GIORNO 18

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MATTINA

Ho ripreso posto nel letto con Giulia, ovviamente non ho dormito per niente stanotte,troppi pensieri e troppi crampi allo stomaco. Quella che doveva essere l'esperienza più bella della mia vita si sta rivelando essere un incubo e tutto perchè ho voluto dormire con un ragazzo.
Prima di entrare mi ero ripromessa di non creare scompiglio, di non infilarmi in situazioni che avrebbero potuto generare dissapori e invece ho fatto tutto il contrario e con il ragazzo che più di tutti non dovevo assolutamente toccare. L'oggetto del mio turbamento si è già alzato e pertanto la voglia di alzarmi a mia volta è decisamente precipitata sotto i piedi; temo che possa venire a parlarmi come ieri e non tanto per quello che potrebbe dirmi, ma perchè questa volta temo di cedere e tornare nella situazione spinosa in cui mi sono cacciata. 

Mi costringo ad alzarmi dal letto , mi vesto e con un bel respiro ritorno esco dalla bolla immaginaria che la notte crea per proteggerci. Federico è in giardino come al solito e appena lo vede mi viene una stretta pazzesca allo stomaco, i primi giorni avevo quasi timore a parlargli e cercavo di evitare qualsiasi situazione, ora l'idea che anche solo un *ciao* possa scatenare una guerra mi fa terribilmente male. Distolgo lo sguardo e la seconda faccia che vedo è proprio quella di Ferdinando, che mi sta guardando e sembra parecchio soddisfatto di quello che vede: me e Fede più lontani che mai. "Contento?" chiedo sprezzante e lo supero per andare in cucina. Lui non dice niente e sono felice che abbia avuto questa decenza. Prendo del caffè e vado sedermi accanto a Giulia sul divanetto della veranda. "Continuavi a rigirarti stanotte, tutto bene?" mi chiede preoccupata. "Per niente" dico sincera guardando Fede in giardino, ormai è inutile negare e far finta che di lui non mi importi niente. "Non hai ancora cambiato idea?" mi chiede. "Se cambio idea scateno la guerra qui dentro e sinceramente non credo di essere in grado di gestirla e sopportarla" rispondo e lei sospira. "Si, ho capito, ma non puoi stare lontana da qualcuno con cui ti trovi bene perchè c'è qualcuno che non sa gestire un rifiuto" dice, visibilmente in disaccordo con la mia posizione. "Ok, Giulia, ma non è il mio fidanzato e se non lo vedo muoio" replico, anche se in effetti stargli lontano si sta mostrando più doloroso di quanto pensavo. "Senti, è vero che tutte pensavamo che lui fosse interessato a Ferdinando, ma è chiaro che provate una forte simpatia l'uno per l'altra e dal fatto che ieri è venuto da te per parlare significa che a lui questa situazione non sta per niente bene e che in qualche modo ci tiene al rapporto che stavate costruendo" espone e sinceramente non dico che ha torto, ma voglio vivere bene qui dentro. "Anche io ci tenevo, sto bene con lui" dico ed è la prima volta che lo dico a qualcuno che non sia la psicologa del confessionale, ieri ho cercato in tutti i modi di evitare il discorso, ma è chiaro che non posso più. "Si vede, quindi fregatene di Ferdinando e va da lui" mi consiglia con genuino interesse negli occhi. "Non lo so Giulia, io continuo a pensare che Ferdinando lunedì uscirà e che potrò cercare di riappianare i rapporti con lui, ma se non dovesse uscire e non dovesse nemmeno passargli, come li reggo altri giorni così?" dico frustrata e ancora più confusa. Credevo di essere decisa a stare lontana a Federico, ma Giulia mi sta facendo venire davvero una voglia matta di andare da lui. *DEVI RESISTERE* mi ripeto. "Se continua così sono fatti suoi, ma tu non puoi smettere di vivere per colpa sua" mi dice decisa. "Non ho smesso di vivere" replico. "Ah no?Non dormi, ieri giravi per casa che sembravi un morto vivente e ogni volta che vedevi Federico sembrava che potessi esplodere da un momento all'altro in lacrime" dice e sinceramente non credevo che avesse notate tutte queste cose, non pensavo che mi avesse osservata per tutto il giorno. "Perciò dimmi, preferisci vivere questa esperienza a metà per evitare conflitti?O preferisci sopportare qualche insulto insignificante e viverti il rapporto che hai con lui ed essere felice?" chiede e istintivamente guardo Federico. La felicità a portata di mano, chi l'avrebbe mai detto. La me che se lo guardavano da uno schermo sicuramente no. "Devo pensarci" dico e bevo un sorso di caffè, ormai freddato. "Dio che schifo" lo risputo e Giulia scoppia a ridere. "Divertente" le dico e mi alzo per andare a buttarlo nel lavandino e mi appoggio al piano. Non so perchè, ma vorrei piangere. "Dio mio tesoro ti senti bene?" chiede Cristiano posandomi una mano sulla schiena; ricaccio dentro le lacrime e mi volto. "Si, si sto bene" dico con un finto sorriso. "Sei sicura?" chiede. "Si, si, tutto alla grande" ripeto e faccio per andarmene, ma lui mi ferma. "Ricordati che nessuno può dirci quello che dobbiamo fare e soprattutto con chi dobbiamo stare" mi dice e con la testa si gira verso Federico. "A quel ragazzo piaci molto, ricordatelo" mi da una piccola pacca e se ne va. E' strano come io cerchi di fare la cosa giusta  e ho comunque tutti contro.


POMERIGGIO

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora