Insieme

957 49 0
                                    

Biondo
Mi svegliai con la mente libera, avevo preso alla lettera il consiglio di Luca e stavo cercando di non pensare ad Emma andando avanti per la mia strada eppure per quanto ci provassi ogni volta che la vedevo non potevo non pensare a lei. A colazione arrivò fra gli ultimi e quando scese le scale per me fu inevitabile guardarla, continuavo a tenere lo sguardo fisso su di lei mentre si avvicinava al tavolo. Sembrava che non avesse dormito per niente, aveva gli occhi gonfi e si muoveva molto lentamente come se non avesse le forze, non l'avevo mai vista così sembrava che stesse veramente male e non avrebbe potuto partecipare alle lezioni in quello stato. Inoltre notai che per colazione non prese quello che prendeva di solito ma solo un mezzo bicchiere di succo, se già non stava bene fare così poca colazione non aiutava. Dopo aver bevuto il succo si alzò e andò fuori dall'hotel, non so cosa le stava succedendo, ma era chiaro che aveva bisogno di un po' d'aria fresca. Forse era tutto dovuto a quella stupida pausa, potevo immaginare come la stava vivendo lei vista la sua fragilità, sapevo che tutto questo non le faceva bene, ma avrebbe dovuto ascoltarmi senza prendere decisioni affrettate, questa era solo una conseguenza di quella stupida pausa. Capivo benissimo che in un contesto come quello non ci si poteva permettere alcuna distrazione, ma ormai stare insieme era diventata un'abitudine, una cosa quotidiana che se interrompi ti fa solo stare male, forse pensandoci bene non bisognava proprio mettersi insieme dall'inizio e aspettare la fine del programma, ma ormai era fatta e non si poteva tornare indietro. La sala si stava svuotando, ma io decisi di rimanere ad aspettare Emma, volevo vedere come stava. Non c'era ormai più nessuno ed Emma non era ancora rientrata, andai verso i divanetti vicino all'uscita e dopo qualche minuto finalmente entrò, teneva lo sguardo basso e non ero neanche sicuro che mi avesse notato. Mi passò davanti, ma si capiva che non stava bene, camminava lentamente. Non sopportavo più questa situazione, misi da parte l'orgoglio e le corsi dietro. Afferrai il suo polso e la feci girare verso di me "Che hai?" Adesso che era più vicina riuscivo anche a vedere che aveva gli occhi tutti rossi, rimase un po' a guardarmi, come se non sapesse cosa dire o fare. "Niente" anche la sua voce era debole. In quel momento me ne fregai di tutto e anche se non avrebbe voluto quel mattino la pausa che ci eravamo presi sarebbe finita. "Emma io non so te ma non ce la faccio più. Non funziona anzi direi che è anche peggio di prima, non ci fa bene stare lontani e lo sai, quindi smettiamola con sta cosa perché veramente non ha senso" La guardai negli occhi dopo quelle parole e mi sembrava passata una vita dall'ultima volta che avevamo parlato invece era solo passato un giorno, mi era mancata come l'aria e in più quel mood che avevo quando ero con lei se ne era completamente andato lasciando spazio solo al nervosismo, era come se mancasse una parte di me.

Emma
Quello che mi aveva detto Simone era tutto quello che avrei voluto dire io ma che non sarei mai riuscita a dire. Rimasi incantata davanti a lui e poi mi lasciai guidare dall'istinto. Presi la sua faccia fra le mie mani e lo avvicinai a me per poi baciarlo. Finalmente era tutto finito, un giorno era durato solo un giorno, ma quel giorno fu il peggiore da quando ero entrata ad Amici. Mi staccai dalle sue labbra e appoggiai la mia fronte alla sua "Mi eri mancato" sussurrai quelle parole fissandolo negli occhi. Simone sorrise "Anche tu, non sai quanto" pronunciò, poi si staccò del tutto da me e continuò "però promettimi che non te prenderai mai più un'altra pausa perché ti giuro è peggio di una tortura. So stato in astinenza da te per un giorno intero!" esclamò ridendo "Mo non me scappi più, vai a prendere la roba che agli studi ce vieni con me" gli lasciai un bacio sulla guancia prima di dirigermi in stanza, l'umore era tornato quello di prima e tutta questa storia sarebbe rimasta solo un brutto ricordo.

Tornai nella hall dopo essermi preparata e Simone era già lì ad aspettarmi, mi prese per la mano e uscimmo dall'hotel. "Non mi hai ancora detto che avevi comunque" disse rivolgendosi alla domanda che mi aveva fatto qualche minuto prima "Non ho dormito stanotte" ammisi "Ah ecco, ora sì che si ragiona. Era per colpa della pausa?" Sottolineò l'ultima parola, sapevo che me l'avrebbe fatta pesare questa cosa "Sì" risposi, "Sono stata molto male" aggiunsi. Il mio ragazzo girò la testa verso di me per poi prendermi il viso e stampati un bacio sulla guancia "Amore" sussurrò sorridendo, poi continuò "Non vorrei infierire ma ti ricordo che è stata una scelta tua" ero certa che sarebbe andato avanti ancora a lungo, me lo avrebbe rinfacciato sempre "Lo so, lo so, ma mi sembrava la cosa più giusta in quel momento" replicai.

Arrivammo agli studi e la giornata iniziò subito con tre lezioni di tecnica, a differenza del giorno prima avevo un umore molto più giusto e anche la coach se ne accorse "Emma oggi sei presa bene?" Annuii con la testa sfoderando il mio più bel sorriso "Bene allora ti do questo" mi porse un foglio e subito lessi in alto il titolo della canzone, era in italiano Eppure sentire quella canzone non mi era stata assegnata. "È la canzone della comparata con Carmen" mi fece subito sapere la coach. Mi misi subito al lavoro anche perché essendo stata in italiano era più complicato per me, ma quel giorno niente poteva buttarmi giù neanche quella comparata.



Hola!
Stasera Emma si è esibita a Malta, sono molto orgogliosa di lei sta facendo veramente molta strada.

Alone Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora