GIORNO 2

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MATTINO

"Sveglia!!!!" una specie di gong mi fa aprire ancora di più gli occhi e soprattutto mi fa scattare seduta sul letto. Luca è davanti a me e ha in mano due coperchi di pentole che ha usato come piatti. "Ma sei scemo?" chiedo mettendomi le mani sulle orecchie che fischiano ancora. "Tu e Berna dovete farci da schiavi oggi, vogliamo la colazione" dice tutto impettito. "E dovevi svegliarmi così?" gli chiedo mentre mi alzo dal letto. "Certo...Su...andiamo.Federico ti aspetta in cucina" dice e quasi istintivamente le mie gambe vanno più veloce e la mia voglia di vivere è schizzata alle stelle.Sarà  forse l'idea di passare del tempo con lui. Mi lego i capelli e lo raggiungo in cucina. "Buongiorno" gli dico. "Gli ho detto di non svegliarti così" mi dice mortificato. "Non preoccuparti" gli dico con un bel sorriso e lui ricambia.Il più bel risveglio del mondo devo dire. "Il re e la regina vogliono la colazione" dice ridendo. "Io faccio il caffè, tu fagli qualche fetta biscottata con burro e marmellata, da quel che so gli va bene" lo informo e lui si mette in posa militare. "Agli ordini signora" dice e io rido, è troppo carino. Lo osservo per un attimo mentre va a prendere tutto il necessario che serve per la colazione e non riesco a trovargli nemmeno un dannatissimo difetto, la linea del corpo è armoniosa e proporzionata, dalle spalle fino ai fianchi, per non parlare delle gambe lunghe e toniche. Sembra una statua da tanto è perfetto. "Samantha" mi sono talmente incantata che non mi sono nemmeno resa conto che  tornato indietro. Che figura! Spero solo che non abbia capito che lo stavo passando ai raggi x. "E'?" dico stralunata. "Sei ancora nel mondo dei sogni?" chiede e tiro un sospiro di sollievo mentalmente; probabilmente ha pensato che mi sono addormentata con gli occhi aperti. "Si più o meno!" dico mettendo finalmente la brocca del caffè sotto alla macchinetta. "Immagino, a me Luca mi ha letteralmente fatto rotolare giù dal letto, ho preso una botta che la schiena mi fa ancora male" spiega e anche se avei dovuto ridere al pensare alla scena, l'unico mio pensiero era quello di ammazzare Luca, se Federico si fa male, seriamente, addio inizio stagione e quest'anno ho il presentimento che Allegri punterà molto su di lui. "Cretino" dico scuotendo la testa. carico la macchinetta con le cialde di caffè e la faccio partire, con la coda dell'occhio guardo Federico e vedo che si sta impiastricciando le mani con la marmellata. "Sembri un bambino" dico ridendo. "Questa marmellata sembra colla" dice contrariato mentre cerca di togliersela dalle mani con un tovagliolo. "Credo che sia meglio usare l'acqua" dico ridendo, quella scena è veramente esilarante. "Vuoi due vi date una mossa?" ci urla Luca. "Arriviamo!" dico continuando a ridere, è più la marmellata che Federico si è spalmato sulle mani che sulle fette. "Intanto gli porto il caffè" lo verso in due tazzine e lo porto sul vassoio con tanto di zucchero e latte, non conoscendo i loro gusti ho portato tutto. "Ecco il caffè vostre altezze" dico ridendo. "Grazie tesoro!" dice Ivana. "Grazie schiava" dice Luca con finto tono autoritario. E' proprio una sagoma. Non lo credevo così giocoso. "Ecco anche le fette biscottate" Federico le posa sul tavolo e si pulisce le mani su uno straccio che si è messo sulla spalla. "Avete ancora bisogno di noi vostre maestà?" chiede Federico. "No, andate" con un cenno Luca ci congeda e io e Federico ci allontaniamo. "Ora vado a farmi una doccia, ho marmellata ovunque" mi sorride e si dirige verso la camera, probabilmente per andare a prendere le sue cose. Io mi defilo in giardino, un'altra doccia sua non la reggo, non adesso appena sveglia. Esco in giardino e vado a stendermi su una sdraio per godermi il sole. Che spettacolo. "Posso?" Eleonora indica la sdraio vicino a me e io annuisco subito. "Ma certo!" dico, infondo questa è anche casa sua. "Che state combinando tu e il calciatore?" mi chiede. "Niente, abbiamo perso una scommessa con Luca e Ivana e per oggi gli facciamo da schiavi, portargli la colazione e altre piccole cose che ci chiederanno. Ma solo per oggi" le spiego. "Oh capisco, vi state già divertendo, è positivo" dice. "Si, credo di si". "Samantha" la voce di Ivana arriva dalla casa come una sirena. "Arrivo" urlo. "Perdonami, il dovere chiama" mi alzo dalla sdrai ed entro in casa. "Dimmi!" le dico. "Vammi a prendere il costume, voglio farmi una nuotata" dice. "Anche io, Federico è appena andato in camera, digli di prendere il mio" mi ordina agitando una mano e io mi trattengo dallo scoppiare a ridere. "Va bene!" sorrido ad entrambi e vado nella nostra stanza, fortunatamente sono nella camera dove dormiamo anche io e Federico, così non devo frugare troppo in giro. "Fede.." la saliva che ho in bocca mi va di traverso e inizio a tossire per la visione che mi si è appena palesata davanti: Federico Bernadeschi, ancora bagnato, con solo l'asciugamano attorno alla vita. "Tutto ok?" mi si avvicina e mi da una piccola pacca sulla schiena. "Si, si tutto bene" cerco di dire e soprattutto cercando di non guadare quanto è basso quell'asciugamano, basterebbe un niente e lo avrei davanti totalmente nudo. Scrollo a testa a questo pensiero e cerco di ricompormi. "Devo prendere un costume per Ivana, vuole fare un bagno, lo vuole anche Luca, ma mi ha detto di dirlo a te" dico andando verso l'armadio, in modo da smettere di guardarlo. Se vado avanti così mi portano via con l'ambulanza da questa casa, non con la macchina di mediaset.  Apro l'armadio dove abbiamo messo le cose noi ragazze e cerco il costume nella borsa di Ivana. "Porto il costume a Luca" dice e io faccio solo un verso di assenso mentre prendo quello di Ivana. Un giornata lunghissima sarà questa.

POMERIGGIO.

Luca e Ivana stanno facendo un altro bagno in piscina e io ne approfitto per fumarmi una sigaretta e stare lontana da Federico. E' bellissimo averlo in casa, ma ogni volta che gli sto vicino rischio letteralmente un infarto ed è solo il secondo giorno. "Ehi, come mai tutta sola?" Annalisa, l'altra ragazza nip mi si avvicina con una sigaretta in mano e un largo sorriso sulle labbra. E' bellissima con i suoi capelli cortissimi rossi e i suoi occhioni scuri. "Mi rilasso, Luca mi ha svegliato malissimo sta mattina e ogni tanto mi vengono attacchi di narcolessia" dico ridendo. "Si, ho sentito come ti svegliato, che pazzo" dice anche lei ridendo. "Io scappo da Fernando,è da stamattina che mi sta appiccicato e non so per quale motivo" ci voltiamo verso la casa e in effetti vediamo Fernando che si aggira come se stesse cercando qualcuno. "Ma gli hai detto qualcosa?" le chiedo. "Solo che con i capelli un pò più arruffati era molto più carino. Deve aver pensato che provo interesse" spiega e io scuoto la testa. "Povero, magari è da un pò che non gli fanno un complimento e si è  gasato" dico guadandolo. "Oh no, ti ha trovata" dico a denti stretti ad Annalisa. "Che palle" sussurra. "Ehi Anna,Sam, vi va se mi unisco a voi?" chiede e purtroppo in questa casa non ci sono molte scuse da usare. "Ma certo!" dico e con lo sguardo chiedo scusa ad Annalisa.  Ferdinando si siede accanto a noi e inizia a fissarci con un sorriso un pò ebete. "Allora..." batte le mani. "Di che parlavate?" chiede. Cazzo. "Del tempo" dice pronta Annalisa. "Si, oggi c'è un sole magnifico e fuori si sta proprio bene"  dico, andandole dietro. "Si è vero" dice lui annuendo anche con la testa. "Sam!" la voce di Federico arriva come la chiamata divina. "Luca e Ivana ci vogliono" aggiunge. "Arrivo!" mi scuso ancora con lo sguardo con Annalisa e dopo aver spento la sigaretta torno dentro. "Cosa vogliono adesso?" chiedo. "I salviettoni!" dice scocciato. Ripeto. Lunghissima giornata.

SERA

"Siete stati servi eccellenti, siete rimossi dai vostri doveri" ci dice Luca e io e Federico scoppiamo a ridere. "Aaa siete pessimi" sbuffa e va a sedersi sul puff accanto ad Ivana.So che Luca è fidanzato ma per me tra loro potrebbe nascere qualcosa. "Che cretino" dice Federico e si siede accanto a me mentre mi accendo una sigaretta. Devo ammettere che qui sto già fumando di più. "Mi sembra superfluo dire che fa male" dice dandomi una bottarella al braccio con il gomito. "Lo so, ma è l'unico vizio che ho. Ho iniziato per lo stress del lavoro e ora non posso più farne a meno" spiego e butto fuori il fumo dall'altra parte. "Che lavoro fai?" mi chiede. "L'arredatrice e anche se può risultare un lavoro divertente e tranquillo, ho spesso clienti che non lo rendono così facile" dico ridendo. "Bello, magari quando usciamo mi dai una mano a trovare un mobile adatto per il mio salotto" dice e io ringrazio di non aver mandato giù il fumo o mi sarei strozzata del tutto. "Si può fare" dico cercando di sembrare rilassata. "Ottimo" con la coda dell'occhio lo guardo e vedo ha alzato il volto al cielo e sta guardando le stelle. A molti non piace perchè ha il naso un pò a patata, ma trovo invece che abbia un profilo perfetto e due labbra che danno l'idea di essere morbidissime. Dannazione, sono solo al secondo giorno, non posso già vacillare così.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora