto un po' troppo signorina"

"Perché? Io voglio vederti così. Io..."

"Tu cosa?". Smise di parlare e il suo volto divenne triste. "Ehi guardami. Che succede?". Le presi il viso tra le mani e portati il suo sguardo al mio...

"Niente. È che io non ti potrò mai vedere in quel modo"

"Perché?"

"Tu domani partirai e io non ti potrò più vedere"

"Piccola bimba non essere triste. Mi si spezza il cuore a vederti così. Ehi...guardami. Tu non sarai mai sola, hai capito? Io non ti lascerò mai. Toglitelo dalla testa. Sarò sempre qui,dentro di te. Non ti lascerò mai. Ricordartelo..."

La abbracciai forte e la tenni stretta a me.

Era già tardi. Mancavano poche ore alla partenza e avrei voluto che quella notte nom finisse mai...

"Cosa vorresti fare piccola bimba?"

"Vorrei farmi una doccia con te"

"Mmm ok. Allora prima di andare faremo una piccola doccia insieme, ma adesso cerchiamo di dormire un po'. Che ne dici? Vorresti dormire un po' con me fra le mie braccia? Mi piacerebbe tanto dormire con te piccola bimba"

"Si ok...però ti lasci il camice vero?"

"Vuoi farmi dormire con il camice? Mmm ok, ma lo stetofonendoscopio lo tolgo".

"Ok mi accontento. Io però sento freddo...."

"Vieni qua piccola bimba"

La abbracciai stretta a me e le misi una coperta di sopra, in modo che non sentisse freddo, visto che continuava a tremare.

Ci addormentammo quasi subito dopo, ma solo per poche ore, perché mancava poco all'alba...

Mi svegliai di soprassalto, pensando che fosse tardi, invece era ancora presto. Avevo dormito circa due ore, ma non potevo continuare a dormire. Dovevo prepararmi e sistemare le ultime cose prima di partire e poi dovevo portare Serena in ospedale e accertarmi che stesse bene prima di andare a New York.

Lei dormiva beatamente come una bambina. Mi sembrava brutto svegliarla, ma non avevo altra scelta...

"Ehi piccola svegliati. È tardi. Dobbiamo prepararci per andare via"

"Mmm ancora cinque minuti ti prego. Ho sonno"

"Va bene, ma solo cinque minuti. Ricordati che dobbiamo fare la doccia insieme e poi fare colazione prima di andare via dall'hotel".

"No non andare ti prego. Non andare. Resta qui con me"

"Lo sai che non è possibile piccola bimba. Ti prometto che ti verrò a trovare, ma ora dobbiamo sbrigarci"

"Ok"

Si alzò svogliata dal letto e continuò a sbadigliare. Era stanca anche lei. Come darle torto? Avevamo trascorso una lunga serata e avevamo fatto l'amore fino a tarda notte. Era normale che fosse stanca e poi lei non si è ancora ripresa dalla ricaduta che ha avuto...

"Vieni piccola bimba. Andiamo a fare la doccia insieme"

Le presi la mano e la portai in bagno. Accesi il piccolo scaldino per riscaldare il bagno e nel frattempo cominciai a riscaldare l'acqua calda. Entrammo nella doccia e cominciai a insaponare la mia piccola bimba con il bagnoschiuma fragola e panna che avevo richiesto per lei, anche se io avrei preferito lavarmi con il mio solito bagnoschiuma al sandalo di tesori d'oriente o quello di bottega verde al legno marino, ma, per accontentare la mia piccola bimba, feci questo piccolo sforzo. In fondo anche a me piaceva sentire il profumo delle fragole, specialmente sul suo corpo senza veli.

"È caldissima. È troppo calda. Non la puoi abbassare?"

"Mmm non mi sembra molto calda, comunque ok. La abbasso un po'. Così va bene?"

"Si ma forse è ancora un po' troppo calda"

"Non pensavo che facessi la doccia con l'acqua fredda"

"Non la faccio con l'acqua fredda, ma secondo me tu la fai con l'acqua troppo calda e poi potrei svenire con l'acqua troppo calda dottore e io mi spavento"

"Tranquilla. Non succederà nulla. Sei qui con me. Ti visiterò io se dovessi svenire...non ti preoccupare". Dissi sorridendo...

"Non c'è bisogno. Non voglio svenire, quindi abbassa la temperatura dell'acqua dottore"

"Ahah ok come vuoi piccola bimba. Va bene così?"

"Si va meglio. Grazie dottore"

"La smetti di chiamarmi così?"

Continuai a insaponare il suo corpo, mentre l'acqua calda ci arrivava addosso e, mentre facevo la doccia insieme a lei, mi tornarono di nuovo in mente tutti i bei momenti passati con lei...