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LEGGETE È IMPORTANTE:
Per favore leggete sotto.
Buona lettura.


"Ellen, stai bene?" Domanda Justin avvicinandosi e abbassandosi per arrivare a guardarmi negli occhi. Scuoto la testa. "Vuoi andare via?" Domanda. "Ma.." Sta per dire Damon ma Justin lo ammonisce. "Sta zitto" urla cercando di non distogliere lo sguardo dal mio. Annuisco con il capo e lui mi prende in braccio a mo di sposa, di nuovo. Come ha fatto ad arrivare così presto?
Usciamo dal ristorante e vedo la via che le mie immagini sfocate mi indicano. Nascondo la testa nel petto di Justin cercando di non pensarci. Apre la porta dell'auto e mi appoggia dentro delicatamente. Sale anche lui sull'auto e mette in moto.

Nessuno dei due parla durante il tragitto. Non posso credere che ho di nuovo distrutto quel poco che stavo costruendo con Damon. Spengo il cellulare per le troppe chiamate continue di Damon e lo butto nel cruscotto dell'auto. "Ehi, tutto okay?" Domanda Justin girandosi e appoggiando una mano sulla mia coscia creando strani brividi in me. Scuoto la testa in segno di negazione. Justin ferma l'auto sotto al suo grattacielo e scende. Sto per scendere ma mi blocca aprendo la mia portiera e prendendomi di nuovo in braccio a mo di sposa chiudendo la porta con un piede. Lancia le chiavi ad una guardia all'entrata e raggiunge l'ascensore. Mi reggo con le braccia attorno al suo collo e la mia testa è nascosta nel suo petto per non mostrargli la mia debolezza anche se sono stata io a chiamarlo. Raggiungiamo il nostro posto e Justin senza farmi scendere, sta volta si siede su una coperta con me in braccio a lui. Sono seduta sulle sue gambe, la mia testa è appoggiata al suo petto e le sue mani sui miei fianchi avvolgendomi in un abbraccio. Non so perché siamo in questa posizione, ma al momento mi fa star bene. "Ti va di parlarne?" Domanda. Una domanda troppo diretta. Di cosa devo parlare? Quindi inizio a dire ciò che mi sento di dire.
"N-non so cosa mi sta capitando, i-i miei incubi sembrano aumentare, la mia malattia peggiorare, il mio stato d'animo esplodere e prima, prima mi sono venute in mente immagini sfuocate dei flash" dico tremando per il freddo e per le immagini. Adesso ho paura di ricordare, tanta. "Riguardo all'incidente?" Domanda togliendosi la maglia. "Taylor te ne ha parlato?" Domando innocua mentre mi appoggia la sua maglia sulle spalle dandomi subito un senso di una felicità lontana. "No, non me ne ha mai parlato, mi astengo a ciò che so, ovvero nulla" dice appoggiando la sua testa sulla mia. "Non ricordo quel giorno, il giorno dell'incidente. Non ricordo nulla di quel giorno, nemmeno le cose insignificanti. Mi sono svegliata in un letto, dove tutti mi guardavano e nessuno aveva il coraggio di dirmi di Dan. Nessuno aveva il coraggio di dirmi nulla, nemmeno mia madre" dico ricordando quel brutto giorno che è lontano ma sembra troppo vicino. "Nessuno mi ha mai detto che il corpo di Dan non è mai stato trovato, l'ho scoperto io, un giorno, mamma non sa che io lo so, nascondermi una cosa del genere..." Dico scuotendo la testa e ritraendo le lacrime. "Nascondermi una cosa del genere per paura che uscissi pazza. Al mio risveglio in ospedale nessuno parlava, tutti non facevano altro che maledettamente piangere" dico cercando di respirare normalmente. Non ne ho mai parlato con nessuno prima d'ora.
"Avrei voluto vivere con l'inconsapevolezza di non saperlo piuttosto che vivere con la consapevolezza di saperlo" dico respingendo le lacrime privandole, di nuovo. "Ed è...... Straziante" dico cercando parole giuste ma non esistono parole giuste riguardo a ciò.
Justin mi stringe a lui in un abbraccio confortevole facendomi sentire a casa. "Io sono qui quando hai bisogno di me, okay?" Sussurra al mio orecchio. "Okay".
"Jus come hai fatto ad essere lì in un attimo?" Domando riferendomi a prima.
"Ero al piano di sopra e ho sentito il tuo urlo" dice stringendomi a se.

Flashback
I miei occhi minacciano di esplodere. Sembra che io abbia dormito per anni. Apro gli occhi a fatica e appena scontrano la luce li richiudo. Sento un rumore, qualcuno che piange. Il rumore delle tende che si chiudono finalmente fa sparire la luce che dava fastidio ai miei occhi. Fatico di nuovo ad aprire gli occhi ma ci riesco e resto quasi shoccata. Pensavo di trovarmi in camera mia e invece in una camera di pareti bianche. Mia madre alla destra del mio letto che piange, il suo amato compagno George alla mia sinistra che mi stringe la mano, mia zia Lay appoggiata alla porta con i miei due cugini gemelli Brad e Bob, Clara seduta atterra di fronte al mio letto e Taylor al suo fianco che non stacca i suoi occhi dai miei. Mentre dal vetro intravedo i miei nonni.
Perché mi guardano tutti?
Perché piangono tutti?
Perché mi trovo qui?
Perché non ricordo nulla?
E soprattutto cos'è successo?
Sento la testa che sta per scoppiare per le tante domande che mi sto facendo e per i tanti dubbi che ho. Ho paura di domandare perché sono qui, forse mi hanno fatto una terapia perché sono troppo pazza o forse mamma ha scoperto che Dan mi fa usare la moto quindi di conseguenza... Ma che sto dicendo? Sono completamente pazza.
"M-mamma" la richiamo dandole a capire che deve darmi spiegazioni. Mamma mi guarda e poi mi abbraccia piangendo come se non mi abbracciasse da anni facendomi un male cane alla spalla. "P-perché non ricordo nulla?" Domando impaurita dalla mia stessa domanda. Mamma si sposta da me e mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, qualcosa mi dice che non è una bella notizia. "Tesoro, devi capire che.." Si ferma a metà frase, segno di nervosismo e tristezza. Mia madre fa sempre così. "C-cosa?" Domando cercando di rimanere cosciente e soprattutto cercare di trattenere il respiro. "Ellen, s-sei stata in coma un a-anno" dice mentre altre lacrime le rigano il volto. Io sono stata in coma un anno? E perché?
Cioè io ho rischiato di morire e non so nemmeno il perché? Okay, ho mal di testa. Scuoto la testa come se servisse per riprendermi ma non è utile un granché. "I-in coma? E-e perché?" Domando ingoiando la saliva che avevo trattenuto. Mamma mi guarda spalancando gli occhi. "Non-non ti ricordi?" Domanda spaventata e triste. Mamma sa nascondere bene le emozioni. Direi quasi che la sua espressione non la vedevo da.... Da quando Emily è morta. Pazzesco, io sono viva. Scuoto la testa in segno di no. "Io non glielo dico" dice George uscendo dalla stanza scuotendo la testa triste. Dirmi cosa?
Sto per morire?
Ho paura.
"D-dirmi c-cosa?" Domando mettendomi a sedere sul letto. Ho paura, tanta paura. "Mamma!" La voce alta di Taylor, rimbomba nella stanza come rimprovero perché mamma non la smette di piangere. Io sono viva, quindi cosa devono dirmi? Se solo ricordassi quel maledetto giorno.


Sembra un inizio di una fine quasi lontana.


"Vedi Ellen, a-avete fatto u-un incidente" dice stringendo la mia coperta con le mani con rabbia. Perché il mio cuore batte forte? "A-abbiamo?" Domando mentre cerco di trattenere le lacrime. Ma dov'è Dan?  "T-tu e D-Dan" dice tra i singhiozzi.
Io e Dan?
Dov'è Dan?
Come sta?
Dorme?
Scommetto che è sveglio e mi sta comprando un gelato. Lo fa sempre quando succede qualcosa di brutto. Ma poi, la porta si apre ed entra George con il gelato in mano guardandomi con le lacrime agli occhi. "Mamma, d-dov'è Dan?" Domando mentre una lacrima riga il mio volto. Mamma cerca di abbracciarmi ma mi schivo. "D-dimmi d-dov'è Dan" urlo con la poca voce che mi è rimasta. Mamma non parla, sembra muta. Fa che non sia ciò che penso. "DOVE?" Urlo alzandomi faticosamente mentre un'altra lacrima salata scende la mia guancia molto velocemente mentre da spazio ad un'altra lacrima. "Tay, dov'è D-Dan?" Domando guardandolo e sperando che mi risponda. Clara ha la testa fra le gambe, si rifiuta di guardarmi. Taylor si alza e si avvicina a me. Mi fa sedere e mi prende la mano stringendola. Alza lo sguardo nel mio e una lacrima riga il suo volto ma non smette di guardarmi e non batte ciglia. "Ellen, Dan... È... è..." Scuote la testa sbuffando. Un'altra lacrima riga il mio volto. Dan è mio cugino e mi vuole bene, so che vuole dirmi questo, lo so. "È?" Domando mentre un'altra lacrima riga il mio volto, ancora. "Ellen, Dan è morto sul colpo un anno fa quando tu sei andata in coma." Dice Taylor. La stanza è silenziosa. No, cosa? Cos'ha detto? Dan cosa? Altre lacrime rigano il mio volto mentre guardo Taylor senza battere ciglia. Butto il ferro alto che tiene il lavaggio atterra e tolgo l'ago dal mio braccio. "Vattene" dico sedendomi per bene e incrociando i piedi sul letto. "Ellen" mi richiama pregando nella voce Taylor. "Andatevene, non lo ripeto" dico guardando il muro bianco di fronte a me mentre prendo a morsi le mie mani. Vedo con la coda dell'occhio che Clara, George, mamma, zia Lay, Bob e Brad escono dalla stanza mentre Taylor resta in piedi a guardarmi. Mi giro verso di lui con le lacrime agli occhi. "D-dimmi che sto sognando, ti prego" dico alzandomi e andando avanti e indietro. "Lo vorrei tanto" dice sbuffando. "Dovevo morire io" dico a bassa voce scuotendo la testa. "Dovevo morire io" dico ad alta voce. "Dovevo morire io" urlo ritrovandomi Taylor davanti. "Tay capisci? Dovevo morire io! Io non dovevo essere qui" urlo spingendolo per passare. "No" dice calmo. "Sì Taylor, dovevo morire io, io, io, Dio, sai cosa significa? Lui per me è tutto, come faccio senza di lui? Come?" Urlo piangendo e spingendo Taylor con scarsi risultati visto che sono debole. Taylor mi blocca le mani impassibile per farmi smettere. "Taylor lasciami, lasciami, Dan fra un po' arriva con il mio gelato preferito" urlo dimenandomi mentre altre lacrime rigano il mio volto. "Dovev.."
Due braccia forti e potenti circondano il mio minuscolo corpo in un caloroso e confortevole abbraccio. Il mio cuore sembra rallentare. La mia malattia si era calmata, ciò che credo mi sta accadendo non mi accadeva da giorni. Come previsto il mio cuore rallenta. Cado dalle braccia di Taylor e sbatto atterra.
Vuoto totale.

Fine Flashback


Heyy.
Come va?
Siccome non c'è molto dialogo tra noi cerco di farvi alcune domande.

Innanzitutto, come state?
Ricordatevi che io ci sono sempre per dare supporto quindi se avete problemi potete anche scrivermi e io cercherò di aiutarvi anche attraverso un messaggio. Vi voglio bene.

La storia come procede?
Ho parecchi dubbi, non so se vi piace o no..

Come vi sembra Ellen?
Non so, è un po' diversa dalle altre storie. Non la tipica ragazza che piange, una vostra opinione.

Buon Weekend.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora