86. Sei irritante ma non smetto di amarti

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Pov's Federica

Alcuni raggi del sole entrano dal vetro della finestra e quando apro gli occhi, li stropiccio, prima di stiracchiarmi e appoggiare il viso sul lenzuolo. Lo annuso e ha il suo profumo delicato. Chiudo gli occhi e mi sembra di averlo al mio fianco. Stanotte non ho assolutamente chiuso occhio, sapendo che lui non era al mio fianco, ma al piano di sotto, mi faceva diventare il cuore piccolo e nero.
Caccio via la coperta e indosso la mia felpa, scendendo al piano inferiore.
Sbircio sul divano che è completamente occupato da Riccardo e fra le sue braccia tiene saldamente ferma la piccola Sophie.
La scena dinanzi a me, mi fa sorridere e mi avvicino alle persone più importanti della mia vita, prima di coprirle.
Con le dita sfioro dolcemente alcune ciocche di capelli di Riccardo e gli lascio un bacio sulla fronte prima di fare la stessa cosa con Sophie.
Mi dirigo verso la cucina e inizio a preparare il caffè, canticchiando qualche canzone.
Dopo un'ora circa, decido di cucinare qualcosa per il pranzo e mi metto all'opera.
Dei passi lenti iniziano a sentirsi dietro di me e mi giro di scatto, prima di trovare la figura di Riccardo, con gli occhi ancora chiusi e i capelli spettinati. "Ehi" Mormora a voce bassa e io mi perdo a guardarlo in tutta la sua bellezza.
"E-ehi" Balbetto ed è davvero molto difficile avere questo comportamento quando vorresti semplicemente lasciargli un bacio sulle labbra e dirgli 'buongiorno amore mio'.
"Hai dormito bene?" Chiede riempiendo la sua tazzina con il caffè.
"Abbastanza" Mento. "Tu?"
"Insomma... il divano non è comodo quanto il nostro letto" Ridacchia nervosamente e si gratta la nuca, sottolineando la parola 'nostro'.
"Non è stata colpa mia se sei finito sul divano, l'hai voluto te" Faccio spallucce e lui annuisce.
"Già" Dice bevendo un sorso del suo caffè. "Ancora arrabbiata?" Chiede e il suo sguardo si addolcisce.
"Si" Rispondo velocemente.
"Scusami" Dice e incrocia le braccia al petto.
"La solita banalissima parola che ripeti ogni fottutissima volta che litighiamo e che sono stanca di sentirti dire!" Sbotto velocemente.
Sento un'ondata di calore che pervade il mio corpo e gli occhi mi pizzicano leggermente.
"Cosa dovrei dirti?" Chiede.
"A questo devi pensarci tu" Mormoro a voce bassa. "Non capisci il male che mi fai, Riccardo" Continuo e la voce mi trema leggermente. Vedo i suoi occhi diventare scuri e li socchiude prima di sospirare forte. "Sono stanca dei tuoi cambiamenti del cazzo. Anche io sono nella tua stessa situazione, ma non crollo. Non posso permettermi di farlo, sarebbe la fine" Sputo.
"Io non sono come te" Dice velocemente. "Siamo diversi"
"Ma questo non significa che non ti capisco. Anzi... forse lo faccio più di chiunque altro" Gli dico sinceramente.
"No, non lo fai più. Questa non è la donna che ho sposato e con cui ho fatto una figlia" Dice e sentirle dire queste cose, fa davvero male.
"Neanche tu sei l'uomo che eri prima" Ribatto. "Sapevo sarebbe stato difficile affrontare una nuova vita insieme... ma non pensavo così tanto" Mormoro e i miei occhi si riempono di lacrime.
Chiudo gli occhi e una di esse, attraversa il mio viso, scivolando lungo la guancia. "È stato tutto uno sbaglio!" Dico e la mia voce si spezza da un singhiozzo.
Tiro su con il naso prima di sfrecciare nell'altra stanza. "Federica!" Lo sento chiamarmi e lo ignoro completamente andando verso il bagno.
Chiudo la porta dietro di me prima di appoggiare la testa su di essa e scivolare sul pavimento.
Delle lacrime salate e continue iniziano a scendere lungo il viso, bagnandolo. Mi sento terribilmente debole e vuota allo stesso tempo.
"Fede, ti prego!" Sento urlare Riccardo dall'altra parte della porta e mi guardo allo specchio.
"Vai via! Ti odio quando fai così, te lo giuro!" Alzo la voce per farmi sentire.
Cerca di aprire la porta muovendo la maniglia velocemente, ma fallisce. "So che ho fatto una cazzata ma non puoi fare così" Dice.
"Certo che posso farlo" Sputo.
"Apri questa porta e ne parliamo con calma... l'importante è che ti tranquillizzi un po'"
"Non voglio parlarne. Vai da Sophie e non farti vedere per le prossime tre ore" Lo avverto dall'altra parte. Lo sento sbuffare e dopo pochi secondi non lo sento più parlare, segno che è andato via.
Asciugo le lacrime con la mia felpa e giro la chiave prima di aprire lentamente la porta. Esco con passi lenti e inzio a percorrere il corridoio. D'improvviso il mio polso viene circondato da una mano. Quella mano. Mi tira verso di lui e mi attacca al suo corpo muscoloso e duro. Il suo viso finisce a pochi centimetri dal mio. Sento il suo fiato soffiare sulle mie labbra e i suoi occhi sono più scuri del solito. "Non mi arrendo così facilmente, dovresti saperlo." Stringe i denti e io sposto lo sguardo su un punto dietro di lui, per evitare di guardarlo.
"Lasciami andare" Mormoro a voce bassa e sento le sue dita sfiorare le mie, le incrocia e io le guardo. Il suo pollice sfiora dolcemente il dorso della mia mano e i suoi occhi sono incrociati ai miei e mi sento morire.
Le sue labbra sono rosse e non fa altro che torturarle con i denti. Vorrei tanto baciarle e passo la lingua fra le mie nell'attesa di assaporare di nuovo le sue, dopo quasi due giorni che non lo faccio.
"Non lo farò mai" Mormora. "Sei così fottutamente irritante quando ti incazzi ma non smetto di amarti un solo secondo della mia vita" Sussurra e il mio cuore inzia a battere velocemente facendomi mancare il respiro. "Scusami"

Woooooo, buonasera belle mie🙊❣
Come state? Io sono esausta e ho male alla pancia (penso seriamente di aver esagerato con i cioccolatini🙄) ma comunque sia... sono riuscita a scrivere questo capitolo, anche se è un po' breve. Perdonatemi.😥
Spero vi piaccia lo stesso!☂
Secondo voi cosa farà la nostra Fede? Perdonerà Riko?😏 Fatemelo sapere nei commenti, mi raccomando🎀
Vi mando un grande bacio e ci risentiamo al prossimo aggiornamento🐥
Baci baci❤
-Roberta💘💙

Dopotutto - Federica e Riccardo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora