#61

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"Mamma mi raccomando, salutami nonna" dico abbracciandola di nuovo.
"Sei sicura di farcela per sette mesi? Posso sempre tornare a casa" dice triste.
"Mamma non preoccuparti, tu e George andate da nonna che adesso ha bisogno di voi, io e Taylor ce la caveremo alla grande" dico sorridendo.
"Ha ragione" dice Taylor.
"Okay, ma chiamatemi" dice lasciando un bacio sulla fronte sia a me che Taylor e George fa lo stesso.
Vedo mia madre con George allontanarsi sempre di più su quell'aereo che vanno a New York da mia nonna che sta male.
Sono passati due mesi da quando litigai con Justin, non lo vedo da due mesi, due..!
Mi chiedo sempre perché quando litighiamo definitivamente ci troviamo sempre su quel maledetto ponte.
La prima volta che dovetti mettere fine alla nostra amicizia per colpa del mio segreto ero piccola, stavo tornando da casa e incontrai Justin sul ponte così glie lo dissi.
Quando ero intenta a suicidarmi, lì sul ponte ebbe inizio di nuovo.
E quando lui scoprì di oceana, lì sempre su quel ponte, ebbe fine tutto.
Mi chiedo se sia una semplice coincidenza.
In questi due mesi ho stretto amicizia con il dottor Addox e la sua famiglia, ho quasi riallacciato i rapporti con mia madre ed io e Taylor siamo più uniti che mai.
Le gare sono state sospese per un po' è stato ordine di Justin, mi chiamerà Zach quando Justin deciderà di riprendere le gare.
Ho scoperto che Justin per sospendere le gare ha dovuto dare tanti soldi ad Elvis e mi sento maledettamente in colpa perché d'altronde la colpa è mia.
Con Damon va una meraviglia.
Mi ama ogni giorno di più ed io anche.
Non so se lo amo perché la mia mente vuole ciò o perché è l'unico che adesso ho al mio fianco nonostante tutto.
Ho deciso di non mandare più messaggi a Justin nella speranza che io riesca a dimenticarlo definitivamente.
Torniamo a casa e sbuffo.
"Ty è tardi, io vado a dormire." Dico mentre salgo le scale.
"Ellen?" Domanda
"Sì?" dico senza girarmi.
"Se hai bisogno di qualcosa sono qui" dice.
Annuisco e continuo a salire le scale.
L'unica cosa di cui ho bisogno è di Justin.
"Taylor?" Domando senza girarmi.
"Sì?"
"Vuoi dormire con me fin quando non mi addormento?" Domando girandomi.
Taylor annuisce salendo le scale e raggiungiamo la mia camera.
Mi butto sotto le coperte e lo stesso fa lui.
"Notte Ty"


***

"Pss"
"Ehii" butto la testa sotto il cuscino.
Chiunque sia non deve disturbarmi.
"Lo so che sei sveglia"
È Luke.
"Luke lasciami dormire tutto il giorno, oggi è domenica" dico.
Sento togliermi il cuscino dalla faccia.
"Luke! Mason!" Urlo arrabbiata.
"La colazione è pronta, c'è anche Damon, vuole stare con te" dice.
Mi alzo sbuffando e raggiungo il bagno.
"Mi faccio una doccia e scendo" dico chiudendo la porta del bagno.
Una volta fatto la doccia metto un Jeans ed Un maglione, lascio i capelli bagnati sciolti e scendo le scale raggiungendo la cucina.
"Buongiorno" dice Damon dandomi un bacio sulle labbra.
"Buongiorno" dico sorridendo.
Appena Damon si sposta dalla mia visuale quasi cedo.
Justin che mi guarda seduto a tavola che beve la cioccolata calda.
È la prima volta che ci vediamo da due mesi.
Non posso farcela.
"Piccola devo darti una notizia" dice Damon ma io non smetto di togliere il mio sguardo da quello di Justin.
Mi mancavano quegli occhi maledettamente castani.
"Piccola?" Domanda Damon scuotendomi.
"dimmi" dico tornando a guardare Damon.
"Andiamo un attimo fuori?" Domanda.
Annuisco e lo raggiungo mentre usciamo fuori.
"Ellen io.. Dovrei partire" dice sbuffando.
Cosa?
Partire?
Dove?
"Perché?" Domando.
"I miei vogliono che io vada con loro ma è solo per tre mesi" dice sorridendomi.
"Dove andrai?" Domando cercando di essere calma.
"Italia" dice.
Cosa?
L'Italia è lontana.
"Lo so che è lontana, sarà solo per poco tempo" dice mettendomi una mano sulla spalla.
"Quando partirai?" Domando.
"Stasera" dice.
"Quando avevi intenzione di dirmelo?" Domando sgranando gli occhi.
"È che tu stavi male per Justin e non mi ci volevo mettere anche io" dice sbuffando. Tolgo la sua mano dalla mie spalla e lo guardo arrabbiata.
"Ne riparleremo" dico entrando in casa e chiudendo la porta.
"Ellen tutto okay?" Domanda Luke.
Lo sapeva, lui lo sapeva.
"Fottiti Luke" dico andando di sopra.
Non voglio restare un altro secondo qui.
Ho bisogno del dottor Addox.
Prendo la borsa e metto dei vestiti, sono così stanca che il dottor Addox sembra essere l'unico a capirmi.
Metto le scarpe ed alzo i miei capelli in una crocchia disordinata.
Scendo in cucina e noto che Justin non toglie un secondo il suo sguardo dal mio.
"Cosa stai facendo?" Domanda Taylor
Non lo rispondo.
Poso la mia borsa delicatamente atterra e prendo una mela.
"Stai andando di nuovo da quel dottore pazzo?" Domanda Mason.
"Non è pazzo!" Urlo arrabbiata.
"Anche Dan ci andava ed era un periodo di tempo che la sua testa non ragionava più lucidamente" dice Luke arrabbiato.
"Lo sapevi Luke, chissà quante cose sai e ancora mi dici" dico alzandomi e prendendo la borsa.
Apro la porta ed esco da questa casa che non riusciva più a farmi respirare.
Finalmente vado via dal dolore.
Da Taylor.
Da Luke.
Da questa maledetta casa.
Da Londra.
E da Dan.

***

Rido mentre Will il figlio del dottor Addox cerca in tutti i modi di accendere il camino.
"Will arrenditi" dico ridendo.
"Mai" dice ridendo e continuando a provare.
Il mio telefono vibra in una chiamata di Damon. "Questa è la solita chiamata serale di Damon, eh?" Domanda mentre annuisco sorridendo.
Will sa solo di Damon.
Solo..

Mi alzo ed esco fuori rispondendolo.
"Ehi" dico abbracciando le braccia al petto per il freddo.
"Ehi, come va?" Domanda.
Sono due mesi che non lo vedo, ieri mi ha annunciato che tarderà di un mese quindi tornerà tra due mesi, non potremo passare il natale insieme che è fra un mese.
"Bene, te?" Domando.
"Bene" dice sbuffando.
"Okay" dico guardando altrove.
Perché voglio che al telefono ci fosse stato Justin?
La mia mente inizia a partire in lunghi e interminabili viaggi mentali.
"Cos'hai?" Domanda dal tono di voce triste.
"Nulla, ho sonno. A domani" dico staccando la chiamata.
Entro dentro.
"Ci sono riuscito" dice Will sorridendo.
Annuisco e salgo di sopra chiudendomi nella camera che il dottor Addox ha fatto di mia proprietà.
Domani dovrò anche prendere un treno tre ore prima per andare a scuola.
Vorrei che la vita fosse più facile, meno terribile.
Prendo il telefono e guardo l'ora.
Sono le 21:00 ed io ho molto, anzi, moltissimo sonno.
Stringo il cuscino a me, sapendo che forse Non potrò mai più stringere Justin a me.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora