Biondo
Tutto quello che mi serviva era una giornata lontano da tutti e tutto, avevo quasi sfiorato una litigata con la mia ragazza inutilmente. Ancora non capivo come avevo fatto a dubitare di Emma, che in più glielo avevo detto io di non far uscire in nessun modo la nostra storia.Passai tutta la domenica con i miei migliori amici a Roma ed ancora una volta la situazione mi sfuggì di mano. "Allora come va ad Amici?" mi chiese Emanuele, io come il mio solito gli risposi senza pensare "Bene poi da quando sono fidanzato ancora meglio" come non detto, avevo appena annunciato ai miei amici che mi ero fidanzato. Non avrei voluto solo perché preferivo aspettare e non espandere la notizia ad altre persone, soprattutto per rispetto nei contenuti di Emma che da quando ci eravamo fidanzati lo aveva detto solo ad una persona, Lauren. Invece io avevo iniziato con il dirlo ai miei compagni più Einar, poi avevo baciato Emma davanti a tutti mettendo così al corrente tutti del nostro rapporto ed infine adesso lo avevo anche detto ai miei due amici. Non che io non mi fidassi di Emanuele e Brian, ma era meglio non espandere la notizia.
Emanuele sembrava piuttosto normale mentre Brian aveva un'espressione più stupita dei miei compagni quando hanno visto il bacio. "Lo sapevo frà, era logico dai. Aspettavo solo che lo dicessi" mi rispose convinto Emanuele "Ma con chi scusa?" chiese confuso l'altro mio amico e subito il moro rispose "Ma dai, lo chiedi anche? Con Emma" Brian era sempre più stupito "Con quella figa?" Fu tutto un botta e risposta fra i miei due amici, io in tutto questo rimasi zitto davanti a loro mentre cercavo di realizzare che avevo appena fatto sapere ad altre due persone della mia relazione con Emma. Andando avanti di questo passo sarebbe venuto a scoprirlo tutto il mondo!
Emma
Passai la giornata come mio solito con Lauren e Daniele con l'aggiunta di Sephora. La nuova arrivata e la mia compagna di stanza erano diventate molto amiche come d'altronde anche con me.Io ero assente con la mia testa e mentre gli altri parlavano non li ascoltavo neanche. E pensare che qualche ora prima il mio problema più grande era proprio la nuova ballerina che adesso camminava affianco a me, mentre in quel momento l'unica cosa che mi turbava era quello che pensava Simone dopo aver visto la mia lezione con la Turci. Quello che mi aveva dato più fastidio di tutto era stata la scenata che il mio fidanzato aveva fatto davanti a tutti in sala da pranzo prima di andarsene, aveva praticamente reso quella conversazione una cosa pubblica. Dopo che se ne andò tutti vennero da me per chiedermi una spiegazione legata a quella scenata e io ovviamente non sapevo cosa rispondere. Era una cazzata e Simone non aveva neanche un motivo per arrabbiarsi, lui lo sapeva bene cosa provavo e sapeva anche bene che io non volevo mettere la nostra storia sul mercato come in fondo anche lui. Non avevo neanche il diritto di essere preoccupata per lui dopo la scenata insensata che aveva fatto davanti a tutti, ma la realtà è che la cosa che mi premeva di più in quel momento era proprio sapere se lui era ancora incazzato, se era deluso o se gli era passato tutto. In un certo senso una mezza risposta a quella domanda c'è l'avevo già, prima di andarsene mi aveva lasciato un bacio sulla fronte probabilmente avendo realizzato la cazzata che aveva appena fatto. Ma io non riuscivo a stare tranquilla anche se quel bacio sulla fronte avrebbe dovuto calmarmi non lo aveva fatto, continuavo ad essere in ansia per quello che era successo e non vedevo l'ora di vederlo.
Biondo
La sera tornai in hotel giusto per cena. Appena misi piede fuori dalla macchina avvertii un forte brivido dovuto all'aria fredda e questo mi mise un po' di più di buon umore. Sapevo cosa voleva dire quell'aria, a breve avrebbe nevicato. Quando c'era la neve io diventavo come un bimbo felice, la neve era la cosa che adoravo di più di tutte ed infatti non mi facevo chiamare freddo a caso.Entrai con altrettanti brividi per l'ansia di quello che mi sarebbe aspettato, sia da tutti i miei compagni che di sicuro mi avrebbero travolto con le domande per quello che era successo la mattina e sia per Emma che avevo paura di come avrebbe reagito. Entrai nella hall e subito me la vidi davanti senza preavviso, era sui divanetti con Irama. I due non avevano mai legato tanto da quando quest'ultimo era entrato nella scuola, ma sapevo che se vi fosse stata l'occasione avrebbero legato moltissimo. Sono due persone all'apparenza diverse, ma se si conoscono bene sembrano fratelli.
Mi avvicinai ad Irama e lo abbracciai per salutarlo poi mi avvicinai più timidamente ad Emma che era rimasta seduta sul divano. Mi sedetti vicino a lei "Scusa sono stato un cretino" lei sembrava piuttosto confusa "Perchè ti sei arrabbiato così tanto?" chiese schietta. "Avevo paura di quello che avevi detto" sussurrai quasi quelle parole per non sembrare troppo debole "non ho pensato al fatto che c'erano le telecamere e tutto il resto" continuai vago e vedevo Emma sempre più intenerita da me, sembravo davvero così disperato?
La mia ragazza assunse un'espressione comprensiva "Va bene, fa niente" mi lasciò un bacio sulla guancia e se ne andò.A cena ero turbato, era andato tutto bene ed Emma mi aveva perdonato, era tornato tutto come prima, ma mi sentivo come in debito con lei.
La mia testa non era più capace di controllarmi, mi alzai appena aver finito di mangiare e andai da Emma "Vieni da me?" lei mi rivolse un sorriso malizioso per poi seguirmi sulle scale senza dire niente. Le chiavi dei miei compagni erano in camera e l'unico che le aveva ero io. Quella sera avrei portato a termine quello che Emma aveva iniziato la settimana prima.Chiusi la porta a chiave e mi avventati sulla mia ragazza iniziando a baciarla con foga. Ancora non capivo come ero riuscito a mettermi nella testa che quello che aveva detto durante quella lezione era vero, come mi baciava lei nessuna lo aveva mai fatto. Prima che potessi analizzare la situazione mi ritrovai senza vestiti nel mio letto con Emma che continuava a stuzzicarmi facendo passare le sua dita sulla mia pelle nuda e con quel tocco così delicato mi faceva andare in estasi. Non avevo mai sentito delle emozioni così forti come quella sera, avrei voluto continuare per tutta la notte, ma sia io che lei sapevamo bene che non potevamo.
A breve sarebbero arrivati i miei compagni per questo Emma si rivestii in fretta, ma non avrei permesso che tornasse a dormire in camera sua. "Stai qui?" chiesi quasi pregandola mentre mi mettevo i pantaloncini che usavo di solito per dormire. "Come faccio? Adesso arrivano Luca e Irama e poi non posso dormire con i jeans!" affermò buttandomi le braccia al collo e ridendo come se avessi appena detto una cazzata. Iniziai a stuzzicarla dandole dei piccoli baci su tutto il collo per poi arrivare alla sua bocca "Se ci trovano già a dormire non possono dire niente e poi ti posso dare una felpa io" le sussurrai praticamente sulla bocca annullando tutti i problemi. "Ti consiglio di accettare in fretta perché fra un po' arrivano e non voglio che la mia ragazza si cambi davanti a loro" continuai. "Va bene" cedette dopo qualche secondo e io corsi a prenderle la felpa prima di addormentarci.
Buongiorno!
Scusate se nei giorni scorsi non ho postato ma sono in vacanza e ho veramente poco tempo. In più ieri sono andata dinuovo all'instore di Emma è stato bellissimo, più della prima volta. Lei è un'amore!!
STAI LEGGENDO
Alone
FanfictionEmma è una ragazza maltese che voleva solo realizzare il suo sogno di diventare una cantante partecipando al programma Amici, ma questa esperienza le stravolse completamente la vita...