#30

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Justin da un altro calcio a Stefan seguito da un cazzotto. Lo prende per il colletto della maglia e lo butta fuori dalla porta chiudendola dietro di lui. Si avvicina a me preoccupato e mi alza il viso in alto per guardarmi negli occhi. "Stai bene?" Domanda speranzoso. Scuoto la testa e lui sbuffa frustrato mettendosi le mani nei capelli andando avanti e indietro. "Voglio farmi una doccia" dico tremante. Lui si gira verso di me e annuisce. Mi aiuta ad alzarmi e mi porta al piano di sopra accompagnandomi nel bagno e uscendo. "Ti aspetto giu, okay?" Domanda ed io annuisco con la testa chiudendo la porta dietro di me. Mi guardo allo specchio ed ho un aspetto disastroso. Ho appena permesso a Justin di vedermi così? Ho appena mostrato a Justin la mia tristezza?Scuoto la testa ancora shoccata. Controllo i miei polsi che hanno dei lividi violacei. Cerco di non farci caso e Mi spoglio entrando nella vasca. Faccio scendere l'acqua fredda su di  me cercando e sperando che con l'acqua se ne vadano anche i miei problemi, i miei pensieri ma nulla. Esco asciugandomi e metto gli slip con la maglia di Dan sopra che mi arriva a metà coscia. Alzo i capelli in una maniera disordinata ed esco dal bagno. Fingo il mio più falso sorriso e Raggiungo la cucina dove trovo Justin intento a fare qualcosa. "Che fai?" Domando stranita.
"Cerco di fare una camomilla" dice senza girarsi. "Lascia faccio io" dico ridendo. Si gira verso di me e nota la mia maglia. "Bella" dice andandosi a sedere. Metto l'acqua sul fuoco e rido sapendo che Justin sa cucinare perfettamente ma non sa fare una camomilla. Mi siedo sulla sedia anche io e sbuffo. "Comunque la tua amica è crollata, era super sbronza" dice scuotendo la testa. "Lo so" dico ridendo. "Ehm... Dove hai preso questa maglia?" Domanda. Mi guardo la maglia, non ha nulla di particolare. È una maglia bianca, larga e lunga con sopra scritto 'sarà un amore che ti ucciderà' era una frase che Dan ripeteva sempre quando parlavamo d'amore. Diceva che quando io trovavo il vero amore, mi avrebbe distrutta. "Era di una persona per me importante" dico cercando di evitare l'argomento. "A me sembra di averla già vista.." Dice cercando di ricordarsi qualcosa non so cosa. Mi alzo e spengo la camomilla. "Credo che tu ora devi andare a casa" dico sorridendo. "Non ho nulla da fare" dice sicuro di se. "Beh, credo che troverai qualcosa da fare strada facendo." Dico accompagnandolo alla porta. "Okay" dice raggiungendo la porta. Mi appoggio allo stipite e mi faccio forza per dire la parola che non avrei mai detto a Justin. "Justin" lo richiamo prima che se ne vada. "Si?" Domanda girandosi. Faccio un respiro profondo. "Grazie" alla mia parola le spunta un sorriso sul volto andandosene. Entro in casa stupita dai suoi comportamenti. Mi sdraio sul divano e non so come, mi addormento.

Vengo svegliata da dei rumori. Apro gli occhi e mi accorgo che è il campanello della porta. Mi alzo e vado ad aprirla. Taylor, Mason, Justin e Luke sembrano piuttosto preoccupati. Sembra che tirano un sospiro di sollievo appena mi vedono. "Ellen perché non sei venuta a scuola, perché non rispondi al cellulare tuo, quello di Clara, quello di casa, ai mess..-" blocco Taylor prima che finisca di parlare. "Ma che ore sono?" Domando sbarrando gli occhi. "Le 12:30" dice Taylor tirando una sedia dietro e sedendosi. "Oh mio dio" dico mettendomi la testa fra le mani. "Buongiorno" alzo la testa e Clara fa presenza in cucina. "Buongiorno" dicono Taylor e Luke. "Ellen perché mi scoppia la testa e non ricordo come sono arrivata a casa?" Domanda Clara mentre si versa il caffè, oh no, Clara non sta mai zitta "Perché sei tornata a casa e ti sei ubriacata con Stefan Salvatore poi Ellen è tornata tu ti sei addormentata e lui ha cercato di violentarla" dice Taylor con voce severa. Sbarro gli occhi e guardo Justin. "Cosa?" Clara urla come una matta. Non riesco a parlare, come ha potuto Justin dirlo a Taylor? Guardo Justin che cerca di giustificarsi con gli occhi. "Davvero Ellen?" Domanda Clara girandosi verso di me. Non rispondo, continuo a fissare Justin. "Ellen?" Mi richiama Clara. "Si, ma non pensiamoci" mento, mento spudoratamente. Sembra che mi fa più male quello che Justin ha detto a Taylor che ieri sera. "Allora, preparatevi andiamo al MC" dice Taylor sapendo quanto amo andare al Mc. Sbuffo tirando Clara con me e saliamo le scale raggiungendo la sua stanza. "Ellen davvero, scusa, io...io non l'avrei mai permesso" dice Clara con occhi lucidi. "Non preoccuparti Clara, alla fine è arrivato Justin" dico rassicurandola. "Davvero? Cioè Justin ti ha salvata da un aggressione?" Domanda stupita. Non è la prima volta che mi salva. "Eh si" dico forzando un sorriso "non posso crederci"dice scuotendo la testa. "Okay, vestiamoci" dico prendendo un jeans bianco con una maglia grigia e il giubbotto, scarpe e borsa nera. Lascio i capelli lisci con una collana. Metto telefono e varie cose nella borsa per poi scendere in cucina. "Andiamo?" Domanda Taylor. Annuisco avvicinandomi a Clara per allontanarmi da Luke pronto di sicuro a parlarmi.



Arriviamo al Mc con due macchine diverse: io, Justin e Clara in una macchina e Taylor, Mason e Luke nell'altra. Scendiamo ed entriamo. Justin fa un cenno con la mano e un ragazzo/cameriere raggiunge il nostro tavolo, figo io devo fare ore di fila. Siamo seduti: io, Clara e Taylor e difronte a noi Justin, Luke e Mason. "Justin" dice il ragazzo facendo un cenno E Justin ricambia facendo anche lui il cenno. Il ragazzo, biondo si gira verso di me e mi squadra da quel che può guardare. Mi fa un sorriso e domanda "ordinate qualcosa?" "No guarda, ti siamo venuti a trovare" dice Justin ironico. "Un panino kebab e patatine con una birra" dico sbuffando dalla sua presenza, mi irrita. Una volta preso tutti gli ordini il ragazzo, se ne va. "Allora, come vanno le cose?" Domanda Taylor. Lo guardo torva. "L'ultima volta che ci siamo visti è stato ieri sera" dico alzando un sopracciglio "lo so ma tu mi devi ancora spiegazioni su ciò che hai fatto con Eros" dice divertito. "Speraci" dico seria. "Domani è sabato" dice Luke all'improvviso. Mi affogo con la mia stessa saliva e mi giro verso Luke. "Hope, devo parlarti, vieni?" Domanda alzandosi. Mi alzo lanciando una brutta occhiata a Justin e seguo Luke verso l'uscita. Una volta fuori inizio ad urlare. "Che intenzioni hai?" "Calmati, volevo solo attirare la tua attenzione per parlarti. Okay, ho sbagliato ma a me fa male vedere che ce l'hai con me, capisci? Siamo cresciuti insieme e vi reputo la mia famiglia, non ho una famiglia e in caso dovrei perdere te per una sciocchezza non lo permetterei" dice mettendomi le mani sulle spalle. "Per una sciocchezza? Luke ti rendi conto? Mi hai nasconde questo, cos'altro mi nascondi?" Domando in preda al panico per le mie stesse urla. "Non posso Hope, riguarda il passato e noi ci troviamo al presente" dice secco mettendosi le mani nei capelli. "No Luke, si tratta di verità" dico sbuffando. In uno scatto mi ritrovo tra le sue braccia, stretta. "Non sei pronta ma sei come una sorella per me, quindi se non mi perdoni io lo accetto." Dice al mio orecchio. Mi è mancato Luke. Tanto. Come potrei allontanarmi da lui? "Okay, ti perdono" dico sbuffando. "Okay, lo accet... Aspetta cosa?" Domanda guardandomi incredulo. "Non lo ripeto, adesso andiamo che ho fame" dico entrando con un sorriso nascosto. Ci sediamo ai nostri posti e mangiamo le ordinazioni che erano già arrivate.


"La mia pancia sta per scoppiare" dico ridendo e mantenendomi la pancia per il grande panino che ho appena finito. "Anche al mia" dice Luke ridendo. "Volete una mano a farle scoppiare?" Una voce. Giro il capo ed Elvis è difronte a noi. "No grazie, io direi più di far scoppiare la tua testa visto che è vuota" dico ovvia. Oh no... Quanto odio quando dico ciò che penso. Justin mi pesta il piede. "Ahia" dico saltando. "Sarcastica la signorina" dice Elvis ridendo. "Vattene" la voce di Justin dura e impassibile, il suo volto privo di emozioni e la sua mascella tesa. Non è un bene. "Nessuno mi da ordini." Dice Elvis duro e impassibile anch'esso. "Sicuro? Già ti ho battuto una volta. Se ti batto anche questa sei spacciato" dice Justin facendo un sorriso pieno di odio. "Me ne vado perché lo voglio io, non perché me lo hai detto tu." Dice si gira verso di me e mi sorride. "A presto" dice per poi andarsene.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora