#25

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Mi avvicino a lui e le asciugo le lacrime. "Non mi perderai" dico abbracciandolo. Lui ricambia il mio abbraccio più forte come se sarebbe bastato per tenermi al sicuro per sempre. Si stacca da me e sorride. "Ti voglio bene." Dice alzandosi. Prende la mia borsa la carica sulle sue spalle e apre la porta della camera. "Andiamo? Ti accompagno io." Dice sorridendo ed io annuisco. Scendiamo in cucina e si trovano ancora tutti lì. "Ehm.. Ellen loro dormiranno qui stasera" dice Taylor prendendo le chiavi della macchina sul tavolo. Okay, dormiranno tutti qui, devo solo cercare di stare lontana da Justin. "Justin mi raggiungi a scuola?" Domanda Taylor. Justin annuisce con un cenno della testa ed usciamo di casa io e Taylor. Raggiungiamo la ferrari di Taylor azzurra e saliamo a bordo. "Devo passare a prendere Clara" avviso Taylor che annuisce. Passiamo a prendere Clara che sale in auto senza spiccare parola. Raggiungiamo scuola e ci separiamo. Taylor va al suo gruppo e io e Clara raggiungiamo il retro della scuola. Caccio le sigarette dalla borsa e ne accendo una fumandola. "Clara cos'hai?" Domando curiosa e stupida dal suo silenzio. "Nulla, fa strano vedere tuo fratello un componente di una gang pericolosa" dice sbuffando non contandomela giusta. "Clara non pensarci." Dico rassicurandola. "Okay ma io e te dobbiamo festeggiare la vittoria di Oceana. Stasera a casa mia con vodka tanto tu dormi da me giusto?" Domanda ed io annuisco felice di trascorrere una serata tra amiche. "Ovvio" dico ridendo pensando all'ultima volta che ci eravamo ubriacate a casa sua e i suoi genitori non c'erano.


Flashback

Clara ormai è fuori di testa. Mi versa un bicchierino di vodka e me lo passa "questo è ad oceano e alla sua vittoria" dice buttando giù il suo bicchiere. Sorrido e lo faccio anche io. Riempie altri due bicchierini e me ne passa uno. "Questo è ad oceano che adesso si trova in discoteca e noi ci troviamo a casa" dico ridendo buttando giù il secondo bicchierino e lo fa anche Clara. Versa altri due bicchierini e me ne passa uno. "Questo è alla nostra potente amicizia" dice e buttiamo tutto giù ridendo. Posiamo la vodka ed iniziamo a ballare, cantare mentre Dan si trova in una discoteca qualsiasi.

Fine flashback.


È suonata la campanella. "Okay a stasera" dice ridendo ed entrando. Faccio un ultimo tiro di sigaretta e la spengo atterra.

Tum-tum

Il mio cuore. Manca due respiri. Tutto gira attorno a me. Cado atterra e:

Tum-tum

Altri due respiri mancano il mio cuore. Se andrò avanti così mi verrà un infarto. Tutto gira attorno a me. Non vedo quasi nulla, solo due gambe. Qualcuno mi alza e mi appoggia al muro. "Respira" una voce a me sconosciuta. "Fai come me, inspira, respira" la voce che a me sembrava sconosciuta mi è familiare ma ancora non capisco chi sia. Faccio come mi dice. Inspiro profondamente e inspiro.  Inspiro e respiro. Il mio respiro torna normale e anche la mia vista. Justin è a pochi centimetri dalle mie labbra. "Justin?" Domando. Vedo sollievo sulla sua faccia. "Stai bene?" Domanda cercando di essere freddo. "Bene" dico staccandomi da lui e sedendomi atterra visto che ho già perso la lezione. "Mi dici cos'hai o devo dire a Taylor che fumi?" Domanda sedendosi al mio fianco. Sbianco alle sue parole. "Tu non glielo dirai" dico girando verso di lui con aria di sfida. "Solo se mi dirai cos'hai" dice anche lui con occhi di sfida. "Una malattia" dico arrendendomi e appoggiando la testa al muro. "Dove?" Domanda. "Al cuore" dico secca e fredda. "In che senso al cuore?" Domanda e non riesco a capire le emozioni che fa trapassare attraverso la voce. "Non potrei fumare. Non potrei subire brutte notizie, non potrei avere incubi, non potrei avere attacchi di panico, non potrei subire dolore fisico e tante altre cose. Non fanno altro che peggiorare la mia situazione" dico sbuffando e girandomi verso di lui trovandolo paralizzato. "Quindi diciamo che anche io ti ho aiutata a peggiorare la tua malattia?" Domanda alzando entrambe le sopracciglia. "Inconsapevolmente" dico. "E adesso cosa stava succedendo?" Domanda. Questo ragazzo fa troppe domande. "Oh, nulla. Stavo avendo un infarto" dico alzandomi come se nulla fosse. "Nulla?" Domanda alzandosi anche lui. "Era ironico" dico scuotendo la testa. "Siccome abbiamo saltato la lezione pivella, ti va di venire con me?" Domanda. Mi giro verso di lui alzando un sopracciglio. "Uh sentiamo Justin, dove? A qualche parte per mettermi in ridicolo come pivella?" Domando ridendo ironica. "No. Vieni con me" dice facendomi il cenno di seguirlo.
Vado o non vado?
Vado o non vado?
Vado o non vado?
Infondo cos'ho da perdere.
Lo seguo e saliamo nella sua ferrari rossa. "Dove andiamo?" Domando allacciando la cintura. "In un posto" dice accelerando a massimo. "Che bello andiamo in un posto" dico sarcastica alzando le mani al cielo. Mi giro verso di lui e lo trovo a ridere. "Il 99% di ragazze che ho portato in macchina si preoccupavano della velocità e non dove stavamo andando" dice ridendo e scuotendo la testa. "Io sono il caso a parte del 1%" dico ridendo. "Mi sono sempre piaciute le cose diverse" dice puntando lo sguardo sulla strada e aumentando la velocità. Amo la velocità, è una delle tante cose che amo. Anzi la prima. "Arrivati" annuncia.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora