#52

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Non ne posso più. Ventiquattro ore che mi trovo qui dentro, Alissa è uscita prima ancora che io mi svegliassi così io e Clara ci siamo servite da sole sia per la colazione, che per il pranzo e per la cena. Pazzesco, sembra che io stia esplodendo, la mia testa è un misto tra 'adesso scoppio' e 'sto per scoppiare'. Ogni oggetto che tocco sembra che mi riporti a qualche ricordo mio e di Dan qui e non può altro che farmi male, tanto male. È tardi e né io né Clara riusciamo a dormire ma credo che Clara non riesca a dormire dal fatto che io non riesca a dormire, è complicato da capire ma ha paura che io possa avere qualche incubo o qualche attacco di panico (visto che oggi ne ho avuti molti) quindi vuole rimanere sveglia per tutta la notte, è pazza. Mi alzo e vado a prendermi un Yogurt in cucina mentre torno con il cucchiaino in mano e lo yogurt i miei piedi si fermano ad osservare il salone, si bloccano, completamente. Come se io vedessi me e Dan correre per il divano, come se Clara non ci fosse. L'immagine di Dan diventa sempre più trasparente, perché?
I miei occhi sembrano cedere a vedere quella scena triste in cui Dan scompare, immaginata completamente nella mia testa. Il cucchiaio cade dalle mie mani, un mancamento d'aria, un altro, il yogurt cade dalle mie mani, goccioline di sudore scendono dalla mia fronte velocemente, so cosa sta accadendo, sto avendo un attacco di panico, dinuovo, no! Non di nuovo, cerco di non urlare stringendo i denti ma ormai vedo il vuoto, non vedo più Clara, la sento solo, mi sta richiamando preoccupata.
Il dottor Addox mi ha sempre detto che quando mi succede ciò e sto pensando a Dan o è lo stress o le emozioni forti, quindi dovrei cercare di respirare bene ma non sono io, è il mio stupidissimo cuore. Chiudo gli occhi forzandoli e li riapro di scatto aspettandomi di vedere il vuoto ma vedo Clara che ha la mia testa sulle sue gambe. Mi alzo e non ho il tempo di parlare che mi abbraccia. "Ho avuto così tanta paura Ellen, tanta" dice piangendo.
Volete sapere un'altra cazzata?
La pillola che mio fratello mi da quando mi accade ciò non mi aiuta affatto, sono finte pillole perché lui pensa che io con il pensiero della pillola mi passi.. Pensa che parte tutto dalla mia mente e da Dan..
"Sto bene Clara, mi serve un telefono" dico alzandomi debolmente. "Ellen per favore riposati" dice tirandomi con il braccio. "Ho detto che mi serve un telefono" ribatto arrabbiata, odio quando qualcuno mi da ordini. "Ho nascosto il mio telefono di riserva quando Luke e Mason ci hanno sequestrato i nostri" dice cacciando il suo telefono dalla tasca. La guardo sorridente. "Sei un genio" dico prendendolo e andandomi a sedere sul divano. "Chi chiami?" Domanda ma non la rispondo, compongo il numero dell'ultima persona che avrei chiamato su questa terra.
Risponde al quarto squillo.
"Pronto?" Domanda. La sua voce rauca mi era mancata.
"Justin?" Domando per sicurezza mentre Clara mi guarda sbarrando gli occhi.
"Ellen!" Sembra quasi un rimprovero.
"Perché sei voluta partire e non dirmi nulla? Ho cercato di rintracciarti in tutti i modi possibili" urla arrabbiato, tanto.
"Justin ascoltami, Luke mi ha portata a casa di mia cugina, devi venirmi a prendere"
"Perché dovrei?" Domanda.
"Justin Luke mi ha portata qui con la forza" dico evitando di dirgli il motivo.
"Non posso" dice, anzi credo proprio che mente.
"Perché?" Domando delusa.
"Ho da fare"
Entrambi restiamo in silenzio.
"Sono in questa casa da ventiquattro ore, ho attacchi di panico in continuazione ed incubi, in questa casa vedo sempre la figura di Dan spegnersi è un dolore, un vuoto al petto, come se qualcuno mi stesse trafiggendo con la spada, ho chiamato te perché pensavo che tu mi avresti capita ma evidentemente mi sbaglio" dico cercando di stare calma e non scoppiare in una scenata assurda.
"arrivo" dice staccando il telefono senza aspettare una risposta.
'fai presto Jus'
"Ellen, ho sentito la telefonata, mi spieghi cosa succede tra te e Justin? Sono così confusa" dice Clara massaggiandosi la fronte. Decido di dirle tutto.
"Siamo di nuovo migliori amici" dico evitando il suo sguardo.
"Cosa?" Domanda sconvolta.
"E non è tutto, ci siamo baciati tre volte.." Dico coprendomi gli occhi.
"Ellen accetto che tu voglia esserci amica ma baciarlo?" Domanda togliendo le mani dalla mia faccia.
"Lo so" dico sbuffando.
"Ellen starai male, sai come tratta le ragazze, si sta ripetendo di nuovo, il passato sta tornando nel presente, non voglio che tu stia male" dice sbuffando e rimproverandomi. Ha ragione.
"Lo so, noi siamo migliori amici, io sto con Damon ed è tutto okay, davvero." dico ed è la verità.
Io sto con Damon.
Sembra che più di dirlo a lei lo stia dicendo a me.
La porta si apre e a rientro Alissa.
Non ci voleva.
"Ellen, Clara cosa ci fate ancora sveglie?" Domanda squadrandoci.
"Non riusciamo a dormire" dice Clara sbadigliando e appoggiando la sua testa sulla mia spalla.
Mi sento più libera adesso che ho detto la verità a Clara.
Alissa ci guarda per un po' e poi si siede al nostro fianco accendendosi la tv.
L'ultima volta che avevo visto Alissa è stato sul l'ospedale, litigammo anche.
Litigammo perché lei voleva il posto di Ocena che Dan lasciò a me, nessuna donna è ammessa alle gare e quindi Oceana sarebbe stata la prima, sentendo ciò Alissa fece una scenata ed io lasciai lei vincere perché ero debole, stanca e delusa. Mi ero appena svegliata dal coma e avevo appena saputo di Dan, non mi andava di fare nulla ma lei il giorno dopo tornò all'ospedale dicendomi che Dan aveva lasciato per iscritto che il posto di oceana andava a me, disse che mi odiava perché mi trovavo sempre al primo posto, sia con Emily che con Dan.
"Ragazze se volete mettervi il pigiama si trovano nella mia camera" dice ma la evitiamo entrambe.
Non m'importa del pigiama io aspetto solo Justin.


Sono ore che aspetto come un'imbecille. Quando ormai mi sono convinta del fatto che Justin non sarebbe venuto, il campanello suona. Alissa si alza e ci guarda stranite. "Chi può mai essere alle dieci di sera?" Domanda raggiungendo la porta.
Appena la apre resta a fissare chiunque ci sia fuori la porta.
Ed ecco che entra Justin riportando subito lo sguardo su di me. "Ciao Alissa, non cambi mai indirizzo?" Domanda Justin non togliendo il suo sguardo da me. "Cosa ci fai qui?" Domanda Alissa preoccupata, perché?
Adesso l'unica cosa che voglio è andarmene da qui.
"Oh, sono venuto a prendere ciò che mi appartiene" dice Justin sorridendo e facendomi l'occhiolino tranquillizzandomi. Alissa sembra non capire.
"In questa casa non c'è nulla di tuo" ribatta confusa e arrabbiata.
"Se permetti" dice Justin avvicinandosi a me. "Andiamo baby?" Domanda. Annuisco alzandomi sia io che Clara. "No, non puoi farlo, Justin" dice Alissa pregandolo e mettendosi davanti alla porta.
"Alissa apri questa porta o giuro che con una chiamata non avrai nemmeno una casa" dice Justin severo. Alissa si sposta dalla porta e finalmente usciamo.
Finalmente respiro aria.
Finalmente fuori da questa casa.
Resto ferma a guardare il giardino.
"Tutto okay?" Domanda Justin. Lo guardo e scuoto la testa.
Si avvicina e mi abbraccia facendomi sentire maledettamente bene.
"Andiamo?" Domanda al mio orecchio facendomi sentire brividi per tutto il collo.
"Andiamo" dico raggiungendo l'auto.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora