Marco
Continuavo a guardare il monitor con i parametri di Serena, fin quando sentii qualcosa muoversi nella mia mano.
Mi voltai verso Serena e vidi che la sua mano si stava muovendo leggermente contro la mia.
Alzai lo sguardo e vidi che piano piano lei aprì gli occhi."Finalmente" pensai nella mia mente.
"Serena amore mio. Finalmente ti sei svegliata. Come ti senti? Ti fa male da qualche parte?"
Continuava a guardarmi con quei suoi occhi di color cioccolato, ma non disse nulla.
"Ehi piccola che succede? Non riesci a parlare?"
"Cia...ciao".
Si limitò a salutarmi, ma d'altronde non potevo pretendere che parlasse. Era stata in coma e doveva ancora riprendersi...
Le accarezzai i capelli dolcemente e le accarezzai il viso.
Aveva le guance arrossate e pensai che potesse avere un po' di febbre.Le misi una mano sulla fronte e bruciava. Come pensavo...aveva la febbre.
"Piccola mia hai la febbre. Dobbiamo farla scendere. Non puoi prendere infezioni in questo momento...sei troppo debole. Adesso chiamo Tiziana e ti faccio misurare la temperatura ok?"
Mi sentii tirare la camicia. Mi voltai verso Serena per dirle cosa volesse e guardò verso il comodino dove c'era l'acqua.
"Che c'è piccola? Vuoi un po' d'acqua?" Annuii. "Ok...tieni amore. Bevi piano piano a piccoli sorsi".
Le diedi il bicchiere con l'acqua e la tenni sorretta a me per farla bere, visto che non riusciva a stare seduta da sola.
"Va meglio?"
"Si grazie".
"Ok vado a chiamare Tiziana. Aspettami qua ok?"
"No ti prego non mi lasciare sola".
"Piccola hai la febbre. Dobbiamo curarti e farla abbassare. Non puoi permetterti un'altra infezione nelle tue condizioni. Sei troppo gracile in questo momento".
"Ma non puoi chiamarla al cellulare?"
"Vero...hai ragione. Ora la chiamo...".
Chiamai Tiziana per dirle che Serena si era svegliata e di portarmi un termometro e uno stetofonendoscopio visto che aveva la febbre.
"Tiziana sta venendo. Ti ricordi quello che è successo? Ne vuoi parlare?"
"Io...io no. Non mi ricordo niente".
Abbassò lo sguardo, ma sono sicuro che mentiva. Faceva finta di non ricordare, ma non capisco il perché. Forse le faceva troppo male parlare di quella situazione.
Mi avvicinai a lei e le presi il viso tra le mani e le dissi di stare tranquilla...
"Ehi piccola guardami. Stai tranquilla. Non avere paura. Se non vuoi parlare non fa niente, ma non ti fa bene chiuderti in te stessa, quindi quando vorrai parlare io sarò qua ok? Ora pensiamo a te. Dobbiamo fare scendere questa febbre".
"Marco eccomi. Ciao Serena come stai? Finalmente ti sei svegliata. Come ti senti?"
"Bene comunque non credo che ti importi veramente come sto".
Era scontrosa con Tiziana. Nonostante tutto quello che fosse successo, continuava a essere scontrosa con lei. In fondo la capisco...aveva assistito al nostro bacio e vedeva Tiziana come una minaccia, ma non ne aveva motivo. Io amavo solo lei...
"Serena non fare così. Vedi che Tiziana è molto preoccupata per te. Ti ha seguito lei e mi ha sempre aggiornato sulla tua salute".
"Non è il suo reparto, quindi perché si è scomodata?"
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Innamorarsi all'improvviso
Literatura FemininaHo sempre creduto nell'amore...nel colpo di fulmine, nello sguardo che si lega tra due persone apparentemente sconosciute, ma che si conoscono da una vita...a quell'amore che ti fa battere il cuore quando vedi quella persona che ti piace e che fares...