#46

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Ieri, quando sono tornata a casa mamma quasi non credeva alle mie prole. Non era molto d'accordo sul fatto che Justin mi accompagnasse ma non le ho dato scelta: 'o Justin o niente'. Alla fine delle lezioni io e Justin ci metteremo in viaggio per andare dal medico. Mi torturo le mani sperando che l'ultima ora non suonasse più ma ecco la campanella puntuale come l'orologio a mezzanotte di cenerentola. Esco dalla classe con la cartella che mi pesa un casino sperando che Justin abbia dimenticato di andare dal medico perché non è venuto a scuola. "Ellen, vengo a casa tua?" Domanda Clara mentre usciamo dalla scuola. "Devo andare dal medico" dico sbuffando e portandomi la mano sulla fronte. "Dal medico?" Domanda guardandomi shoccata. "Sì, dal medico" dico ridacchiando per la sua reazione. "È da tempo che abbiamo perso le speranze, vengo anche io" dice sorridendo. "Ehm... Vado con Justin" dico facendola bloccare, facendo bloccare il suo sorriso e i suoi piedi.
"Perché vai con Justin?" Domanda guardandomi terrorizzata.
"Perché adesso è mio amico" dico evitando la parola 'migliore'.
"Io sono la tua migliore amica" dice mettendo il finto broncio.
"Lo sei sempre stata, ti faccio sapere" dico baciandole la guancia e allontanandomi.
Raggiungo il cancello ed eccolo lì.
Justin appoggiato all'auto con un jeans strappato, una maglia viola che gli dona tanto e suoi capelli come sempre spettinati. Raggiungo Justin e gli do un piccolo bacio sulla guancia. Ed ecco che passa Damon. Succede Tutto a me. "Ellen devo parlarti" dice Damon avvicinandosi. Cosa vuole? "Dobbiamo andare" dice Justin intromettendosi. "Okay" dico seguendo Damon mentre si allontana dalla macchina.
"Ellen, non ne posso più" dice prendendomi il viso tra le mani. "Non ne puoi più di cosa?" Domando guardandolo stranita.
"Voglio che tu sia mia, voglio che tu sia la mia ragazza" dice a pochi centimetri dalle mie labbra.
Cosa?
Già?
A mamma farebbe piacere e a me?
Posso provarci.
Non devo pensare a Justin, lui è il mio migliore amico.
"Okay. Proviamo questa strana relazione" dico ridendo. Damon non se lo fa ripetere nemmeno la seconda volta che già mi ha baciata. Un bacio lento per niente come quello di Justin. Mi stacco e gli sorrido. "Dove vai con lui?" Domanda indicando Justin che non smette di guadarci. "Voglio che tu ti fida di me, ci sentiamo stasera" dico lasciandogli un bacio sulla guancia e allontanandomi. Raggiungo Justin e salgo in macchina. Sale anche lui e mette in moto. Ha la mascella serrata, non è un segno positivo.
"Perché vi siete baciati?" Domanda tenendo stretto il manubrio mentre guida. "Mi ha chiesto di essere la sua ragazza" dico con un nodo in gola. Non so perché ma non intravedo in Justin felicità per me ma intravedo un filo di tristezza.
"Adesso suppongo che stiate insieme" dice continuando ad avere la mascella serrata e una mano stretta al manubrio mentre con l'altra cambia le marce e girovaga per il mio sedile.
"Già... E come va con Katy?" Domando. Katy è la ragazza che alla festa stava seduta sulle gambe di Justin. Quella ragazza tinta bionda e che si è rifatta il seno. La odio ma non so il perché.
"Cosa c'entra Katy? Io Katy me la scopo solo" dice serio.
Davvero sta dicendo?
"Solo?  Quindi sarebbe poco scopartela?" Domando delusa, molto.
"A te non deve interessarti chi mi scopo e chi no" dice severo tenendo il suo sguardo sulla strada.
"Quindi a te non deve interessarti di Damon" dico delusa ma non lo do a notare.
"Non mi sono mai interessato minimamente" dice facendo una girata brusca. Stronzo. Mi ha ferita gravemente nell'interno dello stomaco con le sue parole.
Apro la borsa e caccio il mio diario appoggiandolo sulle gambe. Prendo le cuffie e le metto nelle orecchie per evitare Justin e per uscire mentalmente dalla terra.


Caro diario,
Sono stanca, quante volte l'ho detto?
Tante.
Sospetto della morte di Emily.
Immagini sfocate dell'incidente mi sono tornate in mente.
Riguardo alla morte di Emily credo che ci sia anche Elvis in mezzo, non lo so ma ho questo brutto presentimento riguardo ai documenti mentre riguardo a quel giorno non ho detto a Luke e Mason di nulla. Ho paura.
Ho paura di ricordare qualcosa di sgradevole riguardo a quel giorno.
La mia paura è immensa quanto il mio odio verso me stessa.
Odio me stessa per non essere perfetta.
Odio me stessa per essere così codarda.
Odio me stessa perché sono già stanca quando dovrei lottare.
Odio me stessa perché non sono una buona figlia.
Odio me stessa perché non sono una buona sorella.
Odio me stessa perché non sono una buona amica.
Odio me stessa e credo di non poterci fare nulla fin quando la colpa sarà solamente mia.
Sembra che il camminando camminando per la mia via stia seguendo un percorso ben progettato.
Sembra che io stia seguendo il mio futuro progettato su una lista.

-diventare medico per papà

-nascondere la vera identità di oceana.

-stare con Damon

-essere fedele a me stessa

-non dimenticare Dan

È un po' tipo a 'faccio della mia vita delle cose previste e non impreviste' e pure Justin non era previsto.
-tua Ellen.



Chiudo il diario e lo metto nella borsa ma non togliendomi le cuffie dalle orecchie. Appoggio la testa al finestrino e penso a quando venivo qui con Dan. Mi sento togliere una cuffia e mi giro verso Justin che ha fermato la macchina. Non me ne ero nemmeno accorta. "Cosa vuoi?" Domando più acida del solito.
"Sei pronta?" Domanda. Lo guardo strana.
"Siamo distanti dal medico di dieci minuti" dico gesticolando con la mano.
"Lo so ma io ti ho chiesto se sei pronta, se tu mi dici che non sei pronta torniamo indietro. Posso farlo" dice guardandomi negli occhi e spegnendo tutta la mia acidità.
Sono pronta?
Non lo so.
Ho paura ma non lo so.
"Sarai al mio fianco?" Domando speranzosa.
"Sì" dice abbozzando un sorriso di conforto.
"Con te al mio fianco non ho paura di nulla" dico e sul suo viso noto un sorriso.
"Allora andiamo da questo medico e mostriamogli quanto è forte il tuo cuore" dice appoggiando la mano sulla mia coscia e stringendola. Sorrido timidamente.
Adesso sono pronta.

Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora