#12

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Justin è un fenomeno in matematica. Se solo s'impegnasse sarebbe il più bravo della classe. "Okay abbiamo finito" dico stanca morta. Guardo l'ora e sono le 16:30. "Grazie pivella." Dice e sentire quel nomignolo mi spezza in due. Lo odio. Odio quel nomignolo e odio Justin. Un rumore fa scattare sia me che Justin. È il mio cellulare. Lo prendo e noto che è un messaggio.

Sconosciuto
Allora pivella, fatto matematica?
                                                     ~D

Non riesco a capire. Chi è questa 'D' che m'insulta. Come fa a sapere queste cose. Giuro che potrei scoppiare da un momento all'altro. "Tutto okay?" Domanda Justin. Scuoto la testa in 'no'. "Chi è?" Domanda. "Non lo so." Rispondo sincera. "Come non lo sai?" Domanda. "Nulla. Luke arriva alle 17:00 lo aspetto fuori casa." Dico mettendo le cose in borsa. "Aspetta, aspettalo qui." Dice ed io scuoto la testa. "Lo aspetto fuori" dico andandomene. Esco fuori casa e noto Luke ad aspettarmi. Salgo in macchina fingendo un finto sorriso e lui ricambia il sorriso partendo con l'auto. Spegne lo stereo e volta la sua testa verso di me, mi guarda e torna a vedere la strada. "Cosa c'è?" Domanda. "In che senso?" Domando facendo la finta tonta. "Hope so il tuo sguardo preoccupato." Dice sbuffando come se fosse la cosa più ovvia. "Luke non chiamarmi così." Sbotto infastidita. "Perché? È un tuo nome e deve essere usato." Sbotta anche lui ancora più infastidito. "Okay Luke lasciamo stare." Dico sbuffando e guardando fuori dal finestrino. Arriviamo a casa di Clara e scendo dall'auto né salutandolo né ringraziandolo. Può risparmiare il suo nervosismo su di me.
Busso alla porta e Clara esce. "Pronta per lo shopping?" Domanda elettrizzata. "Non vedo l'ora" dico sarcastica mentre entriamo nell'auto di Clara. Dovete sapere che Clara ha 18 anni ed è stata bocciata 3 volte. Arriviamo al centro commerciale e compriamo due vestitini.
Lei lo compra nero lungo dopo il ginocchio a fascia con una rosa al lato destro del fianco.
Mentre il mio è anch'esso nero, arriva sopra al ginocchio, ha una scollatura abbastanza profonda e in fine dei tacchi neri.
Andiamo a casa mia ed entriamo non trovando nessuno. Portiamo le cose sopra e andiamo a lavarci. Io nel bagno della mia camera e Clara nel bagno degli ospiti.

Entro nella doccia e mi rilasso appena entro a contatto con l'acqua. Dopo essermi rilassata, esco fuori e mi asciugo per poi mettere l'intimo e il vestito comprato con i tacchi comprati ed una borsa con il cellulare dentro. Liscio i capelli e metto del rossetto rosso e mascara per poi uscire dal bagno e trovare Clara, Emma e Luisa. "Ragazze" dico andandole ad abbracciare tutte. "Siete tutte bellissime" dico è davvero.
Emma è rossa ed ha un vestito rosso intonato ai suoi capelli.
Luisa ha i capelli neri e gli occhi neri ed ha un vestito verde Tiffany.
Mentre Clara ha il vestito che si era comprata al centro commerciale.
"Sei stupenda anche tu" dicono in coro.
"Okay, andiamo. Stasera ho voglia di divertirmi." Dico ridendo. "Signorina Evans mi stupisce" dice sarcastica Emma. "Dai andiamo" dice Luisa aprendo la porta e uscendo. Entriamo nell'auto di Clara. Clara guida ed io sto al posto del passeggero mentre Emma e Luisa si trovano dietro.
Arriviamo alla discoteca "Hell" e scendiamo. Entriamo e un forte odore di alcol ed erba mi invade le narici mentre la musica alta mi invade la testa. "Ragazze io ballo col biondino" dice Emma allontanandosi verso un ragazzo biondo che la stava guardando.
"Io ballo con il moro" dice Luisa allontanandosi verso un ragazzo moro che la stava guardando e non so come perdo anche Clara di vista. Questo locale si chiama Hell, cioè inferno. È diviso in tre piani. Il primo è la discoteca, nel secondo si fuma e beve di tutto e nel terzo, beh nel terzo ci sono camere da letto e non voglio aggiungere altro. Raggiungo Rodrigo al bancone. "Buonasera Ellen" dice salutandomi. "Buonasera a te Rod" dico sorridendole. "Cosa ti porto bellezza?" Domanda. "Un martini bello potente" dico pensando a Paolo. Beh ho semplicemente pura e non so nemmeno di cosa. È una cosa da pazzi. "Sei un po' turbata, tutto okay?" Domanda versandomi il martini che subito ingoio. "Mai stata meglio. Mettimene un altro." Dico fingendo un sorriso. Me ne versa un altro e mi guarda strano. Bevo in un sorso anche il secondo. "Un altro." Dico guardandolo. "Ehi, cosa ti succede?" Domanda sbalordito. "Rod per favore, versamene un altro e fammi ubriacare fino alla follia per dimenticare" dico sbuffando. Lui mi versa un altro bicchiere che subito bevo sotto il suo sguardo attento. Già sento l'adrenalina nel corpo. "Sei strana." Dice versandomi un altro bicchiere e guardandomi severo. Butto giù anche questo bicchiere. "Un altro." Dico. "Credo che basti così" dice severo. "Okay" dico ridendo. "Io vado in bagno" ridacchio. Mi alzo e raggiungo il bagno. Dopo essere inciampata molte volte raggiungo il bagno e inizio ad avere anche allucinazioni, bene. Vedo una figura ed è la figura di Paolo.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora