Disperazione

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Marco

Non ci potevo credere. In meno di due minuti avevo perso la persona più importante della mia vita. In meno di due minuti avevo perso di nuovo la persona più importante della mia vita.
Non era possibile...per la seconda volta avevo perso Perla...

"Maledizione". Urlai facendo girare mezzo reparto verso di me.

Ero in preda dalla rabbia e dalla paura. Rabbia perché per la seconda volta non ero riuscito a occuparmi di lei e paura perché avevo paura di perderla per sempre questa volta.
Se la prima volta sono stato fortunato a incontrarla dopo tanti anni, non posso di certo pensare che la possa ritrovare una seconda volta...

Com'è che si dice? Non si può essere fortunati due volte...e io non sono poi così fortunato nella vita...

Cerco di calmarmi respirando a pieni polmoni, ma le mie mani non fanno altro che tremare. Dio santo, ma perché tutto a me? Perché? Che ho fatto di male in questa vita per meritarmi tutto questo dolore?

La parte razionale di me mi spinge a correre verso quel maledetto codice rosso che mi ha fatto separare da Perla, anche se so che la causa di tutto questo è di una persona...ma la parte emotiva mi dice di correre, correre, correre sempre più forte e di ritrovare Perla ed è quello che faccio.
Me ne frego del codice rosso, pur sapendo che potrebbe trattarsi di Serena e corro verso l'uscita dell'ospedale per cercare la mia sorellina, perché l'amore che provo per lei è più forte di tutto e so che forse alcuni di voi penseranno che sto mettendo da parte la mia fidanzata, ma non è così, perché in fondo se dovesse trattarsi di Serena ci sarebbero gli altri medici ad occuparsi di lei, ma Perla è sola...lei non ha nessuno oltre me e io non posso permettermi di perderla di nuovo...

La cerco disperatamente ovunque fuori dall'ospedale e non trovandola la chiamo continuamente e mi dirigo verso la strada principale con la speranza di trovarla. In fondo non è mai stata più veloce di me a correre, quindi dovrei trovarla o almeno è quello che spero, perché potrebbe avere preso un taxi e scappare da lì il più in fretta possibile o essersi nascosta in qualche bar o negozio nei dintorni. Ma io non mi do per vinto e la cerco proprio qui...in questi bar e negozi che ci sono nella zona con la speranza di trovarla...

L'ho cercata ovunque. L'ho cercata in qualsiasi bar, in qualsiasi negozio, ma non l'ho trovata. Nessuno l'ha mai vista e credo proprio che abbia preso un taxi per andare via, perché non credo che si sia volatilizzata nel nulla.
Possibile che una bella ragazza come lei non è stata vista da nessuno?

Mi fermo un attimo per riprendere fiato e prendo il cellulare in mano. Sto per cercare il numero di Tiziana per chiederle notizie di Serena, quando leggo qualcosa che non sapevo nemmeno di avere...
Tra i contatti del cellulare ne ho uno nuovo e non ci credo...c'è scritto Ariel...quando cavolo mi ha dato il suo numero? Ora che ricordo...quando aveva la febbre ed era a casa mia, l'avevo vista con il mio cellulare in mano e sicuramente mi ha memorizzato il suo numero sotto il nome di Ariel.
Clicco il contatto e seleziono il numero per chiamarla. Squilla due, tre, quattro, cinque volte...ma lei non risponde.
Le mando un messaggio e le dico dove si trova e di vederci e di non fare pazzie, con la speranza che mi risponda il prima possibile. Spero che mi risponda, perché potrei impazzire da un momento all'altro...

In lontananza vedo un taxi che si ferma. Mi avvicino e chiedo all'autista se per caso ha visto una ragazza bella con i capelli rossi, ma lui mi dice di non aver visto nessuno.

Sono nel panico più totale. Non so cosa fare. Non so cosa pensare. L'ho persa di nuovo...

Mi siedo a terra con le mani in mezzo alla testa e comincio a piangere.
Maledizione...perché? Perché l'ho persa di nuovo?
Il suono del mio cellulare mi distoglie dai miei pensieri. Ho il cuore a mille perché spero che sia lei...

"Marco ti prego non mi cercare più. Ho sbagliato a ritornare. Pensavo di farcela, ma non sono poi così forte come pensavo. Pensavo di farcela, ma sono crollata...Mi dispiace per tutto. Scusa se ti ho creato problemi. Ti voglio tanto bene. Non mi cercare più ti prego...".

Le rispondo di getto senza pensarci. Non ho tempo da perdere. Devo fermarla, prima che faccia qualche pazzia e non ho intenzione di perderla di nuovo.

"Perla ti prego torna da me. Per favore, risolviamo insieme quello che ti fa paura, ma ti prego non scappare. Non scappare dalle difficoltà. Non l'hai mai fatto. Sei sempre stata una persona forte. Non mollare questa volta. Ti prego...non sei sola. Ci sono io con te...ti prego dimmi dove sei e ti vengo a prendere...".

Guardai il cellulare in attesa di una sua risposta, ma questa volta non mi rispose.
Maledizione...se solo sapessi dove fosse la andrei a cercare, ma non so dove cercarla...

Un altro messaggio mi arriva sul cellulare...

"Non sono forte come te e lo sai. Non sono mai stata forte. Forse lo sono stata con te, perché sapevo che c'era il mio fratellone a proteggermi...ma ora è diverso. Sono successe troppe cose e non ce la faccio. Non mi cercare più ti prego...sono stata bene con te in questi giorni. Sono contenta di averti ritrovato e sono contenta che siamo stati un po' insieme. Non ti dimenticherò mai Marco. Ti voglio tanto bene fratellone mio".

Non ci penso due volte e la chiamo. La chiamo insistentemente finché non mi risponde, ma dopo due tre tentativi mi risponde la segreteria. Ha spento il cellulare e non posso più contattarla...

Alzo gli occhi al cielo e una lacrima mi scende dagli occhi.
Torno in ospedale ormai affranto e rassegnato perché l'ho persa di nuovo e vado nel reparto di cardiologia.

Vedo Serena che dorme tranquillamente e le do un bacio sulla guancia.
Nonostante tutto la amo, anche se a volte fa i capricci come una bambina e mi fa impazzire.
La terapia sta funzionando e se tutto va bene, potrà uscire tra qualche giorno e continuare la terapia da casa.

"Marco perché non vai a casa a riposarti?"

"Non mi va Tiziana. Sono troppo triste per Perla".

"Mi dispiace. Sono sicura che la ritroverai. Il vostro legame è così forte che nessuno potrà mai separarlo. Voi siete una cosa sola e questo tu lo sai bene. Sono sicura che un giorno la ritroverai e non te la farai scappare più".

"Non è così facile. Se solo sapessi cosa è successo tanti anni fa forse potrei aiutarla. Non so che pensare. Ho una vaga idea di chi possa essere stato a farle del male, ma ogni volta che ci penso mi sembra impossibile eppure ci deve essere una risposta a tutto questo".

"Di che parli?"

"Niente non ti preoccupare. Continua a somministrare a Serena quei due antibiotici insieme e falle un ecg prima di terminare il turno".

"Si certo non ti preoccupare. Vai a casa a riposarti. Ci penso io qui. Chiamerò Sofia e le farò fare tutti gli esami che mi hai richiesto. Lo sai che da me non si fa visitare".

"Hai ragione. L'ho dimenticato per un attimo. Scusa ma ho la testa altrove. Ora vado e per qualsiasi cosa chiamami. Riposati anche tu che sei stanca. A proposito hai avuto più problemi di salute?"

"No non ti preoccupare. Ora sto meglio. Vai a casa. Se ci sono problemi ti faccio sapere".

"Ok grazie". Le diedi un bacio sulla guancia e andai via.
Prima di uscire dall'ospedale lo vidi. Mio padre mi guardava da lontano.
Non riesco ancora a crederci che la causa di tutto questo sia lui. Non so cosa sia successo, ma ogni volta che lui si avvicina a Perla...lei comincia a stare male e a tremare...
Non voglio pensare che l'abbia violentata. No..non è possibile. Ci deve essere un'altra soluzione. Dio santo, ti prego...fa che non sia questo perché non risponderò di me. Se dovesse aver fatto del male a Perla io lo ucciderò con le mie stesse mani, quindi sarà meglio per lui non averla toccata nemmeno per sbaglio...che poi mi chiedo come mai sia possibile tutto questo se mio padre ha sempre avuto un debole per mia sorella...
Loro hanno sempre avuto un rapporto speciale e non riesco a credere che lui le abbia fatto del male, ma intanto ogni volta che lo vedeva, Perla cominciava a tremare e a urlare...quindi una spiegazione ci deve essere e io la scoprirò...

Innamorarsi all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora