Destino

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La presi in braccio e la misi sul letto.
Le sentii il polso, che batteva in modo irregolare e le accarezzai i capelli.

Mentre aspettavo che si riprendesse, ripensavo a lei, a noi...a tutti i bei momenti passati insieme in questi anni e poi pensai agli ultimi anni...i suoi problemi, i suoi attacchi di panico, i suoi disturbi alimentari... Anche se sapevo che c'era qualcos'altro che la turbava. Forse è stato proprio questo a farla allontanare, a farla sparire per tanti anni...

La mia principessa aveva affrontato problemi più grandi di lei e io non sono riuscito a prendermi cura di lei. "Che diamine", pensai tirando un pugno sul cuscino.

In tutti questi anni mi sono sentito sempre in colpa per tutto quello che è successo. Lo so che è colpa mia se lei è sparita...non sono stato in grado di proteggerla e lei è fuggita...

Ancora non ci credo che adesso è qui con me. La mia sorellina, la mia Perla...

Piccola mia...perché ti fai chiamare Ariel? Perché hai cambiato nome? Perché hai cambiato colore dei capelli? Perché fai finta di non riconoscermi?Cosa ti è successo? Cosa hai fatto in tutti questi anni?

Mi risveglio dai miei pensieri, quando sento il campanello della porta d'ingresso suonare.

Chi cavolo è?

Non voglio svegliarla, quindi mi alzo e vado a vedere chi è alla porta...

"Matteo che ci fai qui?"

"Ciao Marco...possiamo parlare?"

"Dimmi. Che è successo? È successo qualcosa alla signora Alberti?" Chiedo preoccupato.

"No. La signora Alberti sta bene. Mi ha chiesto di te. Quando vai a trovarla? Mi ha detto che vuole essere visitata da te visto che sei il suo eroe e poi mi ha detto che vorrebbe parlarti".

"Di cosa? Comunque ti ascolto. Dimmi di cosa mi vuoi parlare. Fai piano però...ho degli ospiti".

"Dove? Non vedo nessuno".

"È una storia lunga. Dimmi tutto".

"Volevo sapere come va con Serena. Hai chiarito? Sei riuscito a parlare con lei?"

"No. Non sono riuscito a fare pace con lei. Ho provato a spiegarle cosa fosse successo, ma te l'ho detto, a volte è così testarda. Non ne vuole sapere e poi sinceramente non mi va adesso di discutere ulteriormente. Mi sono stufato di questa situazione. Ho bisogno di una donna che stia al mio fianco, che si fidi di me. Serena a volte si comporta come una bambina. Non so che fare. Credimi, ci ho provato, ma non c'è niente da fare. Le ho detto di pensarci, di farsi sentire lei e se e solo vorrà potremmo tornare a stare insieme".

"Scusa non ho capito. Vi siete lasciati?"

"No, non ho detto questo. Le ho solo lasciato il tempo di riflettere, visto che non vuole saperne. Non mi ha dato modo di spiegarmi. In realtà ci ho provato, ma è così cocciuta che a volte mi fa innervosire".

"Capisco, dalle tempo. Lo sai che le donne sono strane. Comunque volevo dirti che sono preoccupato per Tiziana".

"Perché? Che è successo?"

"Lavora troppo. Una sua collega è in malattia e lei fa i turni doppi e ultimamente la vedo più stressata. Ci hai parlato con lei? Mi pare di capire che avete un rapporto intimo visto che vi siete anche baciati".

"Smettila di fare l'idiota. Non ti ci mettere anche tu. Ho sbagliato, lo so...ma è stato un momento di debolezza. Lo sai che giorno è oggi e poi è comparsa di nuovo Perla... Insomma non è un bel periodo per me e lo dovresti sapere, invece mi giudichi ancora prima di sapere le cose. Da che parte stai? Certe volte non ti capisco".

"Dalla tua parte come sempre. Solo che non capisco. Perché con Tiziana?"

"Lascia perdere. Non mi va di parlarne. A volte mi sembra che non vuoi capire. Ci deve essere per forza una spiegazione a tutto? Ti ho detto che mi sono fatto trascinare dalla situazione. Poi lo sai che con Tiziana ho un rapporto particolare. Comunque non lo so...è successo e basta. Lo so che non doveva succedere. Non è da me fare queste cose, ma che ci posso fare? Mi sono lasciato trasportare dal passato, dai nostri sentimenti passati e in quel momento in piena crisi emotiva riguardo Parla, l'ho baciata. Non me ne fare una colpa ora. Lo so che ho sbagliato e ne sto pagando le conseguenze. Non sai quanto mi manca Serena. Non l'ho più sentita. L'ho vista di sfuggita in ospedale, ma non mi ha nemmeno salutato. A proposito sai che ci faceva in ospedale?".

"No. Forse era andata a trovare sua nonna. Ma scusa, non vi siete sentiti nemmeno al telefono? Neanche un messaggio? Niente?".

A proposito...ora che ci penso...mi aveva mandato un messaggio, ma io avevo deciso di non leggerlo al momento, perché ero concentrato su Ariel...

Mi alzo e vado a prendere il telefono cercando di non svegliare Perla.

Messaggio di Serena...

"Sei veramente uno stronzo. Non pensavo che fossi così. Pensavo che fossi diverso, invece sei come tutti gli altri. Ti odio...".

Forse era meglio non leggerlo. Non mi stancherò mai di dire che a volte si comporta come una bambina. Nonostante le spiegazioni che le ho dato, continua a comportarsi così. Ok, vuol dire che doveva andare così. Vuol dire che era destino...



Innamorarsi all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora