Biondo
Quando arrivai a casa, ieri, trovai un calore inaspettato da parte della mia famiglia, credevo fossero tutti arrabbiati con me invece non lo erano, o meglio lo erano ma non iniziarono ad urlarmi contro per quello che avevo fatto. Quella che mi stupì di più fu mia madre che mi disse di raccontarle il mio punto di vista su quella situazione e io le spiegai passo passo cosa successe quella sera. Lei fu comprensibile e mi credette anche perché sapeva che non ero in grado di mentirle. Mia sorella mi disse 3.000 volte che avrei dovuto fare più attenzione, ma anche lei mi consolò per essere stato sospeso. Mio padre anche fu molto comprensivo e non mi fece per niente sentire in colpa o peggio di come sto adesso.Il giorno dopo era la vigilia di Natale e come ogni anno la passai con i miei amici, i ragazzi della wave. Cercai di allontanare subito il pensiero della sospensione per passare una giornata tranquilla. Passammo la giornata a giocare a basket, lo facevamo sempre e poteva sembrare una cosa troppo semplice per passare la vigilia, ma in fondo in queste feste l'importante e passarle bene no? E non ci sarebbe stato modo migliore di passare quella giornata. Liberai la mente per un giorno staccandomi da quella che da un mese prima era diventata la mia vita. Come se avessi cancellato quello che era successo un mese prima, per quel giorno dimenticai Amici, dimenticai la sospensione, dimenticai tutti i brani che dovevo studiare e dimenticai tutti i miei compagni, tranne Emma. Lei mi rimase in testa perché ci eravamo lasciati con una litigata e mi era dispiaciuto andarmene senza risolvere questa discussione. Ci avevo pensato molto prima di partire per tornare a casa e volevo dirle che avevo reagito così solo per la tensione, solo perché il giorno dopo avrei scoperto cosa sarebbe successo, solo per la paura di quel provvedimento e volevo anche porgerle le mie scuse. Ci pensai molto di prima di arrivare a questa conclusione, la mattina ero ancora molto arrabbiato con lei perché non avrebbe e dovuto tirare fuori una cagata così solo il giorno prima di quell'importante provvedimento, ma in quell'ora passata a fissare il soffitto e pensando a tutto il mio percorso fino a lì, capii che la cagata l'avevo fatta io comportandomi in quel modo.
Emanuele, il mio amico, non fu certo d'aiuto, quando mi chiese "Bio ma tu sei tanto amico con quella Emma? L'avevo vista alla festa no? È una figa da paura! Non è fidanzata vero?" Lo evitai e andai avanti a giocare senza dargli retta, non volevo parlare di lei. Emanuele insistette "Ehi mi ascolti??" A quel punto risposi per farlo stare zitto "Non voglio parlare di niente che c'entri con Amici ok?" Lui annuì e continuò a giocare rubandomi la palla in quel mio momento di distrazione.
Emma
Mi ritrovavo davanti alla porta di casa mia, avrei voluto che i miei genitori venissero in areoporto ad aspettarmi, ma non potevano così arrivai a casa da sola, fu molto deprimente fare quel viaggio in taxi dall'aeroporto a casa mia avrei di certo preferito che mi venissero a prendere.Cercai le chiavi e aprii la porta, non vedevo l'ora di rivedere la mia famiglia e soprattutto mio fratello. Entrai in casa chiamandoli e arrivò subito mio fratello correndo. Lo abbracciai come se non lo vedevo da un anno, mi era mancato così tanto. È più piccolo di me solo di due anni, ma per me è come se fosse più piccolo di 5 anni, mi sentivo come una seconda mamma per lui. Da quando eravamo piccoli ero sempre stata io ad occuparmi di lui quando nostra madre era a lavorare quindi ho sempre avuto questo senso protettivo verso di lui. In questi giorni che non ci sono stata ho sempre avuto paura che lui si ficcasse in qualche guaio, volevo avere la situazione sotto controllo ma da così lontano non potevo sapere cosa faceva ogni singolo secondo e mi dava molto fastidio.
Subito dopo arrivarono i miei genitori, anche loro mi erano mancati tanto. Ci sedemmo tutti al tavolo e loro iniziarono a bombardarmi di domande. Risposi con pazienza, senza neanche accorgermene erano già le 4 del pomeriggio e non avevo neanche pranzato. Mia mamma mi preparò subito un piatto di pasta, mi erano mancati anche i piatti di mia madre, non è che all'hotel si mangiava male ma non era neanche comparabile ai piatti di mia mamma.
La sera andai in un pub vicino casa mia con tutti i miei amici, anche loro mi erano mancati un sacco, mi fecero tutti tantissimi complimenti per essere entrata ad Amici. Ballai con loro per tutta la sera e mi dimenticai di tutti i miei problemi.
Dopo qualche ora vidi in lontananza Keanu, era lì anche lui. Probabilmente era appena arrivato perché non lo avevo visto prima. Mi fece uno strano effetto vederlo, non lo vedevo solo da pochi giorni, ma il nostro rapporto in quei pochi giorni era cambiato così tanto. Mi passò un brivido per tutto il corpo e anche se in quel locale faceva un caldo da crepare iniziai a sentire freddo. Lui non mi aveva ancora vista, ne approfittai e presi la mia migliore amica per un braccio portandola in bagno. Lei sembrava smarrita non capiva cosa stavo facendo. "Perché c'è anche lui?" domandai agitata "Lui chi?" mi chiese spaesata forse perché non capiva di chi stavo parlando o forse perché aveva bevuto troppo. "Keanu, c'è Keanu!" Gridai, forse troppo forte perché la mia amica fece un salto dallo spavento. "È arrivato?" Mi chiese sorpresa "credevo non venisse è già l'una" continuò guardando l'orologio, a quanto pare gli avevano detto i miei amici di venire. Continuai a fissare la mia amica con una faccia interrogativa e lei mi spiegò "lo abbiamo chiamato noi oggi pomeriggio quando ci hai detto che saresti venuta stasera, volevamo farti una sorpresa!" Esclamò, lei non sapeva che in questo ultimo periodo le cose fra me e il mio fidanzato non andavano più tanto bene, nessuno lo sapeva solo io e lui.
Non volevo parlare con lui. Lo so, stavo rimandano ancora una volta questo incontro, ma quello non era ne il posto ne il momento giusto per parlarle. Per me era una cosa nuova questa situazione, avevo già avuto una crisi con il mio ragazzo, ma questa era diversa, l'ultima volta avevamo litigato faccia a faccia, questa volta invece non c'era stata una vera e propria litigata semplicemente non ci sentivamo più come se non fossimo fidanzati e io non sapevo cosa dirgli, non sapevo come comportarmi. Cosa potevo dire? Ciao Keanu perché non mi hai più chiamato? Dovevo trovare le cose giuste da dirgli era una situazione strana, di certo non potevo chiedergli perché non mi aveva più chiamato, così sfacciatamente.
Spiegai velocemente alla mia amica cos'era, o meglio non era, successo con il mio ragazzo e le chiesi di coprirmi per andare via prima che mi vedesse. Uscii dal locale in fretta cercando di non farmi vedere da lui che per fortuna era girato di spalle seduto al bancone dei drink. Ringraziai velocemente la mia migliore amica e ma avviai verso casa.
Buonasera!
Manca poco alla semifinale e io sono troppo in ansia spero solo che Emma arrivi in finale, se lo merita!
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Alone
FanfictionEmma è una ragazza maltese che voleva solo realizzare il suo sogno di diventare una cantante partecipando al programma Amici, ma questa esperienza le stravolse completamente la vita...