104. Coccole non meritate

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Pov's Federica

Mi stringo attorno all'accappatoio e lancio uno sguardo a Sophie, guardandola dormire dolcemente. Mi dirigo alla porta e la apro piano prima di ritrovarmi un uomo in giacca e cravatta con diversi fogli tra le mani.
Quando mi vede, la sua bocca si spalanca e il suo respiro si blocca. Continua a fissarmi e io distolgo lo sguardo per il troppo imbarazzo.
"Doveva dirmi qualcosa?" Chiedo appoggiando una mano sul bordo della porta.
"Io-beh..." Balbetta e tossisce nervosamente. "Volevo avvisarla che a causa della bufera di neve, non potrete uscire da qui per le prossime tre ore" Mi spiega e io sbuffo. "Non potrete neanche cenare..."
"Non c'è un altro modo per scendere a mangiare qualcosa?" Chiedo e incrocio le mie gambe.
"No, mi dispiace. Se vuole però posso portarle qualcosa io" Si offre.
"Si, sarebbe fant-" Rispondo ma vengo interrotta dalla voce cupa e fredda di Riccardo.
"No, grazie. Rimarremo a digiuno per tutta la serata" Dice al posto mio e l'uomo lo guarda con un cipiglio sul viso.
L'accappatoio bianco stringe dolcemente il suo corpo muscoloso, i capelli bagnati gli ricadono sulla fronte e le sue mani sono strettamente salde in due pugni. "Carino da parte sua preoccuparsi, ma stia tranquillo."
"Ma la signora-" Inizia a dire, preoccupato e vedo Riccardo avvicinarsi prima di stringere i miei fianchi.
"Non si preoccupi della signora, ci ho già pensato io a saziarla, ma in un altro modo però..." Risponde maliziosamente e io spalanco gli occhi per la sua risposta.
"Io-umh..." Farfuglia e sono imbarazzata dalla situazione che si è appena creata.
"Ha ancora qualcosa da dire?" Domanda e appoggia il mento sulla mia spalla, aspettando una risposta da parte dell'uomo di fronte a lui.
"Nulla da dire" Risponde alzando le braccia in segno di resa. "Meglio che vada via..."
"Ecco infatti, l'ha capito" Ridacchia nervosamente Riccardo.
"Buona serata e spero passerete una notte serena" Ci augura e io sorrido ringraziandolo.
"Selvaggia, più che altro" Risponde mio marito.
"Riccardo!" Lo rimprovero colpendogli lo stomaco con il gomito.
"Ops, mi è scappato!" Risponde facendo un sorrisino e appoggia entrambe le mani sulle sue labbra. "Bye bye" Escalma e agita la mano con un sorrisino beffardo sul viso. L'uomo, sorpreso dalle parole appena sentite e dal gesto visto, si gira, iniziando ad allontanarsi.
"Ma cosa diavolo ti salta in mente?!" Chiedo alzando la voce, quando chiudo la porta dietro di me.
"Ho fatto quello che ritenevo giusto" Risponde facendo spallucce.
"Bastava dirglielo con calma, non come hai fatto tu" Lo correggo.
"No, Federica! Quel porco maniaco ci stava esplicitamente provando con te e la tua presentazione attuale non ha sicuramente migliorato la situazione" Ribatte indicando il mio corpo quasi mezzo nudo, coperto solo dall'accappatoio.
"Cretino" Alzo gli occhi al cielo e mi siedo sul letto, facendo attenzione a non svegliare Sophie.
"È esattamente quello che penso, sono realista" Risponde piano.
"Era tanto carino e ingenuo" Lo provoco sapendo già la reazione alle parole appena pronunciate.
"Vai da lui allora!" Risponde e la sua voce è dura. "E nel mentre fate la doccia insieme" Risponde facendo uno sguardo serio, ma fallisce miseramente, poiché un sorrisino appare poco dopo sulle sue bellissime labbra.
"Mmmh, devo pensarci" Mormoro appoggiando l'indice sul mio mento.
"Magari riesce a farti urlare più di me" Mi fa l'occhiolino e io scuoto la testa.
"Nessuno sarà in grado di farmi urlare più di te" Rispondo sensulamente e appoggio una mano sul suo sedere.
"Dovresti provarlo" Fa spallucce. "Io andrò con la segretaria" Continua a provocarmi e io sbuffo prima di alzarmi.
"Cosa aspetti ad andarci?" Chiedo e mi dirigo verso il bagno.
"Vado, infatti..." Mormora e mi segue, facendomi ridacchiare leggermente. Mi raggiunge velocemente e mi spinge contro il muro freddo, facendomi aderire la schiena con quest'ultimo. Sussulto immediatemente e sento il suo fiato che soffia nel mio collo.
"Attenzione a come parli, Marcuzzo" Lo avviso, puntadogli l'indice sul petto, allontanandolo leggermente. "Se sbagli, ti taglio le palle e ci gioco a ping pong con il signore di prima." Puntualizzo e lui fa una smorfia.
"Non ne saresti capace"
"Vuoi vedere come lo faccio?" Chiedo a denti stretti, e le nostre labbra si sfiorano piano.
"Ripeto... non ne saresti capace" Mi sfida e io alzo la gamba, colpendo il suo gioiellino con il ginocchio. Lo sento imprecare sottovoce e si piega in due dal dolore.
"Dicevi, Marcuzzo?" Chiedo sfiorandole con le unghie una parte del petto non coperta dall'accappatoio e lui mi guarda.
"Cazzo" Sospira e le sue mani sono poggiate sulla parte dolorante. I suoi occhi sono scuri e un sorriso soddisfatto appare sulle mie labbra.
"Ora dimenticati di me, delle mie urla, del sesso, di tutto!" Puntualizzo, mettendo le cose in chiaro.
La sua bocca si spalanca e mi guarda con occhi completamente sconvolti.
"Spero tu non sia seria..." Mormora e io scuoto la testa.
"Mai stata così seria." Rispondo facendo spallucce. "Astinenza per tre mesi!"
"Sono certo che non riuscirai a farlo neanche te!" Esclama alzando le spalle.
"Io ci riesco sempre!" Lo correggo e mi dirigo verso il bagno, chiudendo la porta a chiave dietro di me.
"Dopo questo, devi seriamente aver paura di me" Gli sento dire dall'altra parte. "Fai attenzione a cosa dici e a come ti muovi" Mi minaccia ma nel suo tono di voce posso sentire un pizzico di dolcezza.
"Io non ho paura di nulla, Marcuzzo" Gli ricordo e lo sento ridacchiare.
Mi vesto velocemente, indossando la tuta e lego i miei lunghi capelli in una coda alta.
Indosso le pantofole con l'unicorno e apro la porta, sbirciando sia a destra che a sinistra se c'è Riko, pronto a farmi spaventare.
"Tranquilla, sono sul letto!" Urla dalla stanza accanto, leggendomi nella mente e io rido, prima di girare l'angolo e vederlo disteso sul letto con gli occhi verso il soffitto. "Avevi paura che ti acchiappassi?" Domanda alzando un sopracciglio.
"Assolutamente no" Mento e rido sotto i baffi, prima di appoggiare le ginocchia sul materasso.
"Non ci credo"
"Peggio per te" Rispondo di rimando e mi stendo accanto a Sohie, prima di accarezzare dolcemente i suoi capelli.
"Per me niente coccole?" Chiede facendo il labbruccio e io lo guardo.
"Non le meriti." Ribatto facendogli la linguaccia.
"Allora vado dalla segretaria a farmi coccolare" Mi dice ridendo e io alzo gli occhi al cielo per la sua stupidità. Mi giro al lato opposto, dandogli le spalle e sorrido leggermente prima di chiudere gli occhi. Lo sento spostarsi e la sua mano si poggia dolcemente sul mio fianco, stringendolo piano con le dita. Si china sul mio viso prima di schioccarmi un piccolo bacio sulla guancia. "Buonanotte, amore mio." Mormora e io sospiro.
"Buonanotte, coglione."

SONO TORNATA! *rullo di tamburi*😂🎵
Scusate se non ho aggiornato ma ieri sera sono tornata un po' più tardi e già alle dieci dormivo.😥
Sto perdendo tutte le forze, sono veramente esausta.🙄
Apparte questo... sono contentissima perché sabato vedrò Riccardo, e ancora non realizzo tutto ciò. Mi sembra un sogno.😍😭
Voi come state?🎈
Mi mancate tantissimissimooo😭
Vi mando un grande bacio e al prossimo aggiornamento.🔐❤
-Roberta🌌🗻

Dopotutto - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora