GIORNO 8

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MATTINA

Apro gli occhi e mi sembra di essere tornata al primo giorno, merito della live appena passata che mi ha messa ko e anche un pò del piccolo rendez vous con Federico che mi ha allietato i sogni. Se ci penso mi viene ancora caldo. Mi volto istintivamente per guardare nel letto dietro al nostro ed esattamente come il primo giorno Ferdinando sta ancora dormendo e la parte di Federico  vuota. L'unica differenza dal primo giorno è che martedì scorso avevo timore ad incontrarlo mentre adesso, a parte il timore che mi venga una sincope per quanto è bello riesco bene o male a gestire la sua presenza. 
Mi alzo dal letto e dal mio cassetto prendo il costume da bagno però voglio farmi una nuotata in piscina invece che la doccia. Voglio rilassarmi in acqua. 
Esco dalla stanza, attraverso la casa quasi deserta, molti sono ancora a dormire, mentre Federico è i giardino che si allena come ogni giorno; saluto i pochi in cucina e vado in bagno a cambiarmi.

Mi tuffo in piscina e l'acqua fresca mi rimette quasi subito al mondo, adoro l'acqua e il modo in cui mi fa sentire. Mi basta immergermi o semplicemente buttarmi sotto la doccia per rilassarmi e tornare in vita dopo una giornataccia. Faccio un paio di vasche e mi fermo appoggiandomi al bordo dove arriva un pò di sole per godere del suo calore. L'estate è vicina e ne voglio assaporare ogni momento qui dentro. Mi chiedo però che stia facendo Bash e cosa stia pensando di me e di quello che sto facendo, penserà che sto dando troppa corda a Mauro?Che dovrei mettere subito in chiaro le cose e soprattutto, visto che lo avrà capito, farmi passare qualsiasi cosa che abbia con Federico. Mi manca un sacco e sinceramente vorrei che fosse qui per aiutarmi in questa situazione dato che anche se con Giulia ho uno splendido rapporto, al momento non me la sento di esprimere quello che sento ogni volta che vedo Federico, soprattutto in compagnia di Ferdinando. Bash saprebbe esattamente cosa fare e cosa dire. Sento due mani afferrarmi i piedi e tentare di tirarmi giù. "Ma che cazzo.." mi aggrappo al bordo e muovo i piedi in modo che l'artefice dell'agguato si prende un calcio e risalga in superfice; cosa che fa, facendomi scoprire che il mio attentatore è proprio l'oggetto dei miei turbamenti. Santo Dio, qui dentro no, se mi sfiora qui dentro lo violento. "Sei pazzo?" gli chiedo schizzandolo un pò con l'acqua. "Mi sembravi su un altro pianeta, volevo riportarti giu" risponde avvicinandosi al bordo dove posa le sue braccia tatuate ricoperte da tante piccole goccioline. Meno male che sono in acqua o prenderei davvero fuoco per quando è dannatamente sexy questo spettacolo. "Stavo pensando" dico tornando nella posizione di prima. "A che pensavi?" mi chiede incuriosito. "Al mio migliore amico" rispondo sinceramente, alla fine stavo pensando a quanto mi manca averlo intorno. "Ti manca?" chiede. "Un sacco, abbiamo vissuto insieme per un bel pò e lavoriamo insieme, non averlo con me è strano" rispondo guadandolo, anche se è decisamente una mossa pericolosa. "Vi conoscete da molto?" chiede anche lui guardandomi. "Da quando andavamo alle medie, quindi una vita" dico sorridendo, al ricordo di tutte le avventure che abbiamo vissuto insieme. "Sicura sia solo un amico?Ti sorridono gli occhi a parlare di lui" dice seriamente e io scoppio a ridere; non che Sebastiano non sia un bel ragazzo, ma è davvero come un fratello, è sempre stato così ed è decisamente troppo gay per me. "Perchè ridi?" chiede non capendo la mia reazione. "Sebastiano è gay e anche quando non lo sapevo non l'ho mai visto in quel modo" dico sempre ridendo, solo una volta ho provato a pensarci e anche in quel caso sono scoppiata a ridere da sola; anche se fosse etero, siamo troppo simili per avere una relazione romantica un minimo stimolante, l'amicizia invece è una bomba. "Oh capisco" dice anche lui ridendo, chissà, magari ora che sa che i gay non mi danno fastidio si sbilancia. "Anche a me mancano i miei amici comunque e i miei compagni soprattutto" dice sospirando. "Posso immaginarlo, anche se qui un pò ti alleni, la tua routine ha perso equilibrio" dico comprensiva, anche se non ho la sua stessa vita, mi sono resa conto che tutte le mie abitudini sono finite sotto l'uscio. "Esattamente e poi mi mancano un sacco i miei cani" dice e a quella parola i suoi di occhi si illuminano. "Spike e Wendy, sono adorabili" dico subito. "Immagino che tu li abbia visti sul mio profilo" dice sorridendo. "Beh certo, seguo tutti voi della Juve" specifico, in modo da non sembrare la stalker che in realtà sono. "Mi sembra logico" dice. "Comunque sia, sono veramente tenerissimi" dico, dirottando di nuovo il discorso sui suoi cani. "Sono la mia vita e mi mancano un sacco, è strano non vederli scorrazzare per casa" dice un pò malinconico e penso subito al documentario di Netflix sulla squadra in cui si vede casa sua e i suoi cagnoloni. "Lo credo!Con chi stanno mentre sei qui?" chiedo. "Stanno con una mia amica" risponde ed è l'input giusto per scoprire qualcosa in più. "Amica o fidanzata?" chiedo quasi imitando quello che mi ha chiesto prima. "Sul mio profilo hai visto qualche fidanzata?" chiede, prendendomi palesemente in giro. Che stronzo! "No, ma nemmeno la tua ex c'era sul tuo profilo sin da subito, si è scoperto molto dopo che stavate insieme" lo incastro fiera, anche se davvero ho fatto la figura della maniaca. "In effetti hai ragione...Con lei però ci stavo a Firene" dice perplesso e io sono fregata; ha fatto i calcoli il signor Bernardeschi. "Seguo anche giocatori che non giocano nella juve e tu eri uno di questi, in più si è chiacchierato molto su questa cosa" forse mi sono salvata in corner, anche se in parte è la verità. "Ti ringrazio del complimento calcistico, comunque lei è solo un'amica" dice rispondendo alla mia precedente domanda e sorrido mentalmente anche se non mi tolto per niente i dubbi sulla sua sessualità, lei magari è un'amica semplicemente perchè a lui piacciono i ragazzi. "Oltre il tuo amico e suppongo la tua famiglia, c'è un ragazzo eterosessuale a cui piaci tanto che ti aspetta?" mi chiede e se da parte di Mauro questa domanda mi aveva messa a disagio, da parte sua fa tutto un altro effetto. "No, nessun ragazzo eterosessuale a cui piaccio tanto mi aspetta" rispondo sorridendo e devo di nuovo cogliere la palla al balzo. "E tu?Hai una ragazza, non amica che ti aspetta fuori?" chiedo e mentalmente incrocio le dita, sperando che si sbilanci un pò "No, non c'è e sono sincero" risponde e vorrei tanto chiedergli se allora c'è un ragazzo, ma poi dovrei sottoporgli la questione Ferdinando e non è un'opzione. "MMMH, mi fiderò" dico fingendomi poco convinta. "Non ti fidi di me?" chiede sconcertato e io ridendo scuoto la testa. "Lo terrò a mente" dice facendo il finto offeso e io colgo l'occasione per schizzarlo con l'acqua "Sul serio?" si volta del tutto e vedendolo avvicinarsi alzo le mani. "Qualsiasi cosa tu voglia fare mi arrendo" dico preventivamente; dopo ieri sera temo ad averlo così vicino. "Ti sei salvata" dice con finto fare minaccioso e si gira di nuovo verso il bordo. "Comunque, ti sei ripreso dall'infortunio?" chiedo per cambiare discorso, è ovvio che non avrò la risposta che sto cercando. "Si si ora sto bene, è tutto a posto" risponde. "Grazie dell'interessamento" aggiunge. "Te l'ho detto, ti voglio in forma per la prossima stagione.Sento che potrai essere un ottimo elemento per la squadra anzi,fondamentale" dico sinceramente, senza doppi fini o altro. Lui sorride e abbassa lo sguado un pò imbarazzato. "Fondamentale non lo so, ma ti ringrazio davvero tanto" mi sorride e io non posso fare altro che ricambiare. "E' la verità, ti trovo davvero un ottimo giocatore e so che potrai fare tanto in una squadra come la Juve" ormai mi sono lanciata e non mi fermo più. "Te ne intendi tanto di calcio?" chiede. "Diciamo di si, anche se poi a livello pratico faccio un pò schifo" dico, non è vero anzi, sono piuttosto brava  ma quando ne ho parlato con le ragazze mi hanno esortato a sfidare i ragazzi e voglio che sia una sorpresa per loro "Anzi, sono proprio negata" aggiungo. "Nessuno è negato" dice ridendo. "Credimi, lo sono" ribadisco per essere più credibile. "Preferisci guardarle sul divano le partite" dice ridendo e io annuisco. "Si è meglio così"  dico scoppiando anche io a ridere.Se sapesse. "Fede!" la voce di Ferdinando spezzano la mia risata e ci voltiamo. "Si Fer?" chiede lui. "E' il nostro turno per l'inventario, prima della spesa" dice. "Si arrivo" dice Fede e Ferdinando, lanciandomi un'occhiataccia rientra in casa. "Devo andare" dice alzando gli occhi al cielo. Sorrido di nuovo interiormente. Forse non vuole smettere di chiacchierare. "Tranquillo, sarei uscita anche io" dico mentendo, con lui ci starei anche tutta la vita in acqua se fosse possibile. "A dopo" dice nuota fino alla scaletta. Lo guardo uscire e sembra un fottutissimo Dio greco che emerge dalle acque. Perfetto!


POMERIGGIO

"Venite a fumare con me fuori?" chiedo alle ragazze, che sono letteralmente collassate dopo il pranzo e soprattutto dopo la guerra civile che stava scoppiando per fare la spesa. Paola voleva a tutti i costi avere la meglio e per poco non scattava la rissa tra lei ed Eleonora.Spero che non sia sempre così, altrimenti mi chiamerò fuori da qualsiasi decisione. "No, stiamo un pò qua ancora" dice Silvia mezza addormentata. "Va bene!" sorrido ed esco da sola con la mia sigaretta. L'accendo e vedo Federico seduto che rigira il pallone tra le mani. Sorrido e decido di fare lo stessa cosa che ha fatto lui con me questa mattina. In punta di piedi lo raggiungo e gli metto le mani sui fianchi. "A che pensi?" chiedo e lui sussulta. "Ma sei un gatto?Non ti ho sentita?" chiede e io scoppio a ridere. "Tu hai fatto lo stesso con me in piscina" dico indicando la vasca. "Me lo merito" dice e io con la sigaretta indico l'altra sedia. "Posso?" chiedo. "Certo!" attira un pò la sedia verso la sua e io mi siedo. Mi vuole vicino? "Come mai solo?Fer dove lo hai lasciato?" chiedo e lui alza di nuovo gli occhi al cielo. "Perchè siete sempre insieme, è strano vederti da solo o vedere lui da solo" rispondo e magari è la volta buona che dice qualcosa. "Beh mi trovo bene con lui e mi piace la sua compagnia, ma possiamo stare separati" dice seriamente, ma ancora non riesco a capire che c'è tra di loro. "Certo, certo" dico. "E tu?Quando è che ti scolli da quella robaccia?" chiede indicando la sigaretta. "Non è la stessa cosa" affermo. "Come io sto bene in compagnia di Ferdinando tu stai bene in compagnia della tua sigaretta, con la differenza che lui non è pericoloso per la mia vita, quella per la tua si" spiega e quasi mi viene da ridere. Ferdinando certamente non è pericoloso, ma ha comunque mire ambigue verso la sua persona; che se ne sia accorto o meno. "Per questa volta la spengo va bene?" prendo il posa cenere che abbiamo lasciato in giardino e la spengo. "Contento?" chiedo. "Decisamente" mi fa un enorme sorriso e devo dire che se questo è il premio per aver spento una sigaretta e non aver fumato posso anche accettarlo. Mi risiedo accanto a lui e per dispetto con la mano gli faccio cadere la palla. "Prima mi schizzi d'acqua in piscina e adesso questo?" fa per alzarsi e anche io mi alzo di scatto per allontanarmi. "Federico, no" dico alzando le mani, sperando che aiuti come in acqua ma lui si avventa su di me e inizia a farmi il solletico. "No,no, ti prego basta" dico con voce stridula per il fastidio ma lui non si ferma. "Per favore!" nel cercare di divincolarmi scivolo ma lui mi afferra prontamente cingendomi la vita e io mi aggrappo alle sue braccia, dove per la prima volta sento il lieve rilievo dei suoi tatuaggi. "Non ammazzarti" dice con il fiatone, guardandomi negli occhi. Come ieri sera il mio cervello va letteralmente in tilt e ho una voglia spropositata di baciarlo. "No,no tranquillo" dico anche io con il fiatone,che ho sia per il solletico che per la vicinanza con questo pezzo di Marcantonio. "Inizio a pensare che tu sia molto più pericolo per la mia vita che le sigarette" affermo cercando di riprendere il controllo delle mie facoltà mentali. "Addirittura?" domanda senza lasciarmi andare, ancora un pò e davvero mi porteranno via di qui per molestie sessuali. "Si" rispondo cercando di sembrare sicura e per niente turbata da questa situazione. "Meglio che mi stai lontana allora" abbassa di un tono la voce come ha fatto ieri sera e si avvicina un pò. Non solo ieri sera voleva ammazzarmi, ma anche oggi; ha fatto di questo una missione di vita? "Forse si" dico cercando di restare seria anche se vorrei sorridere e ridere. Scoppiamo infatti a ridere entrambi e mi lascia andare permettendo al mio cervello di riprendere bene o male le sue normali facoltà. "Ti lascio alla tua palla va" dico ridendo e lo saluto sfiorandogli il braccio prima di tornare in casa.

SERA

"No davvero da me è allucinante, non sto scherzando, a volte c'è tanta di quella nebbia che non riesco a vedere dal mio balcone..Anche in città si" racconto, stasera ci stiamo dedicando alla conoscenza delle nostre città d'origine e ne stiamo decantando le bellezze anche se io non ho molto da decantare su Piacenza. "Non ci credo dai" dice Silvia. "Davvero, Luca vienimi incontro, anche a Bologna è così o sbaglio?" chiedo a Luca che essendo dell' Emilia-Romagna può capirmi. "Si, anche a Bologna capita spesso, però da te è davvero un macello, ci sono stato una volta dalle tue parti e pensavo di essere finito a Silent Hill" dice ridendo e io batto le mani.  "Visto!" dico e dalla porta vedo arrivare sia Mauro che Federico. Oggi ho evitato Mauro per tutto il giorno, vorrei raggiungere il record, anche se temo che coglierà l'occasione per partire di nuovo all'attacco. Vedo però Federico accelerare il passo e si fionda letteralmente sulla parte vuota del puff dove sono seduta. Questa proprio non me l'aspettavo e i miei occhi slittano dal viso deluso di Mauro a quello sorpreso e incattivito di Ferdinando. "Voglio attentare ancora un pò alla tua vita" mi sussurra all'orecchio e mi sento letteralmente morire.Si, ha proprio decidere di porre fine alla mia esistenza. "Dovrò assumere una guardia del corpo allora" gli dico a bassa voce. "Ce l'avresti già ma non è arrivato in tempo" con la testa fa un cenno verso Mauro e poi fa l'occhiolino. "Smettila!" lo ammonisco dandogli uno schiaffo sul braccio e lui si mette a ridere. "Sei un cretino" gli dico. "Grazie!" fa ancora l'occhiolino e poi fa passare il suo braccio dietro di me per appoggiare la mano sulla mia schiena. "Ti da fastidio?Sto più comodo" chiede tranquillo. "Non mi da fastidio tranquillo" dico cercando di rimanere il più lucida e tranquilla possibile anche se il mio corpo attualmente è invaso da brividi e calore insieme. Accenna un sorriso e torna a seguire gli altri. Io ormai non riesco più.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora