GIORNO 6

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MATTINO

Anche se la musica è alta e quasi tutti si stanno alzando la mia voglia di scendere dal letto, dopo ieri, è veramente sotto i piedi. Non so perchè io stia reagendo in questo modo a tutta la situazione Federico-Ferdinando, so solo che ogni volta che li vedo insieme o parlano di loro come se fossero una coppia, un grave senso di disagio mi invade e il mio stomaco fa le capriole. "Non stai ancora bene?" mi chiede Giulia che invece si sta alzando dal letto. "No, sto un pò meglio, anche se mi fa male lo stomaco" dico, infondo è la verità, ho un bruciore si stomaco per tutta questa situazione che se mi proponessero di asportarlo in questo momento direi di si senza battere ciglia. "Come mai?Hai mangiato qualcosa che ti ha fatto male?" chiede un pò preoccupata. *No è perchè forse Federico Bernardeschi è gay* vorrei dirgli. "Può essere, magari anche un colpo d'aria, boh" rispondo invece. "Stai ancora male?" Mauro fa capolino dalla porta e vorrei sotterrarmi. E' già alla carica? "No, sto un pò meglio!" dico mettendomi a sedere sul letto e sento che farei meglio ad alzarmi prima che a Mauro venga ancora qualche strana idea e si stenda accanto a me. "Vuoi che ti porti qualcosa di caldo?" chiede premuroso, ma anche con un'aria vagamente da psicopatico. "No, no adesso mi alzo tranquillo" dico accennando un sorriso per non sembrare scortese e mi faccio forza per mettere i piedi giù dal letto. Do una veloce occhiata al letto di Federico e Ferdinando e vedo che è vuoto e di conseguenza li vedrò già insieme. Mi ravvivo i capelli con le mani ed esco dalla stanza insieme a Giulia e al mio stalker ufficiale per andare in cucina e provare a fare colazione. Guadando il giardino non vedo Federico allenarsi come al solito, ma al contrario lo trovo seduto al tavolo, a fare colazione con accanto il suo fedele Ferdinando che se potesse lo imboccherebbe anche. Mi sta già passando qualsiasi voglia di mangiare o bere qualcosa. Dio sto veramente esagerando e se non mi do una calmata rischio davvero che mi venga un'ulcera. Mi vuoto una tazza di caffè, prendo un paio di fette biscottate e vado a sedermi seguita sempre da Mauro; mi sembra quasi di avere un'ombra in più. "Buongiorno!" dico alla quasi coppietta. "Buongiorno" dice Fer. "Ehi Sam, stai meglio?" mi chiede Federico e istintivamente sorriso. "Si, va un pò meglio.Non era nulla di che, solo un pò di mal di stomaco" spiego. "Meno male" anche lui mi sorride e mi sento già un pò meglio. Infondo, se è gay che male c'è?Nulla mi vieterà di guardalo lo stesso e di trovarlo estremamente sexy; in fin dei conti, anche se fosse etero non credo che potrebbe mai succedere qualcosa tra me e lui. Lui sta proprio su un altro livello. "Mi è bastata una bella dormita" aggiungo e il suo sorriso si allarga. *Sei meravigliso* vorrei dirgli, ma ancora una volta mi trattengo e sorseggio il mio caffè. "Vuoi dell'altro caffè?" chiede Fer a Federico. "No sto a posto grazie" risponde sorridendo anche a lui. "Sei sicuro? Perchè non ho nessun problema a prendertelo" dice e io mi trattengo dallo scoppiare a ridere; pur di fare colpo gli vuole fare anche da servo?Non può cadere così in basso. "Lo so, ma davvero sono a posto così" gli fa un altro sorriso e poi si alza. "Vado ad allenarmi un pò" ci comunica e si dirige in giardino sotto lo sguardo deluso si Fer che forse si aspettava un invito ad andare con lui o una semplice carezza." Tu vuoi ancora qualcosa?" mi chiede Mauro e mi rendo conto che lui sta facendo esattamente quello che sta facendo Ferdinando con Federico, ovvero fare di tutto per compiacermi. "No grazie" rispondo e spero che non esordirà con la stessa frase di Fer. "Va bene" dice e faccio un mentale sospiro di sollievo,forse lui non é così disperato. "Vado a farmi una doccia" sorrido a Mauro e Fer e mi alzo per andare in camera a prendere le mie cose per la doccia. Forse oggi andrà un pò meglio.

POMERIGGIO

Stranamente Mauro è dentro a parlare con Giuliano, Marco e io mi sto godendo il sole primaverile che illumina Roma e qualche momento di relax. Dopo la doccia ovviamente è tornato alla carica, seguendomi e aiutandomi in tutto come un perfetto schiavo, nonostante gli dicessi che non mi serviva nulla. Giuliano non so come o forse intuendo il mio disagio lo ha letteralmente trascinato in salotto per chiacchiarare e io posso stare per un attimo sola con i miei pensieri.Con lui che mi sta sempre intorno e la faccenda di Fede e Fer non mi sono più fermata a pensare che sto davvero vivendo un sogno e che per ora il mondo esterno non mi manca nemmeno un pò. Solo Bash mi manca da impazzire, mi mancano le nostre interminabili chiacchierate e soprattutto chiedergli pareri su quello che accade.Sonp certa che da fuori lui si stia facendo tutte le sue congetture e che abbia già capito alcune cose. Per esempio sono certa che sappia quanto  la situazione creatasi tra Federico e Ferdinando mi dia fastidio e che il mio malessere di ieri sera sia dovuto proprio a quello. "Ti godi il sole?" proprio la voce di Federico mi distoglie dai miei pensieri e mi fa voltare. "Si, si sta benissimo" dico stiracchiandomi, nonostante i mille pensieri mi stavo davvero rilassando. "E Mauro dove lo hai lasciato?" chiede con una risatina.Lo sapevo, ora tutti pensano chissà cosa. "È dentro con gli altri" rispondo e poi noto una cosa che ha dell'incredibile, persino più incredibile del fatto che Mauro non mi sia attaccato: Federico è da solo. "Strano, ormai sembra la tua ombra" dice sempre ridendo. "E tu dove hai abbandonato la tua?" chiedo un poco più inacidita di quello che vorrei. "È a farsi una nuotata con Annalisa" risponde. "Occhio allora a non allontanarti o rischi di perderla come succede a Peter Pan" gli dico e lui mugugna. "Buona questa" dice prima di allontanarsi verso l'angolo in cui di solito si allena. "Ti disturbo se palleggio un pò?" chiede. "No, vai tranquillo, ripeto ti voglio in forma per la stagione prossima"gli dico. "Verrai allo stadio?" chiede mentre inizia a far passare la palla da un piede all'altro palleggiandola con una non chalance quasi scandalosa. "Certo,in più il Parma è salito in A quindi potrò venire a vedervi li" rispondo con entusiasmo. "Ottimo, ma vieni anche a Torino però" dice con un tono poco più serio. "Non sembra una domanda" gli dico. "Infatti non la è" mi fa l'occhiolino e riprende i suoi palleggi. "E' una minaccia forse?" chiedo divertita, non sò perchè ma questo gioco mi sta piacendo molto. "Può darsi" dice evasivo e ha uno sguardo per il quale se non fossimo circondati da telecamere e da persone gli salterei  addosso. "Allora vedrò di guardarmi le spalle quando esco da qui, sia mai che qualcuno mi rapisca per portarmi allo stadio" dico ridendo e anche lui torna a ridere. "Non sarebbe male come destinazione a parere mio" constata e in effetti non mi farebbe proprio schifo come cosa, se poi è lui che mi viene a rapire ancora meglio. *Allora!la pianti?" mi chiedo mentalmente e in effetti non  che perchè stiamo parlando devo partire in quarta con le mie fantasie. "Non hai tutti i torti sai" ammetto. "Sarei in un luogo arieggiato con un bello spettacolo davanti.Si, direi che l'dea   del rapimento non è così male" aggiungo e lui fa un'altra bella risata. "A Mauro prenderebbe un infarto però" mi dice e il mio entusiasmo per la nostra chiacchierata si spegne. Che diavolo centra Mauro adesso? "Mauro?" chiedo perplessa. "Se ti portano via così lui ci muore" risponde, ma la cosa non mi  molto chiara. "Non capisco perchè a lui dovrebbe importare" dico sempre più confusa; non riesco a capire dove vuole arrivare. "Beh  piuttosto chiaro che una volta usciti il vostro rapporto continuerà, anzi scommetto che starete insieme" finalmente spiega e se dentro di me avevo anche solo un leggero barlume di speranza del fatto che potessi interessargli, con queste parole si è letteralmente frantumato, anche perchè non farebbe certe allusioni se gli piacessi anche solo un briciolo. "Tra me e Mauro non c'è niente" dico chiaramente. Lo sapevo che in casa si sarebbero subito fatti idee sbagliate visto l'atteggiamento di Mauro nei miei confronti. "Non sembra sai?" dice prendendo il pallone in mano e avvicinandosi un pò. "Beh, è così!" dico un pò inacidita. "E lui lo sa?Perchè sembra piuttosto preso il nostro architetto e magari tu gli hai mandato qualche segnale strano " ammicca e sinceramente tutto questo discorso inizia a darmi un gran fastidio. "Non ho mandato nessun segnale strano, piuttosto, dovresti guardare che segnali mandi tu" ribatto e vediamo se capisce e soprattutto se si sbottona su questa storia. "Segnali?Io?Di che stai parlando?" chiede e sembra davvero caduto dalle nuvole.O è un bravo attore o davvero non sta comprendendo quello che sta succedendo tra lui e Ferdinando. "Oh credo che tu lo sappia" dico senza aggiungere altro, se davvero non sa, voglio che il tarlo del dubbio gli si annidi nella mente finchè non capirà che Ferdinando gli sta morendo dietro e lui gli da corda. "No davvero!" esclama confuso. "Allora pensaci" dico alzando e rientro in casa. Mi sta tornando il mal di testa e il mal di stomaco.


SERA

Durante sia la preparazione della cena che la cena stessa Federico non ha fatto altro che fissarmi in maniera a dir poco insistente e a chiedermi, anche mimando la domanda con le labbra, a cosa mi stessi riferendo quando l'ho accusato di mandare anche lui segnali strani, anche se ormai a detta di tutti sono inequivocabili. Ovviamente mi sono astenuta dal rispondere in quanto è una cosa che deve capire da solo e anche se avesse già capito e la sua fosse solo una recita, non voglio creare problemi e parlare di una cosa della quale lui per primo non è pronto a parlare; la cosa buffa  è che io volevo attenzioni lui e ora non le voglio più o per lo meno non per questa situazione. "Ehi!" sento le sue mani sui fianchi e per poco il bicchiere che sto lavando non mi scivola rischiando anche di rompersi. "Cristo Fede" lo rimprovero. "Non volevo spaventarti" dice sorridendo e anche se so il perchè è venuto da me, mi godo quel godo per un attimo quello spettacolo di sorriso. "Che vuoi?" chiedo sapendo comunque già la risposta. "Lo sai!Voglio sapere a cosa ti riferivi prima" dice e mi sembra quasi di avere a che fare con un bambino capriccioso, sexy, ma pur sempre un bambino. "Che palle Fede, te l'ho detto, lo sai a cosa mi riferisco e se non lo sai arrivaci da solo" gli dico spazientita. "Perchè non puoi dirmelo?" chiede curioso, ma serio. "Perchè non voglio creare ne disagi e ne problemi" rispondo sinceramente. "Temi che creeresti problemi?" chiede appoggiandosi al bancone con la schiena. "Sono certa che creerei problemi" dico sempre sinceramente. "Quindi ti prego, lasciami in pace" lo supplico. "Va bene!Posso darti almeno una mano?"  chiede indicando i piatti, che ormai si sono ridotti a due. "No, ho praticamente finito, vai pure con gli altri" rispondo accennando un sorriso. Dentro di me però spero che voglia restare ancora un pò qui con me. "Ok" dice e le mie speranze colano di nuovo a picco.Distolgo lo sguardo per non mostrare la mia delusione. "Tra poco arrivo comunque" dico sospirando. "Va bene" mi passa una mano sulla schiena che viene attraversata da un lunghissimo brivido e se ne va raggiunto subito da Ferdinando che probabilmente lo stava aspettando. Quel ragazzo anche senza volerlo prima o poi mi ucciderà.     



CONFESSIONALE DELL'AUTRICE: SALVE A TUTTI, SO CHE QUESTI CAPITOLI SONO UN Pò CORTI, MA ESSENDO LA PRIMA SETTIMANA NON STA ANCORA SUCCEDENDO NULLA DI TROPPO SALIENTE. LA PROSSIMA FIDATEVI SARA' DIVERSA. VOLEVO FARVI UNA DOMANDA, RISPONDETEMI NEI COMMENTI SE VI VA. VI PIACEREBBE VEDERE DEI GIORNI SCRITTI DAL PUNTO DI VISTA DI FEDE?
VI LASCIO DI NUOVO IL NOME DEL MIO PROFILO IG dove nelle storie metto qualche chicca per approfondire o per anticipare qualcosa dei capitoli nuovi, o semplicemente per fare due chiacchiere con voi : Vanc_W.
Alla prossima e grazie ancora del supporto che date a questa storia.
un bacione.
V.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora