#38

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Ryan mi guarda shoccato. "Per questo Dan mi diede lo schiaffo? Non perché ti avevo solo urtata vero?" Domanda sbarrando gli occhi. Annuisco. "Ti rendi conto di ciò che hai fatto? Ammiccare un incendio alla tomba di mia sorella. Stavo per morire dal tanto fumo per salvare almeno qualche suo oggetto che si trovava lì Ryan, dimmi cosa ti ha fatto mia sorella per meritarsi ciò da te" urlo mentre i miei occhi si fanno lucidi ma cerco di mantenermi. "E per lo più ci hai anche sputato sopra" urlo buttandolo. Capovolgo i ruoli. Ryan è schiacciato al muro da me. È alzato di pochi centimetri da terra e La mia mano circonda il suo collo privandolo di respirare. "Ellen santo Dio cosa fai?" Le urla di Taylor mi staccano da Ryan facendolo cadere atterra. Ryan tossisce ma non dice una parola mentre Taylor sembra confuso. Il rumore della campanella distoglie il mio sguardo da Ryan. Una ragazza ha la mano di Justin all'aria mentre l'uomo è atterra privo di sensi. "E il vincitore è Justin, di nuovo" urla la ragazza. Urla e fischi di esaltazione. Justin scende dal ring si fa spazio tra la folla spingendo tutti e corre verso di noi. "Cos'è successo?" Domanda guardando Ryan atterra. Nessuno parla. Distolgo lo sguardo da Justin mentre lui invano cerca di capire. "Taylor puoi ritirare tu la mia paga?" Domanda. Taylor annuisce andandosene. Justin mi prende per il braccio dove Ryan pochi istanti prima mi aveva fatta male e mi trascina con lui. Facciamo la stessa strada di prima raggiungendo la porta da dove siamo entrati. Justin la apre e la richiude dietro di se salendo le scale al buio e trascinandomi con lui. Usciamo dalla casa e raggiungiamo il parcheggio. "Ellen ho visto tutto, ho visto come hai preso Ryan con il collo. Che ti prende? Io ti porto a vedere un mio incontro e tu attacchi il mio migliore amico?" Domanda lasciandomi finalmente. Mi guardo il braccio dolorante. "Accompagnami a casa" dico massaggiandomi la parte dolorante del braccio. Raggiunge la macchina in silenzio e la raggiungo anche io. Accende la macchina e fa la strada opposta della strada di casa mia. "Justin dove stai andando?" Domando sbarrando gli occhi. Serra la mascella e quando lo fa non è un buon segno. "Davvero credevi che io ti avrei accompagnata a casa? No Ellen, questa volta non ti lascio andare. L'ho già fatto una volta" dice scuotendo la testa e stringendo il volante tra le mani.


Flashback

Non può funzionare. Ho 6 anni e Justin ha deciso finalmente di non prendermi in giro. Ha deciso di essermi amico, anche io voglio essere sua amica perché non ne posso più delle sue prese in giro. Quando ha deciso di essermi amico erano otto mesi fa. Adesso siamo migliori amici. Dan dice che non devo dirgli della moto. Non deve saperlo nessuno. Però oggi, è successa una cosa strana. Justin mi ha chiesto cosa nascondevo con Dan e per paura di perdere sia lui che Dan ho deciso di fare finta di odiarlo infatti, oggi, vicino al ponte le ho dato uno schiaffo dicendogli di non volerlo vedere più tornando a casa con Dan che cercava di non farmi piangere.

Fine Flashback

Bene, il mio più stupido segreto. Ma col tempo avevo odiato Justin sul serio e credo che era un odio reciproco. Sbuffo portandomi le mani nei capelli sapendo che sto facendo di nuovo l'errore di anni fa. Ferma la macchina e ci troviamo al grattacielo. "Chi ti dice che non accadrà di nuovo?" Domando girandomi verso di lui riferendomi al mio abbandono verso di lui. Nella luce del buio della notte lo vedo girarsi verso di me. "Io, lo dico io." Dice sicuro di se. Scende dalla macchina e lo seguo senza parlare. Sono ancora shoccata dalle sue parole. Amavo follemente Justin ma avevo solo sei anni. Non sapevo nemmeno cosa era l'amore. Passiamo dall'entrata sorvegliata dalle due guardie. Raggiungiamo l'ascensore e Justin va all'ultimo piano. Sbuffo appoggiandomi allo specchio dell'ascensore guardando Justin respirare faticosamente. Lo fa sempre quando non riesce a controllarsi. Lo conosco meglio di quanto penso. "Non guardarmi così" dice appoggiandosi anche lui allo specchio dell'ascensore. "Così come?" Domando non distaccando il mio sguardo dal suo. "Come mi guardavi esattamente dieci anni fa" dice non distaccando il suo sguardo dal mio. Sto per replicare quando l'ascensore segna l'arrivo facendo un piccolo rumore. Scendiamo e raggiungiamo il bordo. Ci sediamo e proprio come l'altra volta, lui mi prende per i fianchi e mi attira a sé, appoggio la testa sulla sua spalla. "Scusa" dice all'improvviso sbuffando, okay, devo aver sentito male? Dovevo riprenderlo con il telefono per crederci sul serio, Justin Bieber che chiede scusa, questa è bella. "Queste scuse, Per quale di quel male fisico ed emotivo sono?" Domando guardando il cielo ricoperto dal buio della notte che viene illuminato dalle stelle mentre nei miei occhi passa una scintilla, è più una voglia, quella di piangere. "Per tutte quelle volte che ho osato mettere una mano sul tuo corpo e per tutte quelle volte in cui ti ho presa in giro." Dice stringendomi di più a se. "Cosa ti fa pensare che io accetti le tue scuse?" Domando mettendolo alla prova ma in fondo è verità. Mi ha fatto tanto male, e quello emotivo era peggio di quello fisico. "Non lo penso. Non penso che tu possa accettare le mie scuse, penso che col tempo puoi davvero capire che a me dispiace, ed esserti amico adesso, per me è un pregio. Sono ancora meravigliato dal fatto che tu sei qui, con me." Dice accarezzandomi la schiena provocandomi brividi ancora. Sto parlando davvero con Justin Drew Bieber? Mentirei se direi di averlo perdonato.
Ma mentirei anche se direi che non voglio passare del tempo con lui.
"Lo spero anche io, spero anche io che un giorno io riesca a perdonarti" dico stringendomi di più a lui per il freddo e forse per la sua mancanza.
Volevo continuare con 'e forse riuscire a perdonare me stessa'
Dio, avevo rimpianti ogni volta che ruppi la nostra amicizia anni fa. Pensavo che se io fossi rimasta sua amica lui non fosse diventato così.
"Lo spero anche io" dice con un filo di voce tremante. "mi dici cos'è successo con Ryan?" Domanda cambiando argomento. Mi irrigidisco all'istante. "Puoi dirmelo" dice. Sicuramente avrà capito che non è qualcosa di cui amo parlare. "Anni fa, Dan le diede uno schiaffo davanti a tutta la scuola perché mi aveva urtata" oh mio Dio. Non ci credo, lo sto facendo sul serio? "Sì, ricordo quel giorno" dice incitandomi anche a parlare. "Beh, non era per quello che Dan gli diede uno schiaffo" dico cercando di farmi forza e cercando di dimenticarlo.
La mia mente va contro di me.

Non ricordo ciò che voglio ricordare e ricordo ciò che non voglio ricordare.
"E per cosa?" Domanda shoccato. "Ricordi l'incendio che ammiccarono ad Emily ed io stavo per morire?" Domando e lui annuisce non capendo. "Beh, mentii. Vidi perfettamente chi aveva ammiccato l'incendio ad Emily" dico trattenendo le lacrime, come sempre. "Non dirmi che.." Lascia la frase a metà. "Sì, è stato Ryan" dico guardando altrove ma non lui. Justin si stacca da me e si alza. "Justin dove vai?" Dico alzandomi e seguendolo. Entra nell'ascensore e prima che le porte si chiudono definitivamente riesco ad entrare facendo un sospiro di sollievo. "Devo ammazzare quel fottuto pezzo di merda"



CINQUEMILA.... GRAZIE, GRAZIE DAVVERO.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora