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"Come lo conoscevi?" Domanda Taylor. Allora se Paolo è tornato e Scott è stato ucciso nello stesso momento in cui Paolo mi ha scritta. "OH MIO DIO" urlo e poi mi tappo la bocca. Noto che Taylor e Justin si alzano avvicinandosi a me. "Ellen tutto okay?" Domanda Taylor. Scuoto la testa in segno di 'no'. È colpa mia se Scott è morto. Adesso Paolo vuole vendetta. "Cos'hai?" Domanda Justin.  Scuoto la testa. "N-nulla" dico sospirando e trattenendo le lacrime. "Secondo me sa qualcosa" dice  Ryan urlando e beccandosi un'occhiata da Justin. "Ellen devo chiamare il dottore?" Domanda Taylor riferendosi alla mia malattia. Mi metto una mano sul cuore perché sembra che stia rallentando. "Taylor prendimi una pasticca, presto" dico senza fiato e Taylor si alza tremando e prendendo la pasticca e Justin ci guarda confusi. Taylor mi passa la pasticca e la ingoio. "El fa respiri profondi" dice Taylor stringendomi la mano. Faccio quello che mi ha detto e riprendo a respirare e vedo sollievo sulla faccia di Taylor e Clara. Mentre sulla faccia di Justin c'è confusione(?). Mi alzo fingendo un sorriso. "Cos'era?" Domanda Justin. Ma sta sempre in mezzo?
"Niente." Precedo Taylor. Justin mi guarda con aria di sfida. "Allora devi dirmi cos'era e perché conoscevi Scott" dice andando avanti e indietro soprappensiero. "Perché?" Domando. "ehi signorina sono io a fare le domande" dice puntandomi il dito contro. "Sapere per parlare" dico facendo un sorriso. "Ellen devi dircelo. Davvero il nemico di Scott che l'ha ucciso potrebbe anche essere nemico mio, di Chaz, di Justin e di tuo fratello Taylor." Dice Ryan alzandosi e mettendomi due mani sulle spalle. "Voi non c'entrate nulla con questo. Voi non lo conoscete" dico e oh cazzo. La mia bocca non sta mai zitta. "Q-quindi tu s-sai chi ha ucciso Scott?" Domanda Chaz. "No!" Dico. "Lasciami Ryan voglio andare in camera mia." Dico sbuffando. Justin si avvicina e mi prende il polso. "Mi dirai quello che sai con le buone o con le cattive. Qui è un mio nemico e non sapere mi altera troppo" dice trascinandomi di sopra. Entriamo in camera mia e chiude la porta a chiave sedendosi sul letto. "Non uscirai da qui finché non mi dirai tutto" dice. "Non puoi fare questo" urlo. Ma è pazzo? "Lo sto facendo" dice con un sorriso sulla faccia. Io mi avvicino cercando di calmarmi. "Senti io non so nulla davvero. Scott veniva a trovarmi perché andavamo a scuola insieme ma manca da un bel pezzo" dico sbuffando. "Allora perché hai detto che è un tuo nemico?" Domanda. E adesso? "Senti tu a me non mi parli della gang quindi io non sono disposta a darti spiegazioni" dico sbuffando. "E tu come sai della gang?" Domanda urlando. Oh cazzo... "Parla!" Urla ma io non dico nulla. "Tuo fratello?" Domanda e io scuoto la testa in segno di 'no'. "Come cazzo fai a sapere della gang" urla. "Come!?" Urla ancora di più. Mi alza da terra dove mi ero seduta e mi sbatte contro il muro incastrandomi tra esso e il muro. Si avvicina al mio viso e a pochi millimetri dal mio viso "dimmelo" urla. "N-non lo so" dico chiudendo gli occhi. "Ellen per una volta risparmia che io ti picchi e dimmelo." Dice cercando di restare calmo. "Non posso." Dico tremando. "Qualcuno ti minaccia?" Domanda. "No." Dico scuotendo la testa al pensiero di Paolo. "Ellen devi dirmelo. D.e.v.i d.i.r.m.e.l.o" urla a denti stretti. "J-Justin mi fai male" indico il polso. Lui se ne accorge e rallenta la presa sul mio polso ma non sul mio corpo. "I-in passato il mio ex ragazzo-faccio un sospiro e lui mi guarda gelido- era come te" dico e lui sembra confuso. "Lui.. Mi picchiava ma solo quando sbagliavo." Dico chiudendo gli occhi e trattenendo le lacrime che quel lurido bastardo non merita. "Un giorno lo vidi baciarsi con un'altra ragazza e lo dissi a Scott. Scott era il suo migliore amico ma lo odiava per quello che mi faceva. Così decisi di lasciarlo e portai Scott con me. Lo feci nascondere in caso lui mi avrebbe alzato le mani addosso. Come previsto mi diede uno schiaffo e Scott uscì allo scoperto. Disse al mio ex di andarsene e di non tornare più. Prima di andarsene si avvicinò a Scott e le sussurrò queste parole: 'tornerò presto. Per te sarà la fine della tua vita con una pallottola al cervello'" dico tremando e saltando l'ultima parte. Quella dove a me diceva di torturarmi. Justin sembra rilassato ma allo stesso tempo nervoso. "Ma era l'anno scorso?" Domanda ed io annuisco. "Quindi non ti picchiavo solo io ma anche lui?" Domanda impressionato. "Si" dico. "Perché non hai mai detto nulla a tuo fratello?" Domanda stupito.

"Non le importava che mi picchiasse il suo migliore amico perché avrebbe dovuto fregarsi del mio ragazzo" sbotto irritata. "Beh oggi te la sei cavata. Non ti ho toccata ma non dovrai dire nulla della gang o ti ammazzo." Dice facendomi l'occhiolino. Mi salgono i nervi a mille e scoppio. "Perché a te questo importa vero?" Domando irritata e lui sembra non capire.

"Picchi una persona per semplice divertimento oppure perché ti disprezza. Eh? Affronti così le cose? Sai che una persona che ti disprezza non può mai apprezzarti quando la picchi. In questo caso stiamo parlando di me. Ti odio ogni giorno che passa. Mi hai rovinato la vita in questi ultimi cinque anni. Mi hai rovinata. Mi prendi in giro e poi mi picchi per poi fingerti interessato? A che gioco stai giocando? Che cazzo di neuroni hai in testa? Eh? Sei un fottuto stronzo..-" non finisco la frase che urla. "ZITTA" la mia guancia va a fuoco. Mi ha dato uno schiaffo.

"Perché cazzo mi hai fermata su quel ponte? Lasciami stare. VATTENE" urlo trattenendo le lacrime. Così detto così fa. Esce dalla mia camera sbattendola dietro di se.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora