Da quel giorno è passato circa un mese. Shady sta benissimo e la bimba cresce ogni giorno di più.
Il mio pancino inzia a vedersi maggiormente e Riccardo non fa altro che baciarlo. Ogni sera gli appoggia la mano e parla con il piccolo. Cosa che mi fa sorridere ogni volta.
Qualche giorno fa è stato il mio compleanno ed è stata una semplice festicciola tra amici organizzata da Riccardo.
Adesso lo sto aspettando in salotto perché dobbiamo andare in clinica per scoprire il sesso del bambino.
Siamo agitati da questa mattina e abbiamo battibeccato mezz'ora per quale nome scegliere ma... ovviamente non siamo arrivati a una conclusione decisiva.
"Riccardo, muoviti!" Urlo dal piano inferiore e lo vedo scendere le scale velocemente. "Altrimenti facciamo tardi!" Continuo urlando e incrocio le braccia al petto, muovendo nervosamente il piede avanti e indietro.
Lui mi guarda prima di legarsi le scarpe e mettere il cappotto. "Cazzo, sei peggio di una donna" Piagnucolo e afferro le chiavi di casa, uscendo fuori.
"Non dire parolacce, altrimenti la creatura ti sente" Ridacchia e io alzo gli occhi al cielo per la sua stupidità.
"Che ci posso fare se ha un papà scemo?" Rispondo ed entro in macchina prima di accendere il riscaldamento.
"Hai dimenticato l'aggettivo più importante..." Dice guardandomi con un sorrisino beffardo sul viso e mette in moto l'auto.
"E quale sarebbe?" Domando girandomi su un fianco per guardarlo.
"'Uno scemo molto ma molto figo'" Si vanta e io alzo gli occhi al cielo.
"La convinzione è una brutta bestia, Marcuzzo" Lo provoco facendogli l'occhiolino.
"Non credevo pensassi questo su di me" Scherza.
"Ti sorprendo?" Gli chiedo sorridendo leggermente.
"Ogni giorno di più, Carta" Mormora e appoggia una mano sulla mia coscia.
Io sorrido prima di mettere la mia mano sopra la sua e incastrare le nostre dita."Allora... signora Marcuzzo, come si sente?" Chiede la dottoressa iniziando a mettere un po' di gel sulla mia pancia.
"Abbastanza bene" Mormoro e l'ansia prende il sopravvento su di me.
Afferro la mano del mio Riko, e la stringo leggermente.
Il battito del cuore aumenta e deglutisco forte prima di girarmi verso l'uomo accanto a me. Passa una mano fra i suoi capelli e si porta il ciuffo indietro prima di appoggiare il braccio sul lettino. "Allora, signori Marcuzzo... volete scoprire il sesso di questo fagottino?" Domanda la dottoressa guardando il monitor di fronte a lei.
"Si" Rispondiamo insieme io e Riccardo con la voce piena di felicità.
"Dunque... è una bellissima femminuccia" Escalma sorridente.Oh mio Dio.
Porto una mano alla bocca e guardo Riccardo. "Una piccola Paper" Esclama e si avvicina a me, lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Si, amore" Sento gli occhi pizzicare e non posso far altro che guardare in alto per non fare uscire le lacrime.
"Volete sentire il battito cardiaco?" Chiede la dottoressa e io annuisco.'Tum... tum... tum...'
Il mio cuore sembra poter seguire il suo e le mie orecchie sentono solo questo suono. Una lacrima riga la mia guancia e le dita di Riccardo tremano leggermente. Sposto lo sguardo sul suo viso e i suoi occhi azzurri sono pieni di lacrime. Chiude in un pugno la mano e la porta su di esso, prima di asciugarsi le lacrime.
Il suo sguardo si incrocia con il mio e tutto quello che fa è chinarsi verso di me e baciarmi. "È la cosa più bella che io abbia mai sentito" Mormora e incrocia le nostre dita.
"Ha il tuo stesso nasino" Sorride indicando il monitor e io lo seguo, guardando mia figlia.
"Può rivestirsi" Escalma la dottoressa e afferro un tovagliolo prima di passarlo sulla mia pancia per togliere il gel. "Dunque... vostra figlia sta benissimo. Direi di rivederci tra un mesetto. Se ci sono problemi di qualsiasi genere non esitate a chiamarmi" Ci informa la dottoressa e ci stringe la mano ad entrambi, gentilmente.
"Va bene, grazie mille" Mormoro e la saluto prima di uscire fuori dalla clinica.
Riccardo incrocia le nostre mani prima di circondare il mio collo con il suo braccio. "Quindi avrò un'altra donna nella mia vita" Mormora lasciandomi un bacio sulle labbra.
"Sei contento?" Chiedo stringendolo.
"Da matti. Tu ti rendi conto?! Avrò una piccola Paper che mi chiamerà papà!" Urla euforico e mi si riempe il cuore di gioia vederlo così felice.
"Semplicemente... ti amo" Mormoro a bassa voce e lo tiro verso di me. "Ti amo... ti amo... tantissimo" Sussurro e il suo profumo mi invade le narici. La sua sciarpa solletica il mio naso e lui mi stringe forte, prima di lasciarmi un bacio nell'incavo del collo.
"Ti amo anche io, piccola paperella" Sorride e mi attacco al suo braccio come un koala, incamminandoci verso l'auto.
"Ti va di andare al centro commerciale?" Propone. "Così compriamo qualcosa per la piccola..." Continua.
"È un'ottima idea" Escalmo quando entro in macchina e strofino le mani sulle mie gambe per il troppo freddo.
Riccardo accende la radio e iniziamo a cantare a squarciagola fino a quando non arriviamo a destinazione."Io direi di entrare lì dentro!" Alzo la voce tirando il ragazzo dagli occhi color mare, verso un negozio per neonati.
"Non affaticarti molto, Fede" Mormora e io annuisco prima di salutare la commessa e iniziare a sbirciare fra gli scaffali.
"Guarda Fede" Sorride Riccardo e fra le mani ha un paio di scarpine rosa. "Queste mi piacciono un sacco"
"Anche a me" Le accarezzo dolcemente. "Prendiamole" Propongo e lui annuisce. "Anche questa..." Continuo prendendo una piccola maglietta rosa e bianca. "Guarda quant'è carina questa camicina" Escalmo entusiasta e lui annuisce prendendola fra le mani."E sono centonovantanove euro e cinquanta centesimi" Ci informa la commessa iniziando a piegare tutti gli indumenti della piccolina.
Riccardo spalanca gli occhi prima di guardarmi e passare la carta di credito alla donna.
Non riferisce parola e io faccio spallucce, con un sorrisino stampato sul viso.
Inserisce il codice e dopo pochi minuti afferriamo le buste prima di uscire dal punto vendita.
"Hai scelto i vestiti più cari di tutto il negozio" Sbuffa non appena mettiamo piede fuori.
"Forse" Faccio spallucce, ridendo. "Sono cose essenziali per la piccola principessa" Gli spiego.
"Non lo metto in dubbio" Esclama e io rido.
"Eddai amore, non arrabbiarti..." Sfioro la sua guancia con il mio naso e lui alza gli occhi al cielo.
"Non sono arrabbiato" Mente e un piccolo sorrisino si fa spazio sulle sue labbra.
"Allora me lo dai un bacino piccolino piccolino?" Chiedo con voce tenera e sbatto ripetutamente gli occhi.
"Vieni qua, nana" Sorride e mi tira fra le sue braccia. Mi alzo sulle punte prima di unire le nostre labbra. I suoi capelli mi solleticano il viso e incrocio le braccia sul suo collo, approfondendo il bacio.
"Non chiamarmi mai più nana, altrimenti ti castro!" Puntualizzo e gli punto l'indice, facendolo ridere.
"Va bene, nana" Mi provoca facendomi la linguaccia e mi lascia un bacio a stampo. "Sai che ti amo."Una femminuccia!!😍😍
Che ne dite? Vi piace? Scusate se il capitolo non è arrivato ieri sera ma avevo troppo sonno e non sono riuscita a completarlo.😪🌙
Fatemi sapere cosa ne pensate!💘🌠
Vi mando un bacio a tutte e buona serata💓
-Roberta🌙🌑
STAI LEGGENDO
Dopotutto - Federica e Riccardo
FanfictionFederica Carta. Riccardo Marcuzzo. Due cantanti appena usciti dalla scuola più famosa d'Italia, 'Amici'. Una storia d'amore complicata in casetta, decideranno di continuarla anche fuori o molleranno tutto? #10 IN FAN FICTION 16/08/2017 #9 IN FAN...