GIORNO 80

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MATTINA

"Buongiorno" la voce di Fede mi aiuta ad aprire gli occhi e gli sorrido appena metto a fuoco il suo bellissimo viso. "Buongiorno" mugugno. "Ti ho portato la colazione" mi dice. "Davvero?" chiedo mettendomi a sedere. "Certo...Per l'occasione signorina le ho portato una tazza di thè con una goccia di latte caldo all'interno e due fette biscottate con spalmata una quantità modesta di nutella"  mi spiega sorridendo. "Sei il migliore" gli do un bacio e guardo il vassoio. "Davvero il migliore" ripeto. "Adulatrice"sorride e si siede di fianco a me. "Goditi la colazione" mi dice. "Mi preparerai la colazione anche fuori di qui?" chiedo. "Ti preparerò tutte le colazioni che vorrai" mi risponde e mi da un bacio sulla guancia. "Sembra allettante" ammicco guardandolo. "Mangia prima che ti salti addosso" dice guardandomi negli occhi e questa sua schiettezza mi eccita un sacco. "Se vuoi che mangio non devi dirmi certe cose" gli lecco le labbra e lui sospira. "Vado" dice scendendo dal letto e rido. "Non mi scappi tanto" gli dico e addento una fetta biscottata. "Ti ha portato la colazione?" Giulia sbuca dal suo letto e controlla. "Si, è stato dolcissimo" rispondo. "Si, anche l'ultima frase era molto dolce" strizza l'occhio e io scoppio a ridere. "Hai sentito?" chiedo. "Tutto" fa una risata malefica e si alza anche lei. "Scema" le dico e torno alla mia meravigliosa colazione.

POMERIGGIO

Dopo la colazione lo scambio di battute maliziose con Federico è continuato e la cosa mi sta stuzzicando non poco.Ci sfioriamo, ci sussurriamo cose all'orecchio facendoci impazzire. Mi chiedo se sfogheremo questa cosa o ci fermeremo per evitare che ci mancherà troppo se lunedì dovessi uscire. È una cosa a cui sto pensando parecchio in effetti; vorrei fare l'amore con lui un'ultima volta prima di uscire, ma allo stesso tempo vorrei iniziare ad abituarmi a non poterlo fare per pò. Certamente, guardare lui che si allena a torso nudo, come sta facendo ora non è proprio la cosa migliore se voglio praticare l'astinenza. "Come sempre te lo mangi con gli occhi?" La Provvi si siede accanto a me con in mano una ciotola con delle patati e si sistema gli occhiali da sole. "Si nota?" chiedo ridendo. "Amica mia,nemmeno sbatti le palpebre" dice divertita e non riesco a non ridere. " E ti capisco è..." dice. "Grazie cara" le dico. "Sei proprio fortunata" dice e mettendo giù la ciotola si stende per bene sullo sdraio.  "Oh credimi lo so e non parlo solo fisicamente" le dico. "È un ragazzo magnifico e si vede che ci tenete l'uno all'altro"sorrido nel sentire quelle parole e torno a guardare Fede, ringraziando come ogni giorno delle regalo che mi è stato concesso. "Amore!" mi chiama e ancora non ci sono abituata. "Dimmi" dico sorridendo. "Dai vieni ad allenarti" mi fa cenno di raggiungerlo e visto che il mio proposito è quello di godermela, mi alzo e lo raggiungo. "Ti serve la competizione?" chiedo. "Sempre" risponde. "Posso anche molestarti?" chiede poi. "Puoi fare quello che vuoi" rispondo e se da una parte tengo fede al mio proposito, dall'altra mando all'aria l'idea dell'astinenza. "Ottimo" ammicca e so già che non mi renderà vita facile e che mi tenterà non poco. "Proviamo qualche rigore?" chiedo. "Si,ma voglio provare io a pararteli" risponde. "Mi piace la tua inziativa. Si sa mai che Allegri ti sposta in porta quest'anno" dico ridendo. "Simpatica" mi scimmiotta e si mette in posizione. "Pronto?" chiedo. "Sono nato pronto" risponde. Calcio e con sorpresa la para in maniera eccellente. "Bravo" dico e corro da lui. "Ogno volta che fai bene..." gli do un bacio e scappo via. "Avrai un premio" mi passa la palla sorridendo. "È un ottimo incentivo" dice. Riprovo e questa volta non riesce a prenderla, inizio ad esultare come fa lui e in un nano secondo me lo sento addosso. "Esulto come se fossi un mio compagno" poi però mi prende il viso e mi da un bacio come si deve. Si muove portandomi fin dietro alla pianta finta. Insinua la lingua nella mia bocca e come sempre la mia è pronta ad accoglierla, metto le braccia intorno al suo collo e lui con maestria mi tira su e fa allacciare le mie gambe ai suoi fianchi. "Fede" mugugno. "Cosa?" chiede concentrandosi sul mio collo con le labbra. "Stiamo dando spettacolo" rispondo ansimando. "Spero che si divertano" dice continuando a torturarmi il collo,poi si stacca e mi guarda negli occhi. "Ti voglio adesso" dice sussurrando e il mio cervello va in tilt. Vorrei lasciarmi andare, portarlo in bagno e sfogare la voglia che abbiamo, ma vorrei anche fermarmi ed evitare situazioni che mi farebbero stare peggio se lunedì uscissi. "Fede...". "Lo so" dice e mi aiuta a scendere dal suo statuario corpo. "Proviamo a fare i bravi" sorride e torniamo in giardino. 

SERA

Nonostante Fede abbia capito che forse dobbiamo astenerci da certe attività, durante il resto dell'allenamento mi ha comunque stuzzicato e ha tentato in tutti i modi di farmi cedere. Non so come, ma almeno per oggi ci sono riuscita, anche se una volta a letto sarà molto difficile stargli lontano. Fede appunto è già andato a stendersi e io con una scusa sono rimasta fuori a parlare con le ragazze. Sto sicuramente temporeggiando, ma se vado a letto e lui sta già dormendo ho più possibilità di passare la giornata senza cedere del tutto. "Strano che non sei andata anche tu con Fede" dice Ivana. "Mi andava di stare un pò qui con voi" dico e in parte è la verità, come mi devo godere a pieno l'esperienza insieme a Fede devo farlo anche con le ragazze. "Hai paura che ti salti addosso di la verità" dice la Provvi ammiccando. "Cosa stai dicendo?" chiedo. "Guarda che ero in giardino oggi, la pianta stava per diventare il set di un porno" dice e io mi copro il viso imbarazzata. "Oddio!" dico. "Che avete combinato?" chiede Giulia scioccata. "Non abbiamo combinato proprio niente" rispondo. "No? Ti ha appiccicata al muro e per un attimo ho pensato che ti stesse letteralmente mangiando" dice racconta  e le altre scoppiano a ridere. "Complimenti" dice Silvia. "Oh smettetela" dico imbarazzata. "Si sono fermati quasi subito è, però per un attimo ho pensato che facessero un figlio li" ride La Provvi. "Un piccolo Berna" l'asseconda la sorella. "Sarebbe il primo concepimento nella casa" continua Giulia. "Ohi ragazze andateci piano. Non acceleriamo per favore" dico sedandole. "Non vorresti un figlio da Federico?" chiede Ivana e questa domanda mi spiazza un pò. "Beh, mi da l'idea che sarebbe un padre eccezionale e in un futuro, se staremo ancora insieme mi piacerebbe formare una famiglia con lui, ma ora come ora è presto per parlarne" rispondo. "Spero tanto che ci arriverete" mi dice Ivana sorridendo. "Grazie" le dico. "Quindi non scappi dall'attacco della belva?" chiede Silvia. "No, non scappo. Sicuramente cerco di resistere un pò alle tentazioni, ma non scappo. Prima o poi a letto ci devo andare" dico. "E non avrai scampo" mi prende in giro Giulia. "Siete impossibili" dico divertita. "Possiamo cambiare discorso?" chiedo. "Ma certo!" dice La Provvi con un sorrisetto malizioso in faccia. Probabilmente avrà altre cartucce dalla sua.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora