Justin bussa alla porta del mio medico privato e anche pazzo. Mi tremano le gambe. Justin prende la mia mano nella sua e la stringe. La porta viene aperta e il dottor Addox apre la porta restando shoccato.
Un dottore cardiologo e psicologico resta shoccato perché finalmente sono venuta per farmi visitare?
"Ellen" dice spostandosi e facendoci entrare. "Tua madre mi ha chiamato avvisandomi che venivi ma non pensavo che..." Dice guardandomi. "Beh finalmente eccoti qui" dice sorridendo. "Lui chi è?" Domanda guardando Justin che mi tiene ancora la mano. "Un amico" sbotto acida. "Okay, vuoi che entri anche lui?" Domanda ed io resto a fissarlo. Perché proprio adesso sto cambiando idea?
Non voglio che Justin mi veda in uno stato pietoso. Non lo voglio. Justin stringe la mia mano per farmi capire che vuole entrare anche lui nello studio. Ma non me la sento. Non adesso, non oggi. Ho paura e non so nemmeno di cosa, sembra che Justin stia prendendo il posto di Dan e lo so che sia la cosa più stupida da pensare ed immaginare ma pochi minuti fa ero convinta di far entrare anche lui.Mi trovo in un mare pieno di squali devo solo decidere da quale farmi ammazzare.
Cerco di trovare un delfino che mi porti via da questo oceano ma sembra che siano estinti.
Stacco la mano di Justin dalla mia e Scuoto la tesa. Entro nello studio silenziosa e mi sdraio sul lettino aspettando il dottore.
La mia malattia è l'aritmia.
Inizialmente pensavano fosse cardiomegalia-quando ancora Emily era qui, con me- ma il medico che ero affidata si rivelò un truffatore, storia lunga.
L'aritmia è un irregolarità del cuore può battere troppo velocemente, troppo lentamente o irregolarmente.
Nel mio caso è bradicardia perché il mio cuore è lento.
Non so in che stato mi trovo ed ho paura.
Io, Ellen Hope Evans Steele che ho paura se mi sentisse qualcuno mi prenderebbe a schiaffi.Usciamo dallo studio e intravedo Justin dalla finestra seduto fuori. "Dottore la vostra faccia non dice nulla di positivo" sbuffo guardandolo negli occhi. "Ellen ci troviamo sempre nella stessa situazione. Sei tornata alla fase 'non peggiori e non migliori' per me questa è una cosa positiva ma il tuo cuore ha una frequenza cardiaca inferiore ai 60 battiti al minuto. Voglio che tu venga spesso." Dice mettendomi una mano sulla spalla. Non so come dovrei sentirmi. Tiro un sospiro di sollievo e sorrido. "Forse" dico togliendomi dalla sua presa. "Salutami tua madre" dice quando esco dalla porta. Raggiungo Justin che è seduto su un muretto alto. Cerco il suo guardo ma lui guarda altrove. Sbuffo e cerco di sedermi anche io al suo fianco con scarsi risultati. Mi giro e lo trovo a ridere "Mi aiuti?" Domando sbuffando. Scuote la testa ed è tra il ridere e l arrabbiato. "Okay faccio da sola" dico sbuffando e guardando in giro sperando che passi qualcuno. Ed ecco che passa un ragazzo sui venti anni, alto e muscoloso. "Ehi" lo richiamo quando mi passa davanti. Si gira e mi guarda. "Ciao" dice con un sorrisetto malizioso. "Cosa stai facendo Ellen?" dice Justin duro e impassibile. "Mi aiuti a sedermi su quel muretto?" Domando indicandogli il muretto. Il ragazzo sorride e annuisce. "Certo tesoro" dice ma mi sento tirare indietro. "Faccio io" dice Justin mettendosi davanti a me e impedendo al ragazzo di toccarmi. "Okay. Ciao bellezza" dice il ragazzo facendomi l'occhiolino. Rido ma mi tappo la bocca quando Justin si gira verso di me infuriato. Mi prende per i fianchi di scatto e sedendomi sul muretto rimanendo alzato appoggiandosi a me. Sono arrivata alla sua altezza, appoggia le sue mani su entrambe le mie gambe e adesso ci troviamo faccia a faccia.
"Va bene. Perché cazzo ti sei fatta accompagnare e poi non hai voluto che io entrassi?" Domanda arrabbiato. Se gli uscisse fumo dalle orecchie sarebbe figo. Perché deve fare un dramma di tutto?
"Non me la sentivo." Dico abbassando lo sguardo.
"Non te la sentivi di fare cosa?" Domanda arrabbiato ancora di più, forse perché non riesce a capire.
"Non me la sentivo di farmi vedere nello stato pietoso che mi trovo ogni tal volta che entro in quel posto. È un incubo. Non me la sentivo e non me la sento di trascinarti nei miei problemi" dico non alzando la voce, non è da me.
"Ellen io non ho sentimenti, quindi se anche mi trascinerai nei tuoi problemi non potrò stare male perché io non ho sentimenti e non ho cuore." Dice sbuffando e calmandosi finalmente.
"La mia 'malattia' è un aritmia." Dico e non riesco a vedere nessuna emozione sulla sua faccia.
Forse davvero lui non ha sentimenti.
"Andiamo a casa?" Domando cambiando argomento e sentendomi stanca.
"No" dice sbuffando e facendomi scendere dal muretto.
"No?" Domando alzando un sopracciglio.
"No" ribalta camminando veloce. Fatico a stargli dietro. Raggiungiamo la macchina e saliamo.
"Dove andiamo?" Domando una volta saliti in auto. "A casa" dice. È normale? Non credo.
"Justin cos'hai?" Domando stranita.
"Nulla. Ho cambiato idea" dice sbuffando. "Vorresti di dirmi cosa ti ha detto il medico?" Domanda tenendo lo sguardo sulla strada.
"Che sono tornata sulla fase 'non miglioro e non peggioro' ed è una cosa positiva" dico sbuffando e guardando il finestrino.
Uno squillo rimbomba nel silenzio della macchina. Prendo il mio cellulare e rispondo.
"Pronto?" Domando. Il mio stupido vizio di non vedere chi è.
"Ellen, dove ti trovi?" È Damon.
"A casa" mento. So che se gli dico che mi trovo con Justin da ore si arrabbierebbe siccome non sa della mia malattia evito.
"Posso passare?" Domanda.
"No" dico allarmata e girandomi verso Justin che guarda la strada e guarda me.
"Cioè non voglio che la notizia corri. Voglio andarci piano e sai com'è fatta mia madre" dico ringraziandomi per la geniale stupidaggine che mi sono inventata. Noto che Justin ha la mascella serrata.
"Okay. Domani è sabato hai da fare?" Domanda speranzoso. Io sono un caso perso. Sono un guaio.
"Il sabato lo dedico a Luke, Mason e Clara. Domenica sono libera" dico sperando che non perda la pazienza.
"Okay, domenica pomeriggio ti passo a prendere" dice sbuffando.
"Okay" dico staccando la telefonata e buttando il telefono nel cruscotto.
Sbuffo e mi massaggio la fronte per il mal di testa accumulato dai tanti pensieri.
"Era il tuo fidanzatino?" Domanda con la voce piena di 'odio'?
"Smettila" dico innervosendomi.
"Perché? Non sto facendo nulla" Dice ridendo. Questo ragazzo è lunatico, molto. Sbuffo infastidita.
"Okay baby la smetto" dice ridendo.
Mi giro di scatto verso di lui e vedo un luccichio nei suoi occhi mentre guarda la strada. Non può averlo detto.
"L'hai detto?" Domando ridendo spensierata.
"Sì baby" dice ridendo anche lui.
Perché sto bene?
L'ha detto di nuovo?
Non sorrido in questo modo da tempo.
Quando eravamo piccoli Justin amava chiamarmi baby e disse che aveva un significato ben preciso.
"Ha ancora un significato ben preciso?" Domando sorridendo.
"Sì" dice girando il manubrio.
Sorrido sapendo che non me lo dirà mai. Il mio telefono squilla, di nuovo.
Sbuffo e apro il cruscotto prendendo il telefono. Rispondo.
"Pronto?" Sbuffo sotto lo sguardo attento di Justin che subito è diventato impassibile.
Quando siamo io e lui sembra che va tutto bene poi quando subentra qualcosa o qualcuno lui diventa impassibile.
"Ellen!" Un urlo mi fa allontanare il telefono dell'orecchio.
Cazzo è Zach
"Ehi" dico riportando il telefono all'orecchio e ridendo nervosa.
"Pronta per domani?" Domanda. Zach proprio adesso dovevi chiamarmi?
"No. Parliamo domani" dico staccando il telefono e spegnendolo.
Odio questa tecnologia del cazzo.
"Chi era?" Domanda Justin.
"Un amico" dico tornando sui miei passi e mentendo inconsapevolmente.
Odio fare tutto ciò.
Odio mentire.
Odio.
Odio.
Odio.
Quante volte devo ripetermelo per convincermi del fatto che adesso non posso tirarmi indietro?FINALMENTE LA GARA ARRIVA NEL PROSSIMO CAPITOLO.*-*
Cosa ne pensate del procedimento della storia?
Vi piace?
Novemila, grazie❤️
STAI LEGGENDO
Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||
FanfictionEllen Hope Evans Steele ragazza bionda con occhi azzurri e fisico mozzafiato. Appena diventa sedicenne scopre tante cose ma andando avanti ne scoprirà ancora altre più gravi. Ellen è una ragazza testarda e per questo quando mancava di rispetto a Jus...