Emma
Un'altra settimana stava per passare, ma questa volta non era come le altre, questa volta la puntata del sabato sarebbe stata più che decisiva, non tanto per me quanto per i miei compagni e soprattutto per Simone. Lui era abbastanza tranquillo, la sua sicurezza non lo abbandonava mai, quella più nervosa ero io, avevo paura prima di tutto che lui non riuscisse ad arrivare al serale e poi avevo paura che ci separassero in casetta. Sapevo benissimo che io ero lì solo ed esclusivamente per cantare ma ormai era inevitabile che se lui non fosse stato con me io sarei andata in panico. Mi sarebbe mancato troppo e non sarei riuscita a concentrarmi al 100%.Il lunedì dopo aver messo piede nella scuola per iniziare l'ultima settimana al pomeridiano, mi chiamarono per andare in una sala e mi dissero di sedermi
"Emma" era la voce di mio padre, alzai leggermente la testa sentendo quella voce arrivare dall'alto e risposi "Papà!" Iniziando a commuovermi, gli raccontai della mia entrata al serale e lui non poteva essere più fiero di me, continuava a ripetermi che lui ci credevo in me ed io scoppiai a piangere mi mancavano troppo e sapevo che adesso lo avrei sentito ancora meno entrando al serale.Sempre il lunedì poi ci fu un'altra notizia che poteva essere positiva come poteva essere negativa, chiamarono me ed Einar e andammo in una sala. La produzione ci disse che essendo gli unici due cantanti al serale noi avremmo dovuto fare il nome di un altro cantante che secondo noi sarebbe dovuto entrare. "Solo uno" affermai mettendomi le mani nei capelli, Einar sapeva perché a me desse fastidio questo piccolo particolare, ci parlavamo con gli occhi e subito lui capì "Tu vuoi Biondo" affermò "e anche io, ma io vorrei anche Irama" io annuii concordando su Irama "e lo vuoi anche tu" affermò il mio compagno. Nessuno dei due sapeva se quella scelta era una cosa decisiva o meno potevo anche solo essere un modo per creare ulteriori litigi, ma comunque noi dovevamo andare sul sicuro e decidere chi sarebbe stato il più giusto. "Se ci basiamo sul percorso fatto è Biondo" disse il cubano guardandomi negli occhi. Io da una parte volevo anche Irama, ma era ovvio che se ci fosse stata una possibilità di avvantaggiare il mio ragazzo avrei scelto lui e non il piumato. Ero combattuta non sapevo cosa fare, sapevo benissimo che a contrario di me Einar voleva più Irama.
"Biondo" affermò deciso alla fine Einar "Biondo?" chiesi io con un sorriso da ebete, lui annuì deciso anche se si vedeva che in fondo la sua scelta sarebbe stata diversa. Uscimmo per tornare in relax. Sapevo che il mio compagno aveva scelto Simone solo per me per questo mi sentivo in qualche modo in debito con lui. Nel corridoio mentre andavamo in sala gli diedi un bacio sulla guancia e gli sussurrai all'orecchio "Grazie"Come noi anche i ballerini avevano fatto un nome e anche loro tornarono in sala per annunciarlo. Iniziammo noi "Abbiamo deciso basandoci di più sul percorso fatto qui dentro" Einar si girò verso di me invitandomi a continuare "Eravamo indecisi" affermai per poi bloccarmi, come al solito sentivo la pressione addosso avevo paura che per l'ennesima volta i miei compagni mi avrebbero giudicata essendo che avevo scelto il mio ragazzo. "Abbiamo scelto Biondo" mi precedette Einar. Simone si alzò venendo vicino a me. Da lì partì una catena fino a lasciare fuori un cantate, era rimasta Grace. Stessa cosa per i ballerini dove rimase fuori Orion. Fui molto delusa da tutto questo era l'ennesima strategia della produzione per farci litigare, avevo seriamente creduto che quella decisione avrebbe potuto incidere sul serale.
Biondo
Eravamo arrivati a venerdì, il giorno dopo si sarebbe scoperto tutto, non avevo niente da perdere per ciò ero tranquillo anche se fossi dovuto uscire ad un passo dal serale io avevo dato tutto. Quella più agitata era la mia ragazza che in quel momento stava facendo avanti indietro per la sua camera sovrappensiero. Avevamo già mangiato e io mi ritrovavo seduto sul letto della mia ragazza dove avrei dormito quella notte. In quella stanza avrei lasciato un pezzo della mia storia con Emma anzi l'inizio della mia storia con Emma. Tutto era iniziato lì quella sera in cui ci fu il primo bacio. Più che altro io ero malinconico mi dispiaceva lasciare l'OC hotel dove mi erano successe talmente tante cose."Basta" esclamai alzandomi di scatto per raggiungere Emma, lei si fermò guardandomi stranita "È così che vuoi passare l'ultima sera qui?" le chiesi avvicinandomi sempre di più e fissandola negli occhi "da domani saremo in casetta e con le telecamere non potremo più fare quello che vogliamo" affermai con un sorriso malizioso cercando di farle capire dove volevo arrivare, ma lei rovinò il momento staccandosi da me "E tu che ne sai che saremo insieme?" la fulminai con lo sguardo mentre si allontanava da me. "Emma" richiamai la sua attenzione, lei si girò di scatto "proprio per il fatto che non siamo sicuri di essere ancora insieme al serale, godiamoci questa serata" la mia ragazza sembrò finalmente sciogliersi, le posai le mani sui suoi fianchi e lei mi circondò il collo con le sue braccia. Mi avvicinai sempre di più per poi baciarla, all'inizio era un bacio casto poi diventò sempre più spinto e presi a baciarla con foga. La feci indietreggiare fino a farla scivolare sul materasso. Le tolsi lentamente i vestiti mentre continuavo a baciarla e lei fece lo stesso con me. Sentivo la sua agitazione non era per niente rilassata. Presi ad accarezzarle la pelle liscia cercando di calmarla e dopo qualche minuto ci riuscii.
Buongiorno!
Scusate se non sono più tanto attiva ma come ho già detto non ho tempo di scrivere i capitoli. In più ho preso una decisione, a malincuore ho deciso di saltare tutta la parte del serale, andrei troppo sulle lunghe e non voglio annoiarvi. Racconterò comunque il serale ma tutto in un unico capitolo che sarà l'ultimo, sarà un capitolo un po' strano, ma spero vi piaccerà!!
STAI LEGGENDO
Alone
FanfictionEmma è una ragazza maltese che voleva solo realizzare il suo sogno di diventare una cantante partecipando al programma Amici, ma questa esperienza le stravolse completamente la vita...