Errori e incomprensioni

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Dopo essere sceso giù al pronto soccorso, sperai di incontrarla, ma non era lei...

"Mi dispiace Marco". Disse Tiziana, appoggiando una mano sulla mia spalla.

"Non fa niente. La troverò. Dopo tanti anni, finalmente, l'ho rivista. Sono sicuro che è più vicina di quanto immagino".

"Spero con tutto il cuore che la ritrovi. Te lo meriti, ti meriti un po' di felicità dopo tanto tempo. Marco, io ti aiuterò a trovarla".

"Grazie Tiziana, davvero. Non sai come mi rendi felice. Sono contento che almeno tu stia dalla mia parte".

"Perché? Nessuno pensa che sia viva?"

"No. Stamattina ho litigato di nuovo con i miei. Loro continuano a dire che lei non c'è più e che ormai devo andare avanti...devo pensare al futuro...insomma cose senza senso. Non me lo aspettavo da mia madre. Sono molto affranto dal suo comportamento. Come può pensare anche solo un attimo che lei non ci sia più? Come può dimenticare così presto sua figlia? Come può non lottare più per lei? Non me lo spiego. A volte mi sembra che non gli importi niente di lei...".

"Ma che dici Marco? Sono sicura che anche i tuoi e soprattutto tua madre soffrano di questo dolore, ma forse vogliono cercare di mettere da parte il dolore per andare avanti. Magari lo nascondono solo per sembrare una famiglia felice e unita, una famiglia che va avanti nonostante tutto...nonostante il dolore. Marco io penso che anche tua madre soffre in silenzio, ma non dice nulla per te, per la vostra famiglia. Magari cerca di essere forte, ma dentro di sé sta male. In fondo è sua figlia...".

"Non lo so Tiziana. Sono troppo scosso da questa cosa. Non l'ho mai dimenticata e ho sempre pensato che fosse qui da qualche parte e che prima o poi l'avrei rivista e oggi l'ho vista, per poco ma l'ho vista. Aiutami Tiziana ti prego. Ho bisogno di qualcuno al mio fianco. Ho bisogno di un'amica. Ho bisogno di te Tiziana. Sei la mia migliore amica, chi altri potrebbe mai capirmi?".

Senza pensarci due volte la abbracciai e iniziai a piangere come un bambino.
Non mi ero accorto della nostra vicinanza sempre più forte. Le nostre labbra si sfiorarono per poco e non so come ma in quel momento avevo voglia solo di una cosa. Avevo voglia di baciarla e non so come ma d'impulso la baciai. Baciai Tiziana sulle labbra e lei non si allontanò.
Ci staccammo subito dopo e ci guardammo negli occhi. In quel momento non pensai con la testa, ma con il cuore. Avevo voglia di baciarla e lo feci, non considerando le conseguenze di quel bacio dolce e sofferente allo stesso tempo.

"Scusa Tiziana non volevo". Non ebbi in tempo di finire a parlare, che venni bloccato da lei, la sua voce, la sua voce era inconfondibile.

"Cavolo" pensai nella mia mente e ora che le dico?

"Marcooooo".

Mi girai di scatto e la vidi. Era lì. Era lì insieme alla sua amica. Ci aveva visti. Aveva visto che avevo baciato Tiziana e ora non sapevo che fare.
Mi avrebbe aggredito lo so. Mi avrebbe fatto casino e non mi avrebbe capito.
Spinto dal dolore, non mi resi conto delle conseguenze e ora dovevo spiegarle tutto, ma so già che non mi avrebbe capito...

Serena

Andai in ospedale con Vanessa. Volevo andare a trovare mia nonna, visto che erano due giorni che non la vedevo. Cercai Marco, sperando che mi facesse entrare, visto che non era l'orario delle visite, ma non c'era.
Chiesi in giro e mi avevano detto che era sceso sotto al pronto soccorso con Tiziana.
Che cavolo ci facevano insieme?

Andai sotto al pronto soccorso con Vanessa e quando lo trovai non potevo credere ai miei occhi.
Marco e Tiziana si stavano baciando.
Non poteva essere successo quello che avevo visto. No...era un sogno...era un incubo.

Innamorarsi all'improvvisoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora