#31

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Taylor sbianca. Luke sembra shoccato Mason anche. Clara sembra non capire e Justin è impassibile. "Allora? Andiamo a casa?" Domando facendo finta di nulla. Elvis si è rivolto a me dicendomi che ci vedremo presto. Nessuno mi risponde. Mi alzo e vado verso la cassa. Pago il conto e raggiungo il tavolo. "Andiamo o vado da sola?" Domando alzando entrambe le sopracciglia. Justin si alza e mi fa cenno verso la porta. "Clara andiamo?" Domando. "No, Clara resta con Taylor, tu non vai a casa" dice calmo e impassibile. "No. Io non ci vengo di nuovo in quella casa. Fatevi una vita" dico cercando di stare calma. Prendo Clara con il braccio e cerco di andare fuori il più presto possibile lontana da Justin e da quei stronzi. "Ellen fermati" Taylor mi blocca con il polso. "Non puoi di nuovo farlo Taylor. Non puoi" urlo esasperata e delusa. "Ellen cerca di ragionare cazzo. Quel uomo è pericoloso" dice urlando. "A me non importa. Io non vengo con voi e basta" urlo dimenandomi dalla presa ma è troppo forte. "Tu vieni, okay?" Dice calmo. "Per favore" mi prega con gli occhi ma non ha capito nulla di me, nulla! "Ellen?" Una voce dietro di me. Mi giro e Damon in tutta la sua bellezza è dietro di me con la sua decappottabile. "Lasciami" le indico i miei polsi. Mi lascia ed io prendo Clara ed entro nella macchina di Damon. "Cosa fai?" La voce di Justin fa capolinea. "Damon parti, veloce" dico sapendo che Justin odia perdere anche ad un minimo gioco e di sicuro lui mi avrebbe di nuovo portata in quella casa. Damon parte veloce e mi spunta un sorriso, alla faccia di Justin.


Una volta lontani dal Mc, Damon rallenta. "Perché scappi da tuo fratello?" Domanda ridendo. Scuoto la testa "nulla d'importante". Mi giro verso Clara che non riesco a capire la sua reazione, sembra arrabbiata, confusa, delusa, impaurita. Damon ferma la macchina perché siamo arrivati a casa mia. "Grazie Damon. Mi chiami?" Domando. Annuisce facendo un sorriso e scendo con Clara. Apro la porta e per fortuna non c'è nessuno. "Ellen cosa voleva quell'uomo da te?" Domanda Clara con occhi lucidi. "Non lo so, Taylor pensa che possa farmi del male. È Elvis, colui che lottava con Justin per avere oceana ho firmato per Justin così lui si è incavolato e se la vuole prendere con Justin e Taylor" dico sbuffando. Mi accendo una sigaretta e Clara si siede sul divano paralizzata. "Non hai paura?" Domanda senza guardarmi. "No, se avrei paura sarei una codarda, e Dan non l'avrebbe permesso" dico. Lei si alza e sbuffa. "Devi smetterla tu e Dan. Okay? Non c'è più, è Morto Ellen, è morto e sembra che tu ancora te ne accorga, lui ormai è morto e tu devi fartene una ragione basta dire sempre che non puoi piangere perché lui non l'avrebbe permesso, basta dire altre cose perché se tu non riesci a dimenticarlo è colpa tua. È morto e nella tua mente ancora no!" Urla esasperata, resto paralizzata. Un rumore dietro di me di qualcosa che è caduto, i ragazzi sono arrivati ed hanno sentito, bene. Non mi muovo di un millimetro. La cenere cade dalla mia sigaretta consumandosi sola, i miei occhi non fanno movimenti. Le mie gambe sembrano cedere, il mio cuore è ferito gravemente. La mia migliore amica che mi dice queste cose e questo fa male. Tanto male. Oscillo tra il "ce la posso fare" e il "sto per  cedere". Faccio un lungo respiro per non permettere al mio cuore di farsi venire qualcosa proprio adesso e prima che accadesse mi dirigo verso la porta. Esco di casa correndo non sapendo dove. M'incammino verso il bosco e sento delle urla dietro di me. "Ellen fermati" ma non riesco a fermarmi. Le mie gambe vogliono andare sulla luna. Cado atterra priva di forze. Un rumore dietro di me e qualcuno con il fiato corto. Deve essere Luke. "Hai le gambe lunghe" cosa? Justin? Mi giro e vedo che è seduto al mio fianco, atterra. "Vattene" dico ancora arrabbiata con lui. "No" sbuffo. "Perché hai detto a Taylor di Stefan?" Domando girandomi verso di lui arrabbiata. "Perché stamattina non sei venuta a scuola e.." Rimane la frase a metà. "E?" Domando alzando un sopracciglio. "Okay, mi ero preoccupato, posso preoccuparmi per l'unica amica che ho?"domanda spiazzandomi. Resto stupita. È così brutto trattenere le lacrime. "Apriti con me." Aprirmi con lui è come dichiararmi morta. "Trattenere le lacrime è terribile. Ti brucia la gola, il naso, respiri male e non fai che dirti 'non qui' 'non adesso'". Dico scuotendo la testa cercando di trattenere le lacrime. "Sfogati, fai uscire tutte quelle lacrime che hai sempre trattenuto, fallo e ti sentirai meglio" dice speranzoso. "Non posso" dico scuotendo la testa. È così, non posso e il primo motivo è Dan ma il secondo sono io. Non posso permettermi di piangere e far cadere il muro che mi sono costruita in tanti anni. Nessuno sa nulla. "Perché?" Domanda. No, non posso. "C'è stata una guerra che mi ha cambiata ed è quella che non racconterò mai a nessuno" dico sicura di me. Non riesco nemmeno a raccontarlo a me stessa, figuriamoci a lui. "Allora" dice avvicinandosi a me. "Me la racconterai quando sarai pronta, okay?" Domanda. Alzo la testa e me lo ritrovo a pochi centimetri dal mio viso. "Okay" dico. Mi abbraccia e resto stupita. È come se fra le sue braccia io mi trovi a casa anche se non ci sono mai stata. Ricambio l'abbraccio annusando il suo odore. Fra menta, sudore e Justin. Si alza e mi porge la mano. La prendo e mi alzo anche io. Raggiungiamo casa ed entriamo. Taylor si alza e appena mi vede fa un sospiro di sollievo. Sbuffo e salgo le scale per andare nella mia stanza. Entro e mi sdraio sul letto. Non so come, mi addormento.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora