Biondo
Dopo che Emma se ne andò rimasi sul terrazzo a fissare il vuoto, non avevo capito niente di quello che era successo. Prima mi trovo ad un centimetro dalla sua bocca in un mondo tutto mio, il cervello non collegava neanche più e subito dopo lei scappa via in preda al panico mollandomi qui come un idiota. Non sapevo cosa fare, non sapevo se lei sarebbe tornata o no, non sapevo cosa le era successo.Dopo qualche minuto ripresi le mie cose e me ne andai, sapevo che era inutile aspettare anche se dentro di me c'era una piccola speranza che tornasse. Mi sentivo da una parte felice per la giornata passata con Emma, ma dall'altra ero arrabbiato per il modo in cui mi aveva mollato lì da solo, rimasi ad aspettare per un bel po' di tempo e lei non mi scrisse neanche per dirmi se tornava o no.
Se solo ripenso al fatto che stavo per baciarla e quella chiamata ha fermato tutto mi arrabbio ancora di più, ero ad un passo dal bacio che ho aspettato per giorni ed una chiamata ha fermato quel momento che tanto avevo desiderato.
Arrivai in hotel e mi preparai all'interrogatorio di Luca e a tutti i dubbi di Einar che non sapeva ancora di me ed Emma. Spalancai la porta della camera in preda al nervosismo svegliando Irama che dopo essersi spostato nella mia camera si era subito messo a dormire. In camera c'era anche Einar, come credevo, ed iniziò subito con le domande "Dove sei stato? E soprattutto con chi? Luca non mi vuole dire niente me lo dici tu?" Non ero per niente in vena di raccontare ai miei amici quello che era successo, lanciai i miei vestiti sul letto e andai velocemente in bagno chiudendo la porta alle mie spalle. Mi stava succedendo dinuovo stavo per prendermi un'altra bella scottatura, dopo la mia ex anche Emma. Credevo che con lei fosse diverso perché mi sembrava una persona diversa dalla mia ex, ma probabilmente non era così. Se non mi aveva neanche chiamato dopo avermi piantato in asso vuol dire che non le importava molto di me e non aveva neanche pensato ad avvisarmi.
Mi lavai la faccia con l'acqua fredda cercando di fare mente locale e di non pensare a cose che non stavano né in cielo né in terra. Entrò Luca in bagno preoccupato per la mia reazione alle domande di Einar qualche minuto prima. "Che è successo? Perché sei così nervoso?" Gli risposi "Niente abbiamo pranzato e poi lei se ne andata" non volevo raccontare tutta la verità a Luca non mi sentivo di parlarne con qualcuno, ma lui insistette "Dimmi cos'è successo non me la bevo" mi rassegnai anche perché sapevo che non l'avrei mai convinto e non avevo voglia di andare avanti a discutere "Eravamo sulla terrazza del ristorante e ci stavamo per baciare ok?" Luca mi guardò con un'espressione piena di gioia, ma lo fermai prima che potesse dire qualsiasi cosa "poi le è arrivata una chiamata e non so perché è scappata via di fretta mollandomi lì" subito Luca cambiò espressione diventando più serio "Ma non sai cos'è successo?" "No" risposi secco "Ma adesso sai se è qui o se è via?" Stavo iniziando ad innervosirmi "No non so niente ok?" Urlai quasi quella frase, ero troppo nervoso e soprattutto ero arrabbiato. Luca capì il mio stato d'animo e uscì senza aggiungere altro.
Emma
Dopo essere rientrata in hotel mi diressi subito verso la mia camera, aprii la porta e mi buttai a peso morto sul letto. Per fortuna Lauren non era in camera, volevo stare da sola neanche io stavo capendo cosa mi stava succedendo, era come un cambiamento drastico della mia vita. Mi sentivo trapassare da mille emozioni: nostalgia, felicità, paura, agitazione. A tratti sentivo dei brividi passarmi sulla schiena, a tratti sentivo il cuscino bagnarsi dalle mie lacrime mentre però sorridevo e a tratti sentivo il cuore battere sempre più veloce. Ero in uno stato confusionario gigante, ma non solo psicologicamente anche fisicamente, il mio corpo non sapeva più cosa fare, un po' piangevo un po' sorridevo... Dovevo ancora realizzare quello che mi era appena successo e dovevo ancora realizzare che il ragazzo che credevo di amare si era trasformato in Simone.Inisieme a tutto il resto realizzai anche che avevo lasciato Simone su quel terrazzo senza alcuna spiegazione e perlomeno avrei potuto chiamarlo o mandargli un messaggio, potevo immaginare che si era arrabbiato e non aveva neanche tutti i torti. Presi le mie cose di fretta e andai nella hall sperando di trovarlo lì, non volevo andare a parlargli con i suoi compagni di stanza davanti. Scesi le scale e per fortuna lo trovai fuori dall'hotel che fumava una sigaretta. Mi avvicinai lentamente e il mio cuore iniziò a battere sempre più velocemente ad ogni passo che facevo. Non sapevo se era arrabbiato, non sapevo cosa sarebbe successo e non sapevo cosa gli avrei detto.
Posai una mano sulla spalla di Simone attirando la sua attenzione che si girò di scatto. Mi fulminò con lo sguardo e dalla sua espressione intuii che era arrabbiato. Sapevo che avrei dovuto dire qualcosa perché di sicuro lui non avrebbe detto niente e saremmo rimasti a guardarci per tutto il tempo. Cercai di trovare più in fretta possibile le parole giuste, ma non ero brava con le parole e soprattutto non ero brava con l'italiano. Più lo guardavo con quella sua espressione imbronciata più perdevo la testa per lui, adesso che ero single mi sentivo più libera ed era peggio di prima, perdevo letteralmente la testa per il biondino davanti a me e se prima avevo quel poco di controllo adesso avevo perso anche quello.
Non pensai più a niente, sapevo che non avrebbe funzionato con lui avere la situazione sotto controllo, così mi lasciai andare facendomi trasportare solo dalle mie emozioni. Istintivamente lo abbracciai con una presa talmente forte che anche io mi stupì della mia forza, riuscivo a sentire il suo cuore che batteva attraverso il torace e cercai di dire con quell'abbraccio tutto quello che non riuscivo a spiegare a parole. Poi pronunciai una frase che ero sicura che gli avrebbe fatto cambiare umore.
Ciaoo
Volevo ringraziarvi tutti, non l'ho mai fatto, ma mi sento di farlo perché mi state dimostrando di seguirmi sempre di più e sono felice che questa storia vi piaccia, ho visto che "Alone" è arrivata a 21k letture, vi sono veramente grata!
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Alone
FanfictionEmma è una ragazza maltese che voleva solo realizzare il suo sogno di diventare una cantante partecipando al programma Amici, ma questa esperienza le stravolse completamente la vita...