Strano

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Biondo
Il martedì mattina mi ero svegliato con solo una domanda: ero veramente innamorato di Emma o no? Ne valeva la pena provarci come aveva detto Luca, non avevo via d'uscita e anche se non volevo ammetterlo a me stesso stare con Emma era la cosa che in quel periodo volevo più di tutte e anche se volevo fare il freddo e oppormi al sentimento che provavo per lei non ci riuscivo. Adesso dovevo solo trovare un modo per farmi perdonare per il mio comportamento del giorno prima e tornare a costruire qualcosa con lei.

In sala relax ero seduto davanti a lei, continuavo a fissarla cercando un modo per andare a parlarle, ma non trovavo nessuna idea. Fosse stata un'altra ragazza sarei già andato da lei mettendo in atto le mie capacità da sex simbol, ma il problema era che non è un'altra ragazza, è Emma. Dopo qualche secondo che la fissavo si alzò e mi stupì come sempre, con lei era tutto imprevedibile e ci avrei dovuto fare l'abitudine. Venne verso di me e si sedette proprio di fianco a me, io la guardai stranito aspettando una spiegazione a quel gesto che non tardò ad arrivare, però con una domanda "Che hai in questi giorni?" era stata più schietta di me e non era da lei, si addiceva più a me quel tipo di comportamento, ma forse ci stavamo invertendo i ruoli in quella scuola. Prima lei era molto timida e riservata mentre adesso era molto più schietta, io invece prima ero molto più aperto a tutto e tutti e adesso ero diventato più riservato sulle mie cose personali. Mi faceva piacere pensare che io ed Emma ci stavamo scambiando le cose migliori di noi per migliorare l'altro ed era proprio quello che stava succedendo. "Sono preso un po' male da quando sono tornato a casa" spiegai sincero tralasciando quello che effettivamente era successo. Lei mi squadrò dalla testa ai piedi cercando di capire cosa veramente era successo, ma prima che potesse dire qualsiasi cosa le presi la testa e l'appoggiai sulla mia spalla avvolgendola con il mio braccio. E questa mia mossa funzionò perché percepii il suo corpo rilassarsi sempre di più su di me e senza dire più niente rimase in quella posizione fino a quando Einar venne a rovinare quel momento "Raga sapete la novità?" Emma alzò di scatto la testa ed Einar continuò raccontandoci che fra due settimane il sabato dopo la puntata ci sarebbe stata una super serata in una discoteca vicino gli studi e avevamo il coprifuoco più tardi. Sembravano tutti elettrizzati per questa notizia che Einar stava spargendo in giro, tutti tranne me ed Emma che dopo aver parlato con Einar se ne andò lasciandomi lì da solo.

Emma
Non lo capivo proprio Biondo prima si comportava in un modo e il giorno dopo cambiava completamente, mi sarebbe proprio piaciuto capire cosa aveva in quella testa.

La settimana continuò normalmente, mi sarebbe piaciuto sapere cosa pensava il prof Rudy di me dopo aver visto l'esibizione di I miss you, ma non venne mai a farmi una lezione o solo a dirmi cosa ne pensava, se stavo reagendo o se per lui non era ancora una reazione. Mi sentivo presa in giro e la cosa mi dava molto fastidio, avrebbe potuto fare anche solo un giro per dirmi cosa devo ancora migliore e cosa va bene, ma niente.

Era venerdì ed iniziarono gli schieramenti per la puntata, quella settimana mi avevano assegnato un brano in italiano e ci avevo lavorato tutta la settimana per migliorare la pronuncia. Il brano era In assenza di te e lo cantai durante le prove per gli schieramenti, cercai di collocare quel brano ad una persona e subito mi venne in mente Simone. Cantai il brano davanti a tutta la mia squadra e davanti a Simone che mi guardava incantato, quella canzone rispecchiava proprio il periodo che stavamo passando, lui era in confusione ed io ero "in assenza di lui" non capendo cosa gli stava succedendo e cosa aveva intenzione di fare, durante tutta la settimana andò avanti a comportarsi come se non fosse successo niente il lunedì quando mi aveva letteralmente ignorata ed era un comportamento strano, lui era strano.

Tornammo in sala relax e da lì a poco i capitani ci avrebbero detto chi schieravano quel sabato. Biondo si posizionò davanti a noi come fece anche Einar per la sua squadra. Iniziò Einar "Questa settimana voglio schierarmi perché credo di aver lavorato tanto e me lo merito" fu seguito da una standing ovation della sua squadra ed anche io la pensavo come lui, da quando sono entrata ad Amici lui aveva fatto un salto ed aveva lavorato duramente ogni giorno quindi ero d'accordissimo con la scelta di schierarsi.
"Come prima cantante schiero Nicole" tempo fa avrei provato un pizzico di gelosia per questa scelta proprio per il fatto che Nicole era un sacco presa da Simone, non era un segreto, ma adesso è tutto diverso e pensare a tutto quello che avevo già passato in quella scuola mi faceva venire i brividi, sembrava passato un secolo da quando Biondo mi faceva ingelosire con Nicole e invece erano passate solo delle settimane.

"Poi schiero Carmen" Einar continuò così come Biondo "Per seconda schiero Emma" mi alzai dirigendomi vicino a Nicole, notai che Simone disse il mio nome con un pizzico di orgoglio e la cosa mi faceva sentire molto strana, era come se nella sua mente io fossi già sua e non fui l'unica ad accorgersene, tutta la classe aveva percepito questa cosa e soprattutto aveva percepito che fra noi due stava succedendo, o meglio, stava per succedere qualcosa.

Dopo gli schieramenti vidi Simone sdraiato su un divanetto vicino la televisione, non ci pensai due volte e andai a sedermi davanti a lui, ormai era diventata una cosa automatica: dove andava lui andavo io e dove andavo io andava lui, anche se non avevo ancora capito cosa gli era preso lunedì non potevo fare a meno di lui. Simone si alzò sul gomito per raggiungere la mia spalla e posò l'altra mano sulla mia vita. Prese a darmi dei piccoli e delicati bacini sulla spalla ed io mi girai di scatto sorpresa per quello che stava facendo, Simone se ne accorse e smise, anche se a dire la verità non mi dispiaceva affatto.

Buongiorno!
Ieri ho visto Emma ed è veramente un'amore, dal vivo è ancora più bella e anche se ho dovuto aspettare delle ore in piedi ne è valsa la pena.

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