Operazione superata

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Dopo aver lasciato Serena sul lettino, andai in sala operatoria dalla signora Alberti.
Matteo mi aveva detto che c'erano complicazioni e non avevo nessuna intenzione di perdere tempo e poi mi aveva detto che la signora Alberti aveva chiesto di me prima dell'operazione.

"Dott. Olliver che succede? Matteo mi ha detto che ci sono delle complicazioni". Dissi al nuovo cardiochirurgo.

"Dottore la situazione è molto delicata. Non so se riusciremo a operarla. I parametri sono peggiorati rispetto a prima".

"Ho visitato io stesso la signora Alberti e anche se i parametri erano peggiorati, c'erano le condizioni per operarla. Non capisco quale sia il problema Dott. Olliver. Se non se la sente di operare lo farà Matteo, che è un cardiochirurgo".

"Non è questione di sentirmela o meno. Non vorrei procedere e andare oltre se poi le cose dovessero peggiorare. Insomma come posso dirlo, ecco, vede...".

"Non ci giri intorno dottore. Non c'è tempo da perdere. Che succede?".

"Se la signora Alberti dovesse avere un altro arresto cardiaco durante l'operazione morirebbe. Io non me la sento".

"Se non la opera subito, potrebbe morire lo stesso, anche se dovrebbe trattarsi di qualche ora in più. Le ripeto dottore che non abbiamo tempo. Deve operarla al più presto. Se non ci fossero stati i parametri e le condizioni giuste, non le avrei detto di operarla, ma so che c'è una piccola possibilità per farlo e sono sicuro di quello che dico. Ho visto casi peggiori di questo e sono riusciti alla grande, quindi non vedo dove sia il problema. Se la signora Alberti dovesse avere un arresto cardiaco durante l'operazione, faremo il possibile per salvarla. Siamo umani e possiamo sbagliare, ma siamo soprattutto medici e dobbiamo cercare di salvare una persona a ogni costo. Vuole operare?"

"Marco hai una forza incredibile. Un altro medico avrebbe mollato alla prima difficoltà. Tu invece sei un medico combattivo con una sensibilità unica. Ti stimo molto come persona e come medico e te lo dico da padre, visto che potrei esserlo. Tu sei veramente una bella persona. Sei un medico in gamba. Non cambiare mai. Penso che tu sia il migliore medico che io abbia mai conosciuto. Grazie per il tuo sostegno. Ok operiamo e in caso di difficoltà so che ci sarai tu al mio fianco".

"Grazie, ma faccio solo il mio lavoro".

"No tu sei speciale. Ora procediamo. Bisturi...".

L'operazione durò circa quattro ore. Durante l'operazione ci furono alcune complicazioni, ma la signora Alberti riuscì a superare ogni cosa.

Era molto debole, ma nonostante questo, andò tutto bene.

Dopo l'operazione venne portata in terapia intensiva. Gli infermieri le controllarono i parametri vitali e la signora Alberti venne monitorata costantemente. Solo dopo aver escluso qualsiasi complicanza, sarebbe potuta tornare nel reparto di cardiologia.

Dopo aver lasciato la sala operatoria, andai in bagno a lavarmi il viso e le mani.
Ero stanchissimo, ma contento allo stesso tempo.

Decisi poi di andare da Serena. Sonia non mi aveva ancora avvertito degli esami che avevo richiesto per Serena, anche se forse non voleva disturbarmi visto che ero in sala operatoria.

Andai nel reparto di cardiologia e la vidi.

"Sonia come è finita con Serena? Hai fatto gli esami che ti ho chiesto? Come sta Serena?"

"Dottore menomale che è venuto. Non si è fatta toccare. Ho provato di tutto, ma non si è voluta fare toccare da me. Ha chiesto sempre di lei, ma non volevo disturbarla visto che era in sala operatoria. Comunque si è svegliata quasi subito dopo che è andato via. Non ha fatto altro che agitarsi e le ho dovuto dare un calmante. Ora sta riposando nel lettino. L'ho messa nella stanza 204".

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