Spazi troppo stretti?

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Marco

A quella richiesta, non seppi cosa dire. Mi sarebbe piaciuto tanto portarla con me alla stazione fino alla mia partenza, ma non potevo permettermi di aggravare la sua salute. Avevo già rischiato troppo portandola ieri sera fuori, lontano da qui, anche se, in realtà, era con me, che sono un medico, quindi era al sicuro...

Vedevo il suo sguardo supplicante in attesa di una mia risposta positiva e mi dispiaceva tanto dirle di no, ma non non avevo altra scelta.
Aveva bisogno di continuare la cura il prima possibile e non c'era tempo da perdere...

"Mi dispiace, ma non puoi venire"

"Perché? Ti prego...portami con te. Passiamo gli ultimi momenti insieme. Ti prego..."

"No piccola. Devi riposare, sei stanca e poi devi continuare a fare la terapia. Non puoi continuare a rimandarla, sennò potresti peggiorare. Siamo stati insieme tutta la notte, ricordi? Ora cerca di riposare e fare come ti dico"

"Sei cattivo. Perché non mi vuoi bene? Che ti ho fatto? Io voglio stare con te"

Aveva cominciato a delirare di nuovo. Quando faceva così, non la sopportavo. Si comportava da bambina e non mi piaceva affatto.

"Serena, per favore. Non cominciamo. Fai quello che ti ho detto e basta"

Sembrava essersi arresa, quando poi mi fece una richiesta un po' strana...

"Ok...mi accompagni in bagno?"

"In bagno?"

"Sì perché? Non puoi accompagnarmi in bagno?"

"Che hai intenzione di fare piccola bimba? Vuoi rinchiudermi in bagno e non farmi partire?"

Mi aspettavo tutto da lei. Poteva essere capace di tutto. Ormai la conoscevo bene e quella situazione mi fece ricordare quando si era chiusa in bagno, perché non voleva farsi visitare...

Mi scappò una breve risata, che lei notò subito...

"Perché ridi? Secondo te sono capace di fare questo? Non mi conosci per niente dottore"

"Ah no...ti conosco benissimo piccola bimba e non so perché, ma penso che tu abbia in mente qualcosa..."

"Mi accompagni o no?"

"Ok va bene"

Acconsentii a quella strana richiesta e la accompagnai in bagno. In fondo cosa mai poteva succedere di strano...era quello che pensavo fino a pochi minuti fa, quando poi mi ritrovai in bagno con lei, vicini l'uno con l'altro, in quel bagno minuscolo, che fino a poco prima sembrava un bagno normale e ora era quello spazio era diventato piccolissimo.

Deglutii e il mio cuore cominciò a battere forte e anche qui pensai a quella volta in cui Serena si era chiusa in bagno per non farsi visitare e quella vicinanza, in quel piccolo bagno, mi fece battere forte il cuore come ora, in questo momento...

Eravamo vicini, troppo vicini e il mio cuore non smetteva di battere...

"Serena che fai? Che intenzioni hai?"

"Oh lo vedrai presto dottore"

Di nuovo quella parola pronunciata con estasi. Quella maledetta parola pronunciata da lei mi faceva tremendamente impazzire...

I nostri occhi si incatenarono. I nostri respiri si affannarono sempre di più e i nostri cuori battevano sempre di più...

Non potevo sentire il suo cuore, ma sapevo che anche il suo batteva forte. Lei, ogni volta che provava emozioni forti, non riusciva a controllarle e il suo cuore batteva sempre di più, quindi ero consapevole del fatto che, in questo momento, il suo cuore stava battendo molto più forte e sicuramente molto di più del mio, perché lei non sapeva controllare le sue emozioni ed era una cosa a cui doveva fare attenzione, sennò non avrei voluto mai immaginare cosa sarebbe potuto succedere...

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⏰ Ultimo aggiornamento: 12 hours ago ⏰

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