GIORNO 9

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FEDERICO POV

MATTINO

Apro gli occhi e sento solo il respiro pesante degli altri che dormono, probabilmente è presto e io sono come sempre uno dei primo a svegliarmi, se non il primo come è già successo. Come quasi ogni mattina sento un leggero peso sul fianco e di nuovo vi trovo la mano di Ferdinando,se lo faccia apposta o meno non ne ho idea, non gliel'ho mai chiesto sinceramente; non che mi dia particolarmente fastidio comunque. Come al solito la sposto nella maniera più delicata possibile per non svegliarlo, non mi va che mi segua subito, anche perchè ho altri programmi per questa mattina. Ieri sera prima di venire a letto sono andato in confessionale e ho fatto una richiesta al Gf e spero che l'abbia esaudita. 
Con cautela mi alzo dal letto e senza fare troppo rumore vado in magazzino; quello che cercavo è appoggiato sulla lavatrice e istintivamente sorrido mentre prendo il mio regalo. Torno in camera. nascondo quello che devo dietro alla schiena e anche se è una visione niente male, mi avvicino a Samantha e gli metto la mano su un braccio per scuoterla un pò. Lei mugugna e dopo altri due tentativi lei apre gli occhi. Sussulta e si tappa la bocca per non fare nessun verso. "Sono così brutto che ti spaventi sempre?" le chiedo sussurrando. "Cretino" sussurra a sua volta e si strofina gli occhi probabilmente per acquistare più vista. Quanto è tenera, sembra un cucciolo. "Che vuoi?" chiede sempre mantenendo la voce bassissima. "Vieni con me" le dico. "Dove?" chiede sbuffando. "In giardino, dai cambiati" la esorto e lei sbuffa di nuovo. "A a fare che?" chiede svogliata. "Poi te lo dico, dai vieni" la esorto di nuovo. "Va bene!" dice rassegna strofinandosi il viso. "Ti aspetto fuori" le dico ed esco dalla camera stando attendo che non veda cosa ho dietro la schiena. 
Esco in giardino e non so perchè ma sono un pò nervoso, non è certamente la prima volta che faccio una cosa simile, ma non sò perchè oggi mi tremano un pò le gambe, sarà che lunedì sera e ieri ci sono stati momenti in cui la vicinanza di Sam mi ha provocato sensazioni strane, ma in genere non mi faccio condizionare da queste cose, anzi, in genere le gestisco perfettamente. Alzo lo sguardo dall'erba e la vedo uscire, le sorrido. "Buongiorno!" le dico ridendo, potendo anche tornare ad un tono normale, non mi piace molto sussurrare, beh solo in certi casi in cui devo dire cose che  meglio che gli altri non sentano. "Se buongiorno, allora?Perchè mi hai trascinato giù dal letto?" chiede ancora un pò assonnata. E' proprio....*Fede concentrati* mi ricompongo mentalmente e da dietro la schiena faccio apparire due scarpini da calcio da donna o per lo meno del suo numero. "E quelle?" chiede confusa. "Queste sono tue, oggi ti insegno qualche trucco e non sarai più negata quando uscirai da qui" dico entusiasta e lei inizia a scuotere la testa. "No, no, io figuracce non ne faccio" dice quasi scoppiando a ridere e inizia ad indietreggiare. Io lascio andare gli scarpini e la fermo prendendola tra le mie braccia. *Non dovevi evitare queste situazioni?* mi chiede la mia coscienza e in effetti mi ero detto di non stargli troppo vicino, ma ormai è fatta. "Fede davvero" dice quasi spaventata. "Dai, ci divertiamo un pò,prova" la imploro con gli occhi e piano piano mi perdo nei suoi scuri. *Dimmi di si* mi ripeto in testa. "Va bene!" alza gli occhi al cielo e io ballo interiormente.A malincuore la lascio andare, ma le prendo la mano e la trascino alla sedia per farle mettere le scarpe. "Sei una piaga lo sai?" dice ridendo mentre si infila le scarpe. "Mia sorella me l'ha detto spesso" rispondo ridendo e lei si alza. "Sono pronta alla più grande figuraccia della mia vita" dice avvicinandosi al pallone. "Andrai alla grande vedrai" mi avvicino a lei  e mi passa il pallone utilizzando il lato del piede. "Le mie competenze si fermano qui" dice ridendo, io mi allontano un pò con il pallone, gli passo di nuovo e lei lo blocca con il piede. "Ripassamelo, ma calcialo con più forza" le suggerisco e lei tenta mettendo il piede in modo talmente perfetto che la palla arriva dritta al mio. "Sei sicura di essere negata vero?" chiedo perplesso, magari mi ha preso in giro. "Negatissima" dice alzando le mani. "MMh, mi fiderò" dico, imitando lei durante la nostra chiacchierata in piscina. "Ora te la rilancio con più forza, prova di nuovo a stopparla" le dico e calcio, lei si sposta di poco e stoppa la palla. "Stai andando bene" le dico sempre poco convinto del fatto che sia negata. "Queste cose le fanno fare ai pulcini, certo che sto andando bene" dice, prova a calciare la palla come prima, ma la precisione in questo tiro sta volta manca. "Questo era meno bello, ora prova a togliermi la palla, prometto che non ti farò male" la rassicura e anche la vedo poco convinta, viene verso di me con una piccola corsetta e mi si para davanti, puntando i suoi occhi prima nei miei e poi sui miei piedi; scatta, ma io la driblo e mi paro dietro di lei che si volta subito e prova di nuovo, i nostri piedi di intrecciano e in un secondo siamo a terra con lei che mi è atterrata letteralmente sopra. "Tutto bene?" mi chiede con gli occhi spalancati. "Si tranquilla, tu sei tutta intera?" le chiedo tenendola forse più stretta del dovuto. "Si, hai attutito la mia caduta" dice e muove lievemente la mano che sta sul mio petto; quel movimento impercettibile mi provoca un lunghissimo brivido e realizzo che se non mi alzo subito la situazione diventerà molto complicata e imbarazzante. Come se mi avesse letto nel pensiero lei si alza dal mio corpo e mi porge la mano per aiutarmi ad alzami, io l'afferro e il brivido di freddo si trasforma in un famigliare calore. "Direi che per oggi ho fatto abbastanza!" dice. "Ti arrendi già?" le chiedo un pò deluso, che abbia esagerato? "Ti ho quasi messo ko quindi meglio andare a piccole dose ok?" chiede accennando un sorriso e non posso fare altro che arrendermi. "Va bene!" le dico. "Va do a fare una doccia, ti lascio al tuo allenamento solitario" mi passa di fianco e mi accarezza il braccio prima di rientrare in casa. Dio mio, che caldo.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora