MATTINO
La giornata di ieri è stata veramente dura e ancora non so bene se è perchè inizia a mancarmi il mondo esterno o se questa situazione con Fede inizia davvero a prosciugarmi: ormai passo dall'essere felice e spensierata, come quando giochiamo o ci abbracciamo all'interrogarmi su cosa stia realmente succedendo e quanto reale sia. Al momento, oltre che a tutta la valanga di pensieri che mi attraversa la mente sto anche cercando un modo di alzarmi dal letto senza svegliarlo in quanto ha deciso di attuare la presa koala su di me mentre dormiva. Siamo talmente avvinghiati che un minimo movimento gli farebbe aprire gli occhi e per quanto adori vedere i suoi occhi ancora assonnati, ho sempre paura in finire in situazioni molto più pericolose e difficili da gestire. "Posso quasi sentire le rotelle del tuo cervello girare" alza il viso e quasi mi pietrifico; non mi sono nemmeno mossa. "A che pensi?" chiede allentando un poco la presa. "A nulla in particolare" rispondo e anche se so che non dovrei gli accarezzo i capelli sistemando il ciuffo ribelle che sta un pò crescendo. "Sei sicura?Mi sembri preoccupata di qualcosa" dice. "No, solo mi manca un pò il mondo esterno" rispondo e in parte è vero. "Ti manca la tua famiglia?" chiede. "Si, sono abituata a vederli ogni domenica e a vedere Sebastiano tutti i giorni. La prime due settimane sembrava quasi si essere in vacanza,ma poi in genere si torna, mentre invece sono ancora qui e inizia un pò a farsi sentire la voglia di rivederli, si abbracciarli, si uscire da qualche parte con loro, mi manca anche l'Irish Pub che ho vicino a casa" spiego, al di la di lui che mi incasina ancora di più tutto questo lo sento davvero; mi manca un pò la mia quotidianità e soprattutto la libertà. "Capisco, beh è normale, siamo chiusi qui da un mese ormai e per quanto questa esperienza sia unica, è ovvio che quello che lasci fuori prima o poi si presenti alla porta. Io mi alleno ogni mattina, ma mi manca prendere la macchina, andare a Vinovo e vedere i miei compagni, mi mancano i miei cani, portarli a spasso e godermi le loro feste quando rientro a casa,è normale avere momenti in cui ti manca la tua vita" dice e io realizzando una cosa faccio una piccola risata. "Percè ridi?" chiede curioso. "Perchè ho appena realizzato che, anche se è stupido, tu sei l'unica cosa o meglio persona che era presente anche se indirettamente nella mia vita fuori" gli dico e anche se pensavo di si invece non me ne pento. "Non credo che sia stupido, anzi credo proprio che sia vero.Per il modo in cui tifi la squadra in cui gioco facevo già parte della tua vita e sono il tuo collegamento con la vita che vivevi fuori, con quella che stai vivendo qui" dice seriamente guardandomi negli occhi e se non ci fosse quella dannata paura che mi blocca probabilmente lo bacerei. Lui mi comprende come solo Sebastiano riesce e questa cosa mi destabilizza non poco. "Ed è una cosa che mi piace molto" ammicca un pò e mi accarezza il viso. "Vado a farmi un caffè. Tu lo vuoi?" devo assolutamente riprendere il controllo. "Si, grazie,comunque mi alzo anche io adesso" mi fa un piccolo sorriso e mi lascia andare. Anche se voglio sempre scappare, ogni volta che si allontana da me sento quasi un freddo polare che mi invade, come se lui fosse fuoco puro che riscalda ogni mia cellula. "Ok" insieme ci alziamo dal letto, ci vestiamo e usciamo per andare in cucina a fare colazione.
POMERIGGIO"Raffa, è meglio che leghi gli scarpini al chiodo" urla Silvia a Raffaello. I ragazzi hanno organizzato una specie di partitella di calcio e Raffaello ha voluto giocare a tutti i costi nonostante sia visibilmente negato. Io per questa volta sono rimasta in panchina e mi sono messa con le ragazze a fare il tifo e a commentare i nostri baldi giovani. "Io non mollo" dice incitandosi da solo; mi piace come si riesca a mettere sempre in gioco, non pensavo ma è proprio una bella persona. "E' una forza della natura" dice la Provvi. "Fede un goal però potresti anche farlo" gli grido e lui mi sorride alzando le spalle. "Marco è più forte in porta di quanto pensassi" mi dice. "Impegnati allora" lo incito. "Ragazzi, un attimo di pausa" dice Fede e viene verso di me. "Mi dai un pò di fortuna?" chiede piegandosi in avanti e come se fosse la cosa più normale del mondo, gli metto prima la mani tra i capelli e poi gli do un bacio sulla guancia. "Può bastare?" chiedo, lui sorride, ricambia velocemente il bacio e torna dagli altri. "Ricominciamo" dice e riprendono la partita."Che carini che siete" mi dice Giulia dandomi una spintarella. "Piantala!" dico ridendo e sinceramente non riesco ne a smettere di guardarlo e ne di sorridere, perchè questi piccoli gesti, questi piccoli momenti, sono talmente naturali e normali che mi sembra di farlo da tutta la vita e anche se mi spaventa, mi fa stare talmente bene quello che abbiamo che a volte il cuore mi batte talmente forte che temo possa esplodere. A volte mi manca il respiro solo a guardarlo, a volte davvero non riesco a non cercarlo con gli occhi,a non volerlo sentire vicino. Lo guardo giocare e penso che non ci sia niente di più bello al mondo. Lui si volta un attimo e mi fa un altro bel sorriso. Nella mia testa scatta qualcosa e mi sembra come se davanti a me avessi sempre avuto un velo e che qualcuno lo abbia appena tolto per farmi vedere tutto con chiarezza. E' tutto più luminoso, più colorato, ma capisco anche di essere estremamente fottuta perchè ora è davvero tutto chiaro: mi sono innamorata di Federico.
Il cuore inizia a battere ancora più forte e sento il respiro mancarmi; una notizia del gente dovrebbe farti stare bene, ma io mi sento solo male. "Ragazze torno subito" dico e corro in casa per andare in bagno. Chiudo la porta e e appena sento scattare la serratura un conato di vomito mi assale e mi inginocchio per liberarmi. "Lo sapevo" dico con il fiatone e lo stomaco che brucia più dell'Inferno. Mi sciacquo la bocca e mi bagno il viso levando così le lacrime che mi sono scese. Scoprire di essere innamorati dovrebbe farti toccare il cielo con un dito, invece io sto toccando il punto più basso della Terra e non perchè non sia una cosa bella, ma perchè la persona per cui provo questo sentimento è quella più sbagliata del mondo. *Perchè lo è?* mi chiedo. *E' sbagliato per me?* vorrei correre in confessionale, ma ho troppa paura che lunedì mostrino i video e che Federico venga a scoprire la verità.
Mi asciugo le ultime lacrime ed esco da bagno, trovandomi davanti appunto l'oggetto dei miei sentimenti. "Stai bene?" mi chiede preoccupato e io sfodero un bel sorriso. "Si" rispondo. "Cristiano ha sentito che stavi male e mi ha chiamato.Che succede?" mentalmente alzo gli occhi al cielo e vado subito a prendere il mio spazzolino e il dentifricio. "Mi è rimasto qualcosa sullo stomaco, ora sto bene" gli dico, mentre mi segue. "Ora va meglio?" mi chiede e ringrazio che mi abbia creduto. "Si, va meglio" dico, lui si avvicina e mi da un bacio sulla testa. *Non farlo* penso e vorrei scoppiare di nuovo a piangere e dirgli che se fa così il mio cuore davvero esplode. "Torna pure a giocare" gli dico. "Tu torni fuori poi?" mi domanda. "Certo" rispondo e finalmente mi lascia da sola. Mi guardo allo specchio e mi chiedo come diavolo ho fatto, come ho lasciato che accadesse. Quando ho letto il suo nome sulla lista mi ero ripromessa di stargli il più possibile alla larga, limitare i rapporti e invece ho finito per fare l'esatto contrario, aprendo del tutto il mio cuore.
Mi lavo i denti e torno in giardino. "Tutto a posto?" mi chiede Giulia e io annuisco tornando a guardare Fede consapevole che ormai il treno su cui lui è sopra mi ha totalmente travolta e non c'è modo di tornare indietro.
SERA
Se prima era difficile stargli vicino, ora che ho consapevolezza dei miei sentimenti è pressoché impossibile, ma mi sto sforzando per evitare altre domande a cui non posso rispondere e discussione che finirebbero solo con il mio cuore in pezzi. La sua mano sta accarezzando il suo braccio e anche se questo mi fa stare me, mi fa anche male perchè so che per lui non è lo stesso. Magari gli piaccio fisicamente, ma sicuramente non prova nient'altro di più. Mi godrò questi momenti come posso e cercherò in tutti i modi di non mettermi ancora di più nei guai, perchè se ora dovessi baciarlo la mia mente si perderebbe e tornare indietro diventerebbe impossibile, perchè dopo uno come lui non ti riprendi, lui rimane costantemente dentro di te, nella tua testa,a ricordati quel poco che ti ha dato e te lo farà paragonare a qualsiasi altra cosa che ti accadrà con qualsiasi altro uomo. "Va meglio lo stomaco?" chiede risvegliandomi dai miei pensieri e posa l'altra mano sul mio stomaco. "Si, va meglio" dico mentendo, in realtà se avessi mangiato qualcosa a cena sarebbe già finito nelle tubature di questa casa. "Sei un pò pallida però" toglie la mano sula mio addome e mi accarezza la guancia. "Domani sarò come nuova" gli sorrido. "Sei sicura che non vuoi nulla di caldo?" mi chiede premuroso, ma scuoto la testa, non sono in grado di tenere niente nello stomaco e spero davvero che domani andrà meglio o sarò costretta ad andarmene, perchè con la situazione di Ferdinando potevo anche convivere, ma con questa proprio no. "Va bene" mi stringe un pò di più a lui e inalo il suo profumo. Mi manda davvero fuori di testa. "Domani però se ancora non stai bene, fai chiamare al GF il dottore ok?" chiede e io lo guardo un pò stranita. "Non credi che il dottore sia eccessivo, avevo solo il mangiare sullo stomaco, domani sarà tutto passato" lo rassicuro guardandolo negli occhi. *Pessima mossa* penso. "Ma se continua anche domani...". "Fede domani il mio stomaco sarò a posto" ribadisco. "Ok, ok" dice arrendendosi. "Però per precauzione non fumare nemmeno domani" aggiunge e io lo ammonisco con lo sguardo. "Fede...". "Niente Fede, ti prego, fallo per me" dice sbarrando gli occhi come un cucciolo e se sapesse che infondo per lui farei di tutto. "MMh, magari potrei fumarne una domani sera, così ho visto se il mio stomaco sta bene" dico e lui allarga la bocca in un sorriso talmente bello da far più luce della luna. "Sei davvero una piaga quando fai così" gli dico. "Lo so" mi schiocca un bacio sulla guancia e poi appoggia la sua fronte alla mia. *TILT,TILT,TILT,TILT* la luce rossa nel mio cervello lampeggia all'impazzata. "Sarò anche una piaga, ma mi ascolti però" dice senza spostarsi. "Perchè così non rompi" gli faccio l'occhiolino e lui posa gli occhi sulle mie labbra. "Mi accompagni a letto?" chiedo la prima cosa che mi viene in mente anche se in effetti sono stanca e non vedo l'ora di toccare il cuscino e dormire. "Tutto quello che vuoi" mi dice, allontana il viso e torno a respirare in maniera regolare. Ci alziamo dal divanetto della veranda e andiamo in camera. "Vuoi che resto?" mi chiede e anche se non dovrei annuisco. Lui toglie solo la maglietta e si infila sotto le lenzuola, io invece mi cambio e lo raggiungo. "Vieni qua" come sempre mi abbraccia e io appoggio la testa al suo petto su cui lascio un piccolo bacio. E' più forte di me. "Buonanotte Fede". "Buonanotte Sam"
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La porta rossa || Federico Bernardeschi ||
Fanfiction{ COMPLETA} Il sogno di bambina di partecipare al reality più famoso del mondo.L'occasione di partecipare alla versione Vip e di conoscere il tuo idolo.Chissà che non diventi qualcosa di più. 9/05/2019 #904 in Fanfiction 11/05/2019 #754 in Fanfic...