GIORNO 34

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FEDERICO POV

MATTINA

Questa mattina mi sono svegliato e l'altro lato del letto era vuoto, durante la notte l'ho sentita rigirarsi parecchio, probabilmente le dava ancora fastidio lo stomaco e spero che al suo risveglio il malessere le sia passato. Ieri era parecchio strana e mi sono domandato se fosse solo per lo stomaco o la mancanza del mondo esterno che l'attanagliasse in quel modo. Ho cercato di starle accanto, confortarla, ma forse non è stato sufficiente. Oggi farò di più.
Mi alzo dal letto, mi vesto e la vado a cercare; la trovo in giardino seduta su un puff a fumare e la cosa non mi piace per nulla, mi aveva detto che avrebbe aspettato di vedere come stava con lo stomaco. Vado subito da lei. "Che stai facendo?" chiedo forse troppo bruscamente. "Lo so, avevo detto che avrei aspettato, ma mi sento davvero meglio" dice facendomi poi un sorriso, anche se mi sciolgo a quella visione, leggo nei suoi occhi  che c'è ancora qualcosa che non va. "Sam..." dico inginocchiandomi davanti a lei per guardarla meglio negli occhi. "Ormai sai che puoi parlare con me di qualsiasi cosa" le rammento. "Certo che lo so" dice guardandomi confusa. "Vedo che c'e qualcosa che ti turba e non è solo lo stomaco" le dico e per un attimo sembra spaventata poi fa un risatina. "Ero giù perchè mi manca un pò casa e si è aggiunto lo stomaco, ma davvero ora sto bene e anche quel piccolo momento è passato. Ho te qui"  mi accarezza il viso e di nuovo non posso fare altro che sciogliermi, muovo il viso e do un piccolo bacio al palmo della sua mano. "Quindi posso stare tranquillo?" le chiedo e lei annuisce. "Vai ad allenarti va" toglie la mano dal mio viso e si alza. "Questa la butto così sei felice" aggiunge; mi alzo anche io e prima che possa incamminarsi l'attiro a me prendendole la mano e l'abbraccio. "Mancanza di affetto?" chiede stringendomi a sua volta. "Mi hai abbandonato nel letto" dico ridendo. "Sedotto e abbandonato" dice e vorrei tanto dirgli che se vuole davvero sedurmi è libera di farlo perchè la lascerei fare molto volentieri. "Scema" le dico per sdrammatizzare e scioglie l'abbraccio. "Vado a bermi un caffè" dice e rientra in casa.Nonostante le sue rassicurazioni non sono ancora del tutto sicuro che stia bene. Sento che c'è qualcosa che non mi dice. "Oh Berna tutto bene?" la mano di Luca mi fa trasalire. "Vedi Sam strana?" chiedo, magari lo vedo solo io perchè mi preoccupo in maniera eccessiva. "Non mi pare, magari sta ancora poco bene" dice lui. "Perchè?È successo qualcosa?" chiede preoccupato. "No, almeno,non credo, so solo che  in questi giorni ha sentito molto la mancanza di casa e ieri è stata poco bene, ma sento che c'è dell'altro e non vuole parlarmene" spiego. "Magari e ancora un pò di mancanza, vedrai che gli passa non preoccuparti" mi dice per rassicurarmi. " E se davvero ci fosse dell'altro?"  chiedo. "Te ne parlerà quando sarà pronta" dice. "Si hai ragione" dico e faccio un bel respiro. "Dai alleniamoci un pò,almeno mi distraggo" gli rubo la palla dalle mani e inizio a palleggiare. "Così mi piaci Berna" dice Luca e iniziamo ad allenarci.

