Indovinate dove mi trovo?
Sul tetto, con le coperte e i pop-corn e con Justin al mio fianco e anche sul terrazzo. Figo eh? A me sembra strano ma bello. Stiamo guardando la luna da un'ora e nessuno dei due parla, non è un silenzio imbarazzante, altrettanto, è un silenzio pieno di parole. L'idea di guardare la luna e le stelle è stata di Justin, dicendo di dimenticare per una sola sera chi siamo in realtà e io quasi piangevo, era sempre un'idea di Dan. "Sai, mi è sempre interessata la luna, soprattutto quella piena" dice lui guardando la luna come un bambino guarda un nuovo giocattolo. Anche Dan amava la luna piena. "Posso farti una domanda?" Dice girandosi verso di me e guardandomi negli occhi. Ingoio un groppo e lo guardo annuendo. "Chi era quel ragazzo di quando eri ubriaca?" Domanda senza nessuna via di mezzo, dritto al punto. "Passato" dico guardando un punto indefinito ma non verso di lui. "Se è passato perché si trova nel tuo presente?" Domanda mettendo in bocca alcuni pop corn. "Perché le persone hanno abitudine di andare e tornare nella vita di una persona, e soprattutto sono capaci di vendicarsi" dico cercando di mantenermi. "È Paolo vero? Il tuo ex ragazzo che mi hai parlato" dice schietto, come se non abbia dubbi. Annuisco con la testa e lui sembra sospirare. "e da te cosa vuole?" Domanda. Da me? Vuole solo torturarmi per vedermi soffrire. "Nulla. Non ho nulla che le interessi" dico sbuffando e mettendomi dei pop-corn in bocca. "Io credo che voglia te" dice mettendo anche lui dei pop-corn in bocca. "E cosa se ne farebbe di una rompiscatole come me?" Dico alzando un sopracciglio e guardandolo. "A volte gli ex ragazzi sono molto possessivi quando vedono che la sua ex ragazza si stia per fare una vita, finalmente" dice sdraiandosi anche lui al mio fianco. Guardiamo entrambi in una direzione:
-la luna.
"Sarebbe bello" dico sotto voce. Sarebbe bello riuscire a farmi una vita. 'Sarebbe'.
"Cosa?" Domanda girandosi verso di me e mettendosi su un fianco e guardandomi. "Che io stia per farmi una vita, finalmente" dico sospirando e guardandolo. Non siamo mai stati così vicini. "Cos'è che ti affligge? Sei sempre così allegra" dice sospirando. È questo il problema, non leggere i miei sorrisi ma i miei occhi. "Justin l'apparenza inganna" dico distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
"I tuoi occhi, quel giorno del ponte, erano diversi non trasmettevano quella cosa che trasmetti tu" dice lui cercando di trovare le giuste parole. "Ovvero?" Dico cercando di capire cosa mi sta dicendo.
"Tu hai sempre trasmesso la sicurezza per te e per gli altri, quel menefreghismo, quella follia e.. E tu non avevi gli occhi di cui io conosco, non erano tra il voglio farlo e non voglio farlo ma erano decisi sul voglio farlo. Erano diversi, come se stavi lottando contro la voglia di piangere e non farlo, nemmeno una lacrima, nemmeno una dai tuoi occhi ne era uscita, restai stupito, non ho incontrato mai ragazze come te e leggere gli occhi io? Cioè guardiamoci, io sono Justin Drew Bieber e un po' restai stupito e i tuoi occhi erano così quando hai avuto l'attacco di panico, Dio erano peggio di quello che pensavo, dolore, c'era molto dolore nei tuoi occhi, oscurità, sembrava che l'oscurità si sia impossessata di te e sembrava che tu quasi ti ritrovavi a combattere contro i tuoi demoni, è una cosa da pazzi ma non riesco a non pensarci" dice schioccato dalle sue stesse parole, questo non è lo stesso Justin e ne sono certa. Rimango senza parole, non riesco a dire nulla, nulla. Forse perché sono stupita o forse non me lo aspettavo. Guardo l'ora e sono le 12:00. "Sotto le coperte è tardi." Dice severo come un padre. Mi metto sotto le coperte e mi rannicchio nel mio angolo, pensando alle sue parole. È possibile che Justin non sia Justin? Sono così confusa che cado in un sonno profondo.Mi sveglio di sopraffatto e noto Justin che dorme. Mi avvicino al bordo della casa, mi affaccio e noto che l'altezza è davvero alta, da quando tempo che mancavo qui. "Ellen" sento chiamarmi, mi giro pensando che Justin si sia svegliato e noto Dan...
"D-Dan?" Domando stupita. Sto sognando? Se sto sognando è un sogno strano, non l'ho mai sognato Dan, solo la sua voce che non dimenticherò mai. I miei occhi si riempiono di lacrime che non escono. "Non farlo" dice avvicinandosi. Chiudo gli occhi cercando di non farlo e ci riesco. "brava la mia bambina" dice sorridendo. "Quando smetterai di mancarmi?" Domando piena di dolore. "Oh, Ellen." Dice ferito ma poi si riprende come se non avrebbe tempo. "Ellen guardami!" Dice severo. "D-Dan per favore fammi capire come hai fatto a-a morire" dico con i singhiozzi. Ho detto questa parola? L'ho detta?
"Chi ti ha detto che io sono morto?" Domanda avvicinandosi ancora di più. "È-è impossibile Dan, tu, io" dico confusa non ricordando nulla così da non poterlo giudicare. "Ellen ascoltami, io ti faccio solo aprire gli occhi. Sei abbastanza grande e forte da capire, non lasciarti ingannare e soprattutto fidati di Justin" dice dandomi un bacio sulla fronte. "L-lo conosci?" Domando trattenendo le lacrime. "Ellen, ti voglio bene" dice scomparendo. "Dan" "Dan" "Dan non andare" "ti prego""Ellen, svegliati!" La voce di Justin fa capolinea nella mia testa.
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Amore che ti uccide✝||Justin Bieber||
FanfictionEllen Hope Evans Steele ragazza bionda con occhi azzurri e fisico mozzafiato. Appena diventa sedicenne scopre tante cose ma andando avanti ne scoprirà ancora altre più gravi. Ellen è una ragazza testarda e per questo quando mancava di rispetto a Jus...