#60

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Justin si gira verso Luke e sbuffa.
"Elvis mi ha sparato" dice indicando la sua gamba.
"Cosa?!" Domanda Chaz alterato.
"È colpa mia!" Dice mettendosi le mani nei capelli e andando avanti e indietro.
"Chaz smettila, sei assillante. Ciò che è successo è successo" dice Justin urlando. È arrabbiato, molto ma infondo non ha detto nulla di me.
Sospiro silenziosamente e ringrazio Justin mentalmente.
"Questa Elvis non la passa liscia" dice Ryan arrabbiato.
"Com'è possibile? Spiegami cos'è successo e cosa c'entra adesso che Ellen sia qui" dice Taylor sgranando gli occhi.
Oh merda. Sbianco. Luke mi guarda e spalanca gli occhi capendo forse qualcosa di molto lontano.
"Ellen era già qui. Ho minacciato un ragazzo per farmi accompagnare e poi l'ho pagato per farlo tacere" dice Justin con una voce fredda.
L'ha fatto?
Mi giro verso di lui meravigliata mentre lui evita il mio sguardo.
Ha davvero detto ciò?
Un sorriso fa luce sulla mia faccia.
Ha davvero salvato me ed Oceana.
"Oh" dice Taylor senza parole.
"Io direi che adesso dovete andare, perché Justin deve riposare" dico alzandomi e spingendoli verso la porta mentre Ryan e Chaz raggiungono il piano di sopra.
Una volta che se ne sono andati sospiro.
Justin evita ancora il mio sguardo.
Vado di sopra, nella camera di Justin e gli prendo una coperta scendo nel salotto e glie la metto.
"Hai voglia di parlarne?" Domando.
"Vattene" quasi non riesco a credere alle sue parole. Resto shoccata.
"Ma.." Mi blocca prima che io possa parlare. "Vattene" ripete con la sua solita voce da freddo.
Annuisco senza aggiungere parola.
"Chaz" Justin lo richiama mentre lui è in cucina. Non me ne ero nemmeno accorta.
"Sì?" Domanda avvicinandosi a Justin.
"Accompagnala a casa" dice Justin indicandomi.
Chaz annuisce e prende le chiavi della macchina mentre usciamo.
Raggiungiamo la sua auto e saliamo.
"È successo qualcosa di grave fra voi due, vero? Qualcosa che Justin non ci ha detto su quello che è successo al capannone?" Domanda mentre guida.
"Sì" dico mettendomi la testa fra le mani. È colpa mia se adesso dovessi perderlo.
"Ellen, lui tiene a te più di quanto pensi. Lascialo riprendere e poi tornerà da te come ha sempre fatto" dice rassicurandomi.
"Chaz non posso, non possiamo avvicinarci per poi allontanarci sempre, so che è colpa mia ma.." Dico tirandomi i capelli all'indietro e sbuffando rumorosamente.
"Sai meglio di me com'è fatto, dagli tempo" dice guardando la strada.
"Credo di averla fatta grossa" dico sbuffando.
Ho paura, lo ammetto.

Ho una costante, maledetta paura di perderlo, di nuovo.

Chaz ferma l'auto fuori casa mia e si gira verso di me.

"Finite sempre per perdervi" dice scuotendo la testa.
"Ma infine, finite sempre per riprendervi" dice sorridendomi.
"Grazie Chaz, buonanotte" dico sorridendogli.
"Buonanotte" dice sorridendomi.
Scendo dall'auto e raggiungo la mia grande casa con dentro solo le cameriere.
Mio fratello è andato con gli altri ragazzi.
Mamma e papà sono in viaggio.
Ed io?
Sono in trappola, come se non riuscissi a mettere piede altrove,
Come se il ricordo di Dan mi trattenesse qui.
Entro e raggiungo la grande scalinata salendo e raggiungendo direttamente la mia camera.
Ho bisogno di parlare con qualcuno.
Luke? No, non voglio che lui nasconda altro a Justin per colpa mia.
Mason? Altrettanto.
Clara? La voglio fuori da tutto questo.
Ho deciso.
Faticosamente, domani andrò dal dottor Addox.
Mi butto sul letto dando un urlo di frustrazione.
Adesso avrei bisogno di Dan, come quando mi accarezzava i capelli e mi rassicurava che andava tutto bene.

Flashback

Sono andata a scuola ma non volevo andarci. Volevo andare con Dan da Zach e fare gare per giocare.
Zach dice che sono la più forte in campo, non so se lo dice così o perché è la verità.
Entro in classe e mi siedo all ultimo banco ovvero mio posto.
Metto la borsa sulla sedia vuota facendo finta che sia una mia amica e la maestra arriva in classe.
"Buongiorno" dice mentre noi ricambiamo il buongiorno.
"Oggi c'è un compito a sorpresa, è facile" dice mentre tutti sbuffano ed io batto le mani felice.
"Che hai da ridere? Sei una pivella" domanda Paolo nel banco davanti a me mentre mi butta le palline di carta.
"Smettila" dico evitando le lacrime, Dan mi urlerebbe.
La prof passa per i banchi e distribuisce la traccia del tema.
Lo leggo.
'parla del tuo compagno di banco'
Mi rattristo al momento.
Non ho mai avuto un compagno di banco, sono soprannominata come:
'La sorella di Emily la suicida'
Sbuffo e scrivo sul foglio.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora