Domenica

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Emma
Ero ancora un po' assonnata quando sentii la sveglia suonare e le mie compagne urlare come delle oche "Carmen svegliati che siamo già in ritardo" "sì eccomi, adesso mi alzo!". Io ero già esausta di mio in più sentire le mie compagne urlare mi fece letteralmente perdere la testa.

Mi alzai senza dire niente presi la mia borsa con lo spazzolino il dentifricio, i trucchi e i vestiti e me ne andai, non avevo per niente voglia di sentire le loro urla per tutto il mattino. Non oso immaginare cos'hanno detto di me quando me ne sono andata in quel modo, ma in quel momento non me ne importava molto.

Sapevo dove andare e dopo pochi passi mi ritrovai davanti la camera di Lauren. Sapevo che lei mi avrebbe ospitato volentieri e infatti dopo due colpi alla sua porta mi aprì "Emma che ci fai qui?" "Posso stare da te per prepararmi?" Chiesi, e mi facevo quasi pena, ho fatto quella domanda con un'aria da cane bastonato che mi riuscivo ad intenerire da sola. "Ma certo che puoi, che hanno fatto adesso quelle due?" Mi chiese ridendo "appena si sono svegliate hanno iniziato ad urlare e stamattina non c'è la faccio proprio di stare a sentire le loro grida" Lauren iniziò a ridere più forte di prima, molto probabilmente per la faccia che avevo appena sveglia e per quello che avevo appena detto.

Andai subito in bagno a cambiarmi e lavarmi e dopo qualche minuto ero pronta per andare a fare colazione. Tornai da Lauren in camera e lei era sdraiata a pancia in su che fissava il soffitto pensierosa. "A che pensi?" Le chiesi appena uscita dal bagno "niente di che, sai delle volte mi piacerebbe essere in camera con qualcuno, mi hanno detto che fino a quando non viene qualche femmina in più nella squadra del fuoco devo stare in camera da sola perché le altre sono tutte occupate, sai quanto è deprimente?" Si alzò e mi fissò facendo quella domanda, io non sapevo cosa rispondere ero un po' in imbarazzo perché io mi lamento sempre delle mie compagne di stanza, ma forse è peggio stare sola come Lauren. Non mi ero mai domandata perché Lauren era in camera da sola, credevo fosse normale, in fondo sono arrivata solo da una settimana e non posso sapere tutto, ma quella mattina lei mi spiegò che da quando era entrata era l'unica a essere sola in camera perché nelle altre non c'era posto e questo ovviamente rendeva ancora più difficile fare amicizia con le altre ragazze. Lei avrebbe pagato per stare in camera con qualcuno, anche qualcuno come Carmen e Claudia, mentre io non facevo altro che lamentarmi.

Dopo aver parlato per almeno mezz'ora andammo a fare colazione, una volta scese in sala andammo a sederci con Luca Einar e Simone.

Biondo
Era domenica mattina e come tutte le domeniche sarei tornato a casa, mi fa sempre bene tornare a casa mia e rivedere la mia famiglia e i miei amici, è come un modo per staccare la spina da tutte le stressanti settimane che passavo all'interno della scuola di Amici.

Dopo esserci preparati io e i miei compagni andammo in sala per fare colazione. Dopo qualche minuto vidi scendere dalle scale Lauren ed Emma, come faceva ad essere così bella anche di prima mattina Emma? Era una domanda che mi facevo tutte le mattine da una settimana a quella parte. Probabilmente avevo talmente una faccia da ebete mentre guardavo Emma scendere le scale che Luca si accorse del mio stupore facendomi tornare con la testa in sala "hai intenzione di tenere quella faccia da rincoglionito anche quando arriveranno qui? Dov'è finito il sex simbol freddo tutto d'un pezzo che ti definisci di essere?" Mi girai verso di lui e gli tirai un pugno per farlo stare zitto. "Possiamo sederci?" chiese Lauren e in un batter d'occhio Emma era seduta davanti a me. Questa ragazza mi faceva sempre uno strano effetto e averla davanti non aiutava di sicuro per questo cercai di mettermi a mio agio iniziando a parlare di cose senza senso in modo da rompere il ghiaccio e funzionò perché così riuscii a tornare me stesso ed ero lontano da ogni possibile figura di merda che avrei potuto fare.

Emma
Quel pomeriggio sarei andata con Lauren, Einar e Luca a fare un giro per Roma, ma ovviamente per conto nostro e non con gli altri. Biondo non c'era perché come tutte le domeniche torna a casa sua e a dire la verità mi dispiace anche perché avevo iniziato a conoscerlo bene e oltre ad essere un bravo ragazzo, era molto simpatico. Luca ed Einar ci confidarono che da un po' di tempo iniziavano a non sopportare più gli altri ragazzi, da una parte c'era Mose che si credeva già una pop star dall'altra c'era Claudia che appena dicevi qualcosa che non andava bene a lei ti bacchettava.

Passammo un bellissimo pomeriggio, i ragazzi mi portarono a vedere tutta Roma e la sera andammo a mangiare la pizza in una pizzeria che Luca diceva essere la migliore di Roma e sinceramente non potevo contraddirlo perché la pizza era veramente buona.

La sera tornammo in hotel esausti, quel pomeriggio avevamo camminato davvero tanto, chi non era esausto invece erano Brian e Orion che avevano passato dinuovo la domenica in hotel come l'altra volta e adesso erano in veranda a giocare a carte.

Io e Lauren tornammo subito nelle nostre camere e appena aprii la porta stranamente vidi che Carmen e Claudia erano già lì, di solito la domenica sera tornavano qualche minuto prima del coprifuoco.
Come ogni sera mi rivolsero qualche sguardo di antipatia e si misero a letto. Io alle 10.30 ero già nel mondo dei sogni aspettando di iniziare un'altra difficile settimana.

Ciaoo scusate ancora se ieri non ho postato il capitolo, ma in sto ultimi giorni ho molte verifiche e devo studiare quindi non riesco a scrivere i capitoli, ma adesso ne ho già pronti due quindi domani sera posto il dodicesimo.
Oggi hanno fatto vedere che in semifinale Emma canterà un altro suo inedito e sono troppo felice non vedo l'ora di sentirlooo!!

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