#75

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"Signorina si sente bene?" Una voce mi fa aprire gli occhi. Un ragazzo sui venti anni mi guarda preoccupato. Mi trovo atterra. "Cos'è successo?" Domando mentre mi alzo ancora un po' stordita. "È svenuta, adesso sta bene?" Domanda. Ho ricordato qualcosa che non ricordavo, perché pensavano che Dan avesse i documenti e perché pensavano che prima di Dan Emily avesse i documenti?
E soprattutto, chi era Ellen Hope Evans Steele? Quella non ero io, quel sorriso sicuro stampato sulla mia faccia, quella determinazione non è da me. È probabile che io ero del tutto un'altra persona?
Okay.. Sto delirando.
Aspetta...
Emily nel diario mi disse esplicitamente di avere i documenti ma non mi ha detto a chi li aveva consegnati. E se riuscissi a trovare i documenti sarei talmente potente da pretendere uno scambio con il corpo o ciò che ne rimane di Dan.
"Alla grande, siamo a Liverpool?" Domando aggiustandomi i capelli.
"Sì, siamo arrivati due ore fa e fortunatamente il treno non partirà ancora per altre tre ore esatte" dice sorridendomi. "Okay, grazie" dico scendendo dal treno e raggiungere casa del dottor Addox a piedi.
Una volta arrivata suono e una cameriera mi apre il cancello guidandomi direttamente nell'ufficio del dottore.
"Ellen!" Dice alzandosi preoccupato e abbracciandomi.
"Ti aspetto da ben due ore, Shally puoi andare" dice rivolgendosi alla cameriera.
"Vieni, accomodati" dice sedendosi dietro alla sua grande scrivania. Mi siedo sulla grande poltrona e cerco ancora di realizzare.
"Sembri sconvolta" dice.
Indovinato dottore, hai indovinato.
"Prima mi sono sentita male, il mio respiro era corto, poi la mia testa era come se stesse subendo una pericolosa trapanazione e in fine un ricordo, un ricordo è comparso magicamente nella mia mente dopo quell'insopportabile dolore, quindi ho tutte le ragioni per sembrare sconvolta" dico accendendomi una sigaretta.
"Interessante.. È possibile che tu stia riacquisendo memoria" dice sconvolto.
"Adesso è te che vedo sconvolto" dico facendo un sorriso come quello di Dan nel mio ricordo.
Dan non era così, non è mai stato così, il suo sorriso emanava paura, distruzione diversamente dal solito che emanava sincerità e protezione.
Riaccendo la sigaretta e porto un piede sulla sedia.
"Nel mio studio non si fuma" dice arrabbiato.
"Come fai a sapere che io non ricordo del tutto le cose?" Domando evitando le sue proteste sul fumo.
"Lo so e basta, non ti basta?" Domanda.
"No, non mi basta, assolutamente no! Vedi le mie difficoltà e continui? Sei sulla buona strada per farmi uscire pazza se è questo il tuo obbiettivo!" Urlo arrabbiata.
"Non voglio farti uscire pazza Ellen, voglio che la tua mente sia pronta e non alle mie stupide parole ma ai tuoi ricordi reali" dice calmo, come fa a restare sempre calmo?
Gli spaccherei tutto lo studio per poi incazzarmi ancora di più!
"Non mi servono le tue frasi filosofiche e non mi servono tranquillanti" urlo mentre lui si acciglia posando la penna.
"Non ti sto scrivendo tranquillanti" dice con un'imperfezione sulla voce.
"No, sta scrivendo una mail al mio medico di base per farmi prescrivere tranquillanti da lui, in realtà lo fa lui al tuo posto" dico sorridendo amaramente.
"Sei troppo intelligente Ellen per non essere ancora arrivata all'apice della situazione" dice sorridendo.
"Sono arrivata al punto o come dici tu 'all'apice' già da un bel po'" dico mentre il suo sorriso scompare.
"Cosa? Parli dei doc..-" lo blocco.
"Dei documenti? Del fatto che credevano che li possedesse Emily per poi credere che dopo la morte di mia sorella li possedesse Dan?" Domando sorridendo. "Adesso mi sto chiedendo..." Dico alzandomi e spegnendo la sigaretta su un quadro appeso al muro. "Fa schifo" sussurro al dottore che mi guarda sconvolto e scuotendo la testa. "Comunque, adesso mi sto chiedendo se quello di Dan non sia stato un omicidio e il suo corpo non si trova semplicemente per non far scoprire alle persone di averlo ammazzato facendo credere a me e chiunque altro che sia stato un incidente" dico tornando a sedermi.
"Credi o sai che sia stato un omicidio?" Domanda.
"Possedeva il potere, il potere di incastrare molti suoi nemici e una volta che i suoi nemici lo avevano costretto in tutti i modi per farsi consegnare i documenti, hanno capito che non esisteva modo" dico evitando la tempesta che sta nascendo in me ovvero quella di dare un urlo fortissimo in modo tale da far rompere tutti i vetri per poi piangere fino allo sfinire.
Cosa mi ha portata a questa conclusione?
Anche se Chiunque ci arriverebbe.
"Ellen stai arrivando ad una conclusione ma è una conclusione troppo affrettata" dice aggiustandosi gli occhiali da vista.
"Prendo decisioni affrettate perché non ho opinioni, non ho idee ma sono certa del fatto che tu sai qualcosa e che a me, non vuoi dirla" dico puntandogli un dito contro.
"Anche se possedessi qualcosa la userei nel migliore dei modi, non trovi?" Domanda sorridendo amaramente.
Stronzo.
"Tipo infiammare la mia mente in modo tale che io ricorda, ricorda ciò che la mia mente si rifiuta di ricordare?" Domando alzando un sopracciglio.
"Svia le regole della tua mente, se vuoi qualcosa non credi che valga la pena soffrire almeno un po'?" Domanda.
"Che razza di strizza cervelli sei? Credi che il mio cervello si vieti di ricordare per gioco? Me lo hai detto tu stesso che è stata una fortuna dimenticarlo e adesso mi stai dicendo di sforzarmi?!" Domando irritata.
"Sei troppo suscettibile Ellen, adesso ti spiazzo, E se Dan non aveva i documenti sul serio?" Domanda il dottore riflettendo e sorridendomi credendo di avermi spiazzata.
"E se Dan realmente non aveva i documenti, probabilmente io mi sono sbagliata e ho bisogno di tranquillizzanti ma soprattutto di sonniferi. Alla prossima" dico prendendo il mio giubbotto e uscendo.
Non ho potuto salutare né la signora Addox né il figlio visto che non c'erano.
Voglio Raggiungere la stazione e prendere il treno.
Questo dottore vuole spingermi a ricordare qualcosa in particolare, ma cosa?
Ritorno a casa dove mi aspetta il mio ragazzo..
Esco dallo studio e saluto Shally.
Un'altra volta.
Un'altra volta quel dolore insopportabile.
Mi fermo e mi siedo atterra prendendomi la testa fra le mani.
È così forte, come se un trapano mi stesse invadendo la testa per arrivare al cervello.
Sembra che è ancora agli sgoccioli e che qualcuno stia iniziando a fare un buco proprio al centro della mia testa.

Flashback

"Vattene Elvis o sarò costretto ad usare le maniere forti" un urlo dietro di noi. È Zach e ha anche lui una pistola puntata contro di lui.
"Guardatelo, Zach che mi punta una pistola quando prima era il primo ad appoggiarmi, anche in un omicidio, tranquillo lei ha fatto prima di te." Dice Elvis sorridendo e indicandomi.
Cosa?
Elvis e Zach?
"Prima non ero lucido della mia coscienza" urla Zach mentre Dan ride.
Le loro urla mi urtano il sistema nervoso.
"Smettetela!" Urlo arrabbiata.
"Voi due, andatevene!" Dico indicando Elvis e il suo amico.
"Se tu hai quei documenti" dice Elvis puntando il dito contro Zach.
"Ritieniti morto!" Dice per poi andarsene.
Zach li segue assicurandosi che se ne vanno mentre io poso la pistola e Dan mi guarda sorridendo orgogliosamente.
"Brava la mia piccola oceana" dice.
"Perché Elvis pensa che tu non possa avere i documenti?" Domando non capendo.
"Perché conosco Elvis da tanto tempo e sa quando dico la verità o una bugia" dice serio.
"E tu hai i documenti?" Domando mentre Dan si blocca serrando la mascella.
"Sai cosa sono i documenti?" Domanda arrabbiato.
"Non so di preciso cosa sono, so solo che sono utili per incastrare tutte le gang del mondo, il loro territori e soprattutto i loro sotterranei e si vocifera che ci sia qualcosa oltre a questo, si dice che è presente del denaro e qualcosa di ancora più prezioso" dico scuotendo la testa shoccata.
"Chi te l'ha detto?" Domanda arrabbiato.
"Dan non evitare la mia domanda iniziale, hai tu i documenti?" Domando speranzosa.
Spero che la sua risposta sia 'no'
Almeno per essere fuori da un problema, non voglio che Dan o Zach c'entrino qualcosa.
Che se la sbrighino le altre gang a noi questo non deve interessare.
So quando Dan mente e so quando dice la verità.
In caso mente, rimane la sua mascella serrata per un bel po' per poi avere un tic continuo alle dita delle mani per poi distogliere lo sguardo se mi mente, non riesce a guardarmi in faccia.
Quando non mente, non succede ciò.
"No" dice sbuffando.
Controllo la sua mascella, è okay.
Controllo le sue dita e sono anche loro okay.
Dan non mi ha mai mentita perché non ne ha ragione, di me si fida.
"Sai chi li possiede?" Domando senza staccare il mio sguardo dal suo.
Lui sembra spiazzato.
"No" dice spostando lo sguardo, serrando la mascella e tamburellando le dita sulla scrivania.
Dan sta mentendo, sa chi ha i documenti, mi sta mentendo per una stupida ragione che voglio sapere.
Pensavo fossimo due corpi con due menti perfettamente allineate, mi sbagliavo.

Fine flashback

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora