Sei forte

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Emma
Niente. Non sentivo più niente in quel bagno, avevo per la testa solo i miei pensieri che mi facevano allontanare da tutto il resto. Tutto quello che sentivo erano i miei singhiozzi e le lacrime che mi rigavano il viso. Di sicuro mi sentivo meglio di prima, mi sentivo più libera, mi ero sfogata e stavo meglio, ma quella rabbia e quello stress mi erano rimasti, più che triste ero arrabbiata. Era passato un sacco di tempo da quando Luca se ne era andato ma non riuscivo a fermare le lacrime che continuavano a scendere.

"Emmí" alzai di scatto la testa, potevo riconoscere quella voce fra mille, mi alzai e asciugai le lacrime che avevo sul viso. Aprii la porta del bagno e mi buttai fra le sue braccia, Simone prese ad accarezzarmi i capelli. C'eravamo solo noi due, con lui mi sentivo al sicuro iniziai a rilassarmi pian piano, chiusi gli occhi e rimasi appoggiata alla sua spalla non vedevo l'ora di uscire da quella scuola e stare con lui da sola lontano dalle telecamere e da tutti gli altri. Se quella scena fosse andata in onda mi avrebbe creato ulteriori problemi di quanti ne avevo già, ma in quel momento era l'ultimo dei miei problemi.

Biondo
La sera tornai in hotel solo con Emma, durante tutto il tragitto ci fu un silenzio tombale fra noi. Lei continuava a fissare il pavimento tenendo salada la mia mano e camminando a passo lento. Mi dispiaceva troppo vederla così, mi faceva male sentivo in qualche modo quello che sentiva lei. Credevo di averla tirata su il giorno prima, ma a quanto pare non era così.

Arrivammo in hotel "Ci vediamo dopo amore" dissi lasciandole un leggero bacio sulle labbra, lei annuì ed entrò in camera. Io entrai nella mia di camera e trovai i miei due compagni già dentro, non dissi una parola e mi buttai sul letto a fissare il soffitto. Sapevo che il mio comportamento non era del tutto normale ma non potevo farci niente se c'è qualcosa che mi turba lo faccio vedere e quella sera anche se non era successo niente direttamente a me mi sentivo male. Mentre fissavo il soffitto Luca ed Irama fissavano me, non ero nel mood giusto, per questo continuai a stare zitto senza degnarli di uno sguardo. La mia mente stava viaggiando andava da un pensiero all'altro. Partivo dal fatto che mi sentivo completamente inutile essendo che la sera prima avevo creduto di aver fatto tornare Emma serena e felice, mentre in realtà tutto quello che avevo fatto era stato farle staccare la spina per una sera e il giorno dopo era tornata come prima. Poi i miei pensieri si spostarono sul fatto che era stranissimo quello che stavo passando, mai mi era successo di sentirmi così male per un'altra persona, mi sentivo come in colpa quando in fondo io non avevo fatto niente di male. Da una parte in quel momento mi sentivo fortunato di provare un sentimento così forte da farmi stare male se la mia ragazza stava male, ma dall'altro lato egoisticamente avrei voluto tornare il ragazzo anaffettivo di qualche mese prima. Ero freddo, non a caso mi facevo chiamare Sex Simbol freddo, non provavo alcun tipo di sentimento o almeno provavo dei sentimenti ma non così forti.

Cenai con lo sguardo fisso su Emma, non stava toccando cibo e teneva perennemente lo sguardo basso sul piatto. Lei era la ragazza più fragile che avessi mai conosciuto ma era proprio quella la sua forza era anche per quello che mi ero innamorato di lei. Dopo cena mi fece cenno di andare da lei, il suo sguardo era stanco.

Appena la mia ragazza chiuse la porta della sua camera si rifugiò fra le mie braccia "Sono stufa" pronunciò sbuffando. La avvolsi con le mie braccia "Emma devi solo superare questo periodo poi sarai al serale e da lì sarà tutta una figata. Lo sai che c'è un altro mood al serale, il palco più grande, il pubblico più grande i duetti con gli ospiti" avrei voluto continuare ad elencare le innumerevoli cose che ci sarebbero state al serale ma fui interrotto da Emma "Basta" si staccò da me guardandomi negli occhi "Io non so neanche più se ci arriverò e sinceramente non so neanche se ci voglio arrivare" mi urlò quelle parole con tutta la rabbia che aveva dentro, si vedeva che stava trattenendo una rabbia pazzesca. "Emma cosa stai dicendo? Tu sei qui per questo" non capivo più cosa stava dicendo o cosa le stava succedendo "Mi sento distrutta mentalmente" disse con un filo di voce. "No, non dire così" le presi il viso fra le mani e le lasciai un bacio sulle labbra "Sei forte" lei appoggiò la sua fronte alla mia "Tira fuori il testo di Eppure sentire che lo ripassiamo insieme" mi staccai da lei e vidi che pian piano si fece spazio sul suo viso un lieve sorriso "What?" Mi chiese ed io non esitai a rispondere "Domani è possibile che ti chiedano la comparata quindi ripassiamolo"
Emma non fece altre domande e tirò fuori i fogli con il testo della canzone sedendosi sul letto, io feci lo stesso mettendomi davanti a lei "Cantala" la incitai e lei iniziò ad intonare la canzone. Mi fece uno strano effetto, sia perché stava cantando in italiano e sia perché sembrava che mi stesse dedicando quella canzone. Mi soffermai sulle parole della canzone che stava intonando la mia ragazza, era un testo veramente profondo e sentirlo cantare da lei mi arrivava ancora di più. "Sei meravigliosa" dissi quando finì di cantare, finalmente vidi sul suo volto un sorriso meraviglioso e per un attimo mi sentii molto meglio anche io.


Hola!
Ci ho pensato tanto e alla fine sono arrivata ad una conclusione. Andrò avanti a scrivere capitoli solo fino all'eliminazione di Emma sia per il fatto che a breve inizierà la scuola (e non avrò molto tempo per scrivere) e sia perché ho paura che poi la storia diventi troppo pesante. Quindi "Alone" si chiuderà con l'eliminazione di Emma, ma se dopo mi verranno altre idee e avrò voglia di fare altri capitoli inizierò un'altra storia separata da questa in cui parlerò dei Biemma fuori da Amici.

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