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Non ho visto Justin per tutta la giornata. Meglio così. Taylor ha detto che stasera non sarebbe venuto alla festa di Bonnie perché aveva da fare, ancora meglio. Ed eccomi qui, che mi ritrovo in macchina con Damon mentre andiamo. Mi sono messa un Jeans bianco ad alta vita, una maglia nera scollata dietro e tacchi neri(nella foto sopra). I capelli li ho tirati ad un lato e al trucco ho messo solo il rossetto e l'eye-liner. Damon ferma la macchina e scendiamo. Mi appoggia una mano sul fianco con fare protettivo ed entriamo nel locale che subito ci assale con la musica, odore di fumo e alcol. Raggiungiamo Bonnie. "Ehi Bonnie" dico salutandola con due baci sulle guance. Bonnie è una mia amica da tempo, ma non è un'amica alla quale direi tutto, diciamo un'amica un po' pettegola. Clara ha detto anch'essa che aveva da fare quindi non poteva venire alla festa. "Ti piace la festa?" Domanda speranzosa sapendo che io dico la verità. "Non male" dico sorridendole. Mi abbraccia e sussurra. "Questo tipo è un bel tipo" si stacca facendomi l'occhiolino e andandosene. Scoppio in una risata e Damon mi guarda stranito. Si avvicina e urla al mio orecchio. "Cosa ti ha detto?" "Che sei un bel tipo" urlo anch'io al suo orecchio facendolo ridere. Passa un cameriere e dal vassoio prendo un bicchiere di non so cosa buttandolo giù e Damon fa lo stesso. Damon non regge l'alcol e basta poco per farlo attivare. Capisco subito che è alcol perché mi brucia la gola. Damon mi trascina con lui nella pista e iniziamo a ballare inizialmente a distanza normale fino a quando Appoggia le sue mani sui miei fianchi attirandomi a se. Muovendosi a ritmo con il mio bacino. Okay, sta andando oltre. Cerco di staccarmi. "Rilassati" sussurra Damon al mio orecchio. Mi stacco e mi giro verso di lui. Sto per urlargli contro ma lui mi bacia a stampo rimanendomi shoccata. Si porta un bicchiere alla bocca e adesso penso che sia stata una brutta idea venire qui. Raggiungo il bancone e mi siedo sullo sgabello. "Ehi Ellen" mi giro e vedo Piero. È un ragazzo simpatico ed è proveniente da Roma, lo conosco perché facciamo alcuni corsi insieme a scuola e ci ha provato svariate volte arrendendosi finalmente, è un bel ragazzo alto, moro, occhi scuri, ma non fa per me.
'Chi è che fa per me?'
"Ehi Piero, lavori qui?" Domando ma vengo distratta da Justin che è seduto su un divano e su entrambe le sue gambe ci sono due bionde tinte di sicuro e quasi svestite. Mi sta salendo la nervatura, devo stare calma, Taylor aveva detto che non veniva, la mia serata si sta rovinando completatamente. "Sì lavoro qui da mesi ormai" dice ridendo. Justin è incoerente, dice a me che non mi comporto bene in tutto e poi non guarda se stesso. "E come ti trovi?" Dico non smettendo di guardare Justin mentre parlo con Piero. Prendo un bicchiere e butto giù del liquido e capisco subito che è tequila. "Bene" dice. Okay non resisto più a guardare quel coglione. Quando sto per distogliere lo sguardo da lui incontro i suoi occhi. Continua a parlare con una ragazza e contemporaneamente non distoglie il suo sguardo dal mio. Non dovrebbe importarmi di ciò che fa, quindi mi alzo e vado a ballare con Damon che è super ubriaco. Damon appoggia di nuovo le mani sui miei fianchi e muove il suo bacino contemporaneamente al mio. Gli occhi di Justin sono ancora puntati su di me e sembra che mi stia bruciando con lo sguardo. Evito e continuo a strusciarmi su Damon. Lo so, sono stronza ma non posso farci nulla. Ognuno ha la sua vita. Non vedo più Justin seduto e me lo ritrovo davanti che mi tira a lui lasciando Damon spiazzato e arrabbiato. "Ehi amico, ridammi ciò che è mio" dice Damon barcollando mentre la musica è finita. Justin continua a tenermi stretta a lui con una mano sul fianco. "E lei sarebbe tua?" Domanda Justin divertito. "Sì, è mia" dice Damon urlando e attirando l'attenzione di qualcuno. "Spiacenti ma ciò che è MIO non si tocca. Di tuo qui non vedo nulla nemmeno la suola delle sue scarpe" dice Justin indicandomi per poi voltarsi con me e uscire dal locale. Usciamo in silenzio. Io sarei sua?
Sta bene?
"Perché l'hai fatto?" Domando mentre Justin va avanti e indietro sul retro della discoteca. "Perché sentire che sei di qualcun altro mi irrita" dice continuando ad andare avanti e indietro. Cosa vorrebbe venire a dire? Non dovrebbe importargli
"E quindi?" Domando con un filo di voce che dubito abbia sentito.
"E quindi sei mia" dice fermandosi e guardandomi, io quindi sarei sua? Dio, ho così tanti dubbi e questo ragazzo non fa altro che peggiorarli. "Non puoi fare così" dico esasperata non sapendo cosa passa in quella testa di cazzo. "Lo so" dice avvicinandosi mentre io indietreggio. "Perché continui a scappare da me?" Domanda quando ormai non ho via di scampo. Sono andata a sbattere contro il muro. "Non è mia intenzione" dico mentre Justin mi intrappola mettendo le due mani sui miei fianchi. "No, tu scappi sempre Ellen, tua o non tua intenzione questa volta non lo farai, io non lo permetterò" dice con un filo di voce malinconico. "È inevitabile" dico anche io con un filo di voce. "Non questa volta" dice. Non riesco a non guardare le sue labbra e non desiderarle sulle mie. Lo faccio. Mi alzo sulle punta ed Elimino io stessa lo spazio che c'era tra noi. Un bacio lento e dolce. Allaccio le mani al suo collo e Justin mi tira su così e allaccio le gambe attorno alla sua vita senza mai staccarci. Come se avessimo bisogno l uno dell'altra. Fuoco. Il fuoco è ciò che si accende in me ogni volta che mi tocca, ogni volta che mi sfiora, ogni volta che mi guarda. Cosa mi sta succedendo?
Mi morde delicatamente il labbro e scende alla mia mascella baciandola le sue labbra toccano il mio collo, lasciando baci dolci e sensuali provocandomi brividi ovunque. Torna alla mia bocca, torturandomi il labbro inferiore.
Ma poi, sfortunatamente e malinconicamente si stacca. Rimango ancora nelle sue braccia ma e ancora intrappolata tra lui e il muro. Vorrei saltargli addosso e baciarlo fin quando mi manca il fiato ma non lo faccio. Forse è l'alcol. Sì, è decisamente l'alcol.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora