#59

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Justin pov

Scendo dall'auto con un brutto presentimento.
Entro nel capannone e c'è uno spazio grande e al centro c'è Elvis.
"Cosa vuoi?" Domando restando a dieci, undici passi da lui.
"Parlare" dice sorridendomi soddisfatto.
"Ti sento" dico sarcastico.
"Voglio Oceana e in cambio, lascerò in pace te, tua madre, tua sorella e tuo fratello" dice facendo qualche passo verso di me.
"Sai che nessuno può competere con lei vero?" Domando ridendo mentre lui si innervosisce.
"Ti ho fatto una proposta, non stuzzicarmi" dice con aria di sfida.
Rido amaramente.
"E quindi, vuoi Oceana per vincere la gara e continuare a restare qui, vero?" Domando sarcastico.
"Non sai contro chi ti stai mettendo" dice puntandomi un dito contro sempre a dieci passi di distanza.
"Oh, davvero?" Domando ridendo.
"Sei solo un bambino viziato" dice amaro, con odio e passione.
"Io? Un bambino viziato non ha cicatrici per tutto il corpo" urlo innervosendomi. Devo restare al gioco.
"Vedo anche che li hai copriti con molti tatuaggi, devo ricordarti chi comanda? Come da piccolo?" Domanda ridendo.
"Se credi di essere fiero di ciò che hai fatto, ne pagherai le conseguenze di mano mia. Ti dimentichi un particolare ovvero che io ho venti anni e sono cresciuto da un bel po'" dico arrabbiandomi.
"Quindi, la tua proposta è annullata, ci vediamo alla prossima gara" dico ridendo e alzando la mano.
In un attimo di secondi succede che Elvis mette le mani nella tasca e caccia una Smith & Wesson dalla tasca mentre io corro allontanandomi, esco dal capannone ma uno sparo mi fa cadere.
Inizio a farmi prendere dall'ansia.
Mi giro e vedo che Elvis si avvicina mentre la mia gamba sanguina, molto.
Ormai molto probabilmente la mia morte è vicina e l'unica cosa che riesco a pensare è che Ellen sia scappata, lontano.
Penso che ormai non sarei mai riuscito ad arrivare in macchina e guidare fino a casa quando la mia Ferrari si ferma davanti a me con Ellen alla guida.
Ellen non ha la patente, è minorenne..
Cosa succede?

Ellen pov

Lascio stare tutti i miei pensieri che mi evitano di farlo e lo faccio, accendo l'auto che fortunatamente Justin ha lasciato le chiavi e guido verso il capannone. Vedo Justin atterra e Elvis che corre verso di lui, l'ansia inizia a salirmi, non faccio altro che ripetermi 'non qui, non ora' se avrò un attacco di panico Justin rischierebbe e non posso permettermelo.
Corro verso di lui e aiuto ad alzarlo mettendolo in auto.
Salgo al volante e accendo l'auto, facendo marcia indietro e avviandomi verso la strada.
"Ellen cosa cazzo sta succedendo?" Domanda Justin guardandomi strano.
Nello specchio che vede il retro della macchina intravedo che Elvis ci sta seguendo con altre due macchine, merda.
"Lo chiedi a me?" Domando ridendo amaramente e passando sull'autostrada.
"Ellen hai sedici fottuti anni, come mi spieghi che stai portando una macchina?" Domanda alterandosi, manca poco ad arrivare che io sono oceana..
"Justin puoi stare zitto? Sai stiamo discutendo proprio quando tre macchine ci stanno inseguendo" urlo arrabbiata. Justin gira la testa e sbianca.
"Siamo fottuti, alla guida delle macchine ci sono Elvis, Vren e Bob" dice mettendosi le mani nei capelli.
Sono bravissimi alla guida ma mai quanto oceana.
Ci troviamo sempre su questo maledetto ponte quando succede qualcosa?
Bob passa alla mia destra mentre Vren passa alla mia sinistra e nello stesso tempo Elvis è dietro di me.
so cosa vogliono fare e non aspetto altro.
"Accelera o ci schiacciano" urla Justin.
"Sta zitto" urlo guardando attentamente i due ai miei lati.
Vren inizia a spostarsi a destra e Bob a sinistra, vogliono attaccarmi entrambi.
"Merda Ellen accelera!" Urla.
Cerco di evitarlo, quando la macchina di Bob tocca la mia e anche quella di Vren premo il piede sull'acceleratore riuscendo ad evitare di morire mentre Vren e Bob si schiantano formando un caos e un traffico così da far fermare anche Elvis.
"Non posso crederci!" Dice scuotendo la testa allibito.
Credo ci sia arrivato, credo sia arrivato a capire che io sia oceana ma non potevo permettere di farlo ammazzare, non potevo.
"Dimmi che non è vero" dice arrabbiato.
Non rispondo, non saprei cosa dire quindi continuo a guidare verso l'ospedale il più veloce possibile perché c'è anche da ricordare che Justin ha una pallottola nel ginocchio.
"Ellen!" Urla facendomi sussultare.
Mi giro verso di lui con gli occhi lucidi per poi riportare lo sguardo sulla strada.
"Non andare all'ospedale, guida verso casa mia" dice con la voce fredda, come se fossimo tornati indietro.
"Ma.." Dico indicando la sua gamba.
"Fa come ti ho detto"
Giro in un angolo e svolto a casa sua.
Freno e scendo aiutandolo a scendere, entriamo in casa e apro la porta.
Dove sono Chaz e Ryan quando si ha bisogno di loro?
Lo appoggio sul divano e inizio ad andare avanti e indietro.
"Chi devo chiamare?" Domando nervosa.
"Prendi una scatola nel bagno, c'è l'occorrente per togliere la pallottola" dice.
Vado in bagno e trovo una scatola rossa in bella vista la prendo e glie la porto.
"Devi farlo tu" dice sdraiandosi sul divano.
"Okay"dico prendendo le pinze.
L'ho fatto altre volte con Dan precisamente due volte ed una con Mason.
Cerco di tirare il proiettile, tirandolo con la pinza.
Justin stringe i denti e chiude gli occhi faticosamente.
Riesco a togliete il proiettile dalla gamba e sento un sospiro di sollievo da parte di Justin.
Prendo una garza e l'appoggio sulla ferita e premo con il palmo della mano mentre con l'altra mano controllo la circolazione sanguigna.
Noto che il sangue non si ferma quindi prendo un'altra garza e la metto sopra alle altre continuando a premere con il palmo della mano.
Il sangue riesce a fermarsi fortunatamente.
Gli metto dei punti ed evito i dettagli visto che Justin non ha fatto altro che bestemmiare tutto il tempo e non so se era per il dolore o altro.
Una volta finito lo faccio sdraiare sul divano mentre io mi alzo e inizio ad andare avanti e indietro per la casa.
La porta di entrata si apre e appaiono tutti i ragazzi.
Taylor sbianca come gli altri.
"Cos'è successo?" Domanda Luke.
Justin si gira e incontra i miei occhi.
Se lui adesso parla è finita.
Tutto è finito.
Non potrò più mettere piede su una moto o una macchina perché Taylor avrebbe paura che Elvis mi faccia qualcosa e si arrabbierà molto.
Non adesso, non può dire nulla adesso.
Lo prego con gli occhi nella speranza che riesca a capirmi, che riesca a capire la mia tristezza e riesca a capire quanto io sia dispiaciuta per ciò.
Non volevo lo venisse a sapere così ma se lui parla, Dio, non immagino nemmeno cosa potrebbe accadere.
I nostri occhi non smettono di guardarsi.
I miei occhi cercano di essere capiti come me, d'altronde.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora