La verità viene a galla prima parte

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Marco

Dopo aver fatto trasferire Serena nel reparto di cardiologia, dico a Sofia di farle gli esami che ho richiesto e di occuparsi esclusivamente di Serena, senza far entrare nessun altro per non turbarla, visto che si agita non appena vede un altro medico o vede Tiziana stessa.

Devo risolvere la situazione che si è creata riguardo Tiziana.
So di aver sbagliato in parte, ma c'è una spiegazione a tutto e devo parlarle il prima possibile. Devo chiarire tutto quello che è successo con Serena e devo farlo al più presto, per evitare ulteriori equivoci e altri problemi.

Prima di tutto mi occuperò della sua salute, che è già precaria in questo momento e non tollererò più errori di nessun tipo. La sua salute mi preoccupa molto e non solo ha avuto un trauma cranico...ma ora ha anche un'endocardite  batterica e devo fare in modo che le passi il prima possibile prima che possa andare in circolo e creare altri problemi.

"Sofia fai gli esami che ti ho richiesto e non lasciare sola Serena. Non fare entrare nessuno nella sua stanza e chiamami appena i risultati saranno pronti".

"Ok dottore".

Nel frattempo si avvicina Filippo e mi chiede maggiori informazioni su Serena. Gli dico quello che ho intenzione di fare e che non mi fermerò davanti a tutto questo.
Quei due medici non mi sono mai piaciuti e ora come ora li odio per tutto il male che hanno fatto a Serena. Per colpa loro potrebbe rischiare la vita e io non lo permetterò.
Non riesco ancora a capire come abbiano fatto a commettere un simile errore.

Non è possibile...pensai...

Mentre mi dirigo al reparto di cardiologia, vedo da lontano una signora che mi guarda. È la signora Alberti, la nonna di Serena. È seduta sul letto e sorride verso la finestra.

"È di buon umore oggi".

Si gira di soprassalto e mi guarda.

"Buongiorno dottore. Sto bene. Non vedo l'ora di uscire. Ho saputo che la terapia sta funzionando e grazie a lei sono ancora qui. Non vedo l'ora di uscire da questo ospedale e stare con la mia nipotina Serena. A proposito l'ha vista? Non è più venuta a trovarmi".

Non sapeva nulla di Serena. Non sapeva che aveva avuto un incidente, che aveva avuto un trauma cranico e che ora stava rischiando la vita per quella maledetta endocardite batterica per colpa di quei due medici, se così vogliamo chiamarli.

Mi limitai a dirle che sarebbe uscita a breve e che avrebbe potuto stare con Serena una volta uscita da lì, ma prima doveva essere ancora monitorata per qualche giorno. Sperai che bastassero quei due tre giorni per fare guarire Serena e dimetterla al più presto, visto che aveva subito troppe emozioni e troppe situazioni sgradevoli.

"Non si preoccupi...appena starà meglio la dimetteranno e potrà stare con Serena. Lo sa che per ora sta studiando e non ha tempo neanche per lei stessa". Mi limitai a dirle. Non potevo di certo dirle che si trovava in ospedale tra la vita e la morte...

"Si mia nipote a volte è proprio testarda. Non fa altro che studiare. Io le dico sempre di non stressarsi. Ultimamente è anche più magra. Non è che potrebbe visitarla lei dottore?"

Se sapesse che già l'ho visitata e che ha tante carenze e problemi al cuore, non so come la prenderebbe...oltre il fatto di aver avuto un trauma cranico.

"Proprio perché sa che è testarda, sarà difficile convincerla a farsi visitare da un medico no? Comunque non si preoccupi. Ci penserò io a Serena".

Le dissi in parte la verità. Mi stavo veramente prendendo cura di Serena, anche se la signora Alberti non lo sapeva.

"Senta dottore ma non è che lei e Serena state insieme?"

"Come prego?"

Mi spiazzò la sua domanda. Come cavolo aveva fatto a capire che io e Serena stavamo insieme? Non lo sapeva nessuno a parte Matteo e Tiziana.

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