POMERIGGIO

L' allenamento non è servito ad un bel niente,il mio pensiero fisso era su Sam e su quello che potrebbe passarle per la testa in questo momento. "A che pensi?" le sue braccia mi avvolgono il collo e si sporge in quanto sono seduto sulla sdraio. "A te" dico sincero e lei sbarra gli occhi. "A me?" chiede e facendo il giro si siede davanti a me. "E perchè mi pensavi?"aggiunge. "Sono ancora un pò preoccupato" le dico e lei mi sorride. "Ancora.Fede sto bene davvero" dice e mi stringe le mani fra le sue. "Mi fa molto piacere che tu ti preoccupi per me, ma non ce n'è bisogno" mi sorride e io annuisco. "Ti fai un tuffo con me?" chiede e ovviamente non posso dire di no. "E me lo chiedi?" le faccio l'occhiolino e mi alzo insieme a lei, che si toglie l'abito e mostra il costume che anche io ho già indosso.
La seguo in piscina e appena sono vicino al bordo sento le sue mani spingermi e subito dopo sono sott'acqua. "Stronza" le urlo riemergendo mentre le entra bella tranquilla. "Dovevo vendicarmi dell'altra sera" dice ridendo e ne approfitto subito per cingerla e avvicinarla a me. "E ti ritieni soddisfatta?" chiedo. "Abbastanza" dice mettendo le braccia intorno al mio collo come ha fatto l'altra sera. "Pianifichi quindi un'altra parte di vendetta?" chiedo fingendomi spaventato. "Può darsi" ammicca un pò e l'avvicino ancora di più al mio corpo, lei avvinghia le gambe a me e come mi e accaduto spesso sento un formicolio nel costume. *Non diventate duro* gli dico mentalmente. Se dovesse accadere sarebbe proprio bella da spiegare. "Nel frattempo posso cercare di farmi perdonare?" chiedo toccando la punta del suo naso con il mio e lei sorride. Adoro vederla sorridere, mi fa stare bene e mi migliora la giornata. "Mi piacerebbe vederti tentare si" sorride e sguscia via dalla mia presa. "Se scappi però non posso tentate" le dico e lei mi fa un linguaccia. "Non devi per forza iniziare adesso" dice ma io la raggiungo e la cingo di nuovo. "Ma io VOGLIO iniziare adesso" dico scandendo bene quella parola e la spingo fino a farle toccare il bordo della piscina con la schiena,ormai è routine per noi. "Ti piace proprio non darmi scampo"dice incatenando i suoi occhi ai miei. "Si mi piace molto" mi avvicino un pò e poi mi avvento sul suo collo dove inizio a lasciare piccolini baci. "Sto tornando tra le tue grazie" le sussurro e lei mugugna. "Forse" io sorrido e riprendo quel piccolo gioco e decido di renderlo più interessante mordicchiandole la pelle. "Fede mi fai solletico" dice ridendo cercando di allontanarmi, ma io la tengo stretta anche se alzo il viso. "Ti vendicherai ancora?" chiedo divertito. "No, no sei perdonato del tutto" dice alzando le mani in segno di resa. "E' stato facile" dico. "Stupido" mi schizza un pò con l'acqua e si divincola ancora dalla mia presa. "Continui a scappare però" dico appoggiandomi al bordo con la schiena. "Si perchè sei pericoloso Bernardeschi" dice ridendo e al suono del mio cognome detto da lei una scossa mi colpisce dritto li, non so perchè ma mi eccita sentirla chiamarmi per cognome. "Penso che tu me lo abbia già detto...Inizio a pensare che sia vero" ammico un pò, lei si avvicina e arrivata davanti a me posa le sue mani sul mio petto. "Sei tremendamente pericoloso"mi dice e con l'acqua inizia a disegnare cerchietti sulla mia clavicola. "Anche tu non scherzi però" dico con il fiato leggermente corto;non sono abituato a questo tipo di attenzioni e la delicatezza che ha nei movimenti mi mozza il fiato. "Menzogne, io sono un angelo" dice con finta aria innocente. Si, un fottuto angelo che tantore che vorrei mi portasse all'Inferno adesso, nel girone dei lussuriosi per farmi suo per l'eternità.
"Potrei avere delle lamentele su questo" replico e lei scoppia a ridere. "Terrò conto anche si questo, la lista si sta facendo lunga" dice. "Quindi sono ancora a rischio?" chiedo fintamente scioccato. "Temo proprio di si" afferma e si avvicina un pò avvicinandosi con la bocca al mio orecchio. "Credo che dovrai farti ancora un pò perdonare" mi sussurra ed è decisamente la fine, se non l'allontano adesso sentirà qualcosa che è meglio non senta. Approfitto che siamo in acqua e afferrandola bene per i fianchi la alzao un pò e la la lancio nell'acqua. "Questo non è farsi perdonare sai?" dice fintamente basita, sistemandosi i capelli. "Lo so" dico divertito anche se la situazione la sotto non migliora molto, il costume diventa sempre più stretto. "Bene, vorrà dire che abbandonerò qui" dice facendo l'offesa e nuota fino alla scaletta. Di norma non vorrei che andasse via, ma ora è proprio necessario a livello fisico che lei ne vada. "Si, si abbandonami, sappi che anche tu sei appena entrata sulla mia lista nera" la minaccio e lei mi fa una linguaccia prima di andarsene. Faccio un lungo respiro e tento di pensare ad altro, non è facile, ma devo uscire da questa piscina prima o poi e ovviamente non posso nemmeno sfogarmi qui dentro. In bagno non ci è certamente vietato, anche perchè dopo un pò un uomo ne ha bisogno, ma mi sentirei un pò squallido, soprattutto perchè i miei pensieri in quel momento andrebbero a lei e già a volte faccio fatica a guardarla figuriamoci dopo che mi sono fatto sega pensando a lei. Ricorro al mio solito metodo e la situazione si sgonfia notevolmente permettendomi di uscire dalla piscina e andare a chiudermi direttamente in bagno. Non voglio fare nulla, solo aspettare che il momento passi del tutto. "Sembro un cazzo di ragazzino" dico a me stesso e continuo davvero a chiedermi come ho fatto a cacciarmi in una situazione del genere, nemmeno quando andavo a scuola prendevo certe cotte. Nemmeno per Veronica ho preso una sbandata del genere e ne ero parecchio innamorato. *Devo sfogarmi cazzo* impreco mentalmente e me ne sbatto di tutto. Non ce la faccio più. Mi appoggio al muro del bagno con la schiena e infilo la mano nel costume.Finirò all'Inferno.

SERA

Sam è qui accanto a me, mi si è accoccolata addosso mentre parliamo con gli altri e mi sento peggio di un ladro. Una volta uscito dal bagno sono corso a farmi una doccia, non ho fatto nulla di male, ma mi sentivo sporco e appena l'ho vista mi sono sentito anche peggio alla sola idea che poco prima mi stavo masturbando pensando a lei e soprattutto a lei che mi faceva cose molto poco caste con la sua bocca. Guardarla in faccia al momento mi sta risultando parecchio difficile. "Come sei serio stasera" dice richiamando la mia attenzione. "Serio?" chiedo. "Si, sei pensieroso, è tutto a posto?" chiede. "Si, è tutto a posto" rispondo sorridendole. *Quanto è difficile non pensare a quello che ho fatto* penso. "Oggi dopo la piscina sei stato in bagno un bel pò, non stavi bene?" chiede preoccupata. *Cazzo se n'è accorta* impreco mentalmente. "Lo stomaco si è un pò ribellato al tuffo in piscina" dico pronto. "Ma nulla di grave è passato subito" aggiungo e la vedo tranquillizzarsi; se solo sapesse. "Meno male" mi sorride di nuovo e torna con la testa sulla mia spalla, lasciando poi piccole carezze sul braccio. "Tu il tuo stomaco?Hai mangiato poco oggi" le dico e lei sospira. "Da ancora un pò fastidio in effetti, ma va meglio" dice. "Ieri ho detto che se non passava...". "Fede è passato, visto che ieri è stato in subbuglio quasi tutto il giorno deve riprendersi, va meglio, qualcosa ho mangiato e domani sarà tutto a posto" ribadisce, ma davvero non riesco a non preoccuparmi. "Va bene, la smetto" dico ovviamente mentendo e la stringo un pò di più a me. "Grazie però" dice e alzando il viso mi da un piccolo bacio sulla guancia. Adoro quando fa così, ma lo odio anche perchè vorrei che fosse qualcosa di più,ma temo che potrebbe risultare un errore, come quello che ho fatto oggi in bagno. Inizio a sentirmi davvero uno schifo ed è meglio che vada a letto. "Sam, io vado a letto" la informo per farla spostare. "Sei stanco?" chiede. "Un pò si" le dico e mi alzo. "Ti raggiungo dopo" mi dice e la ringrazio mentalmente, se venisse subito a letto con me dovrei chiudermi di nuovo in bagno. "Va bene.Buonanotte" le do un bacio sulla guancia e poi saluto gli altri. "Notte Fede" dice e rientro in casa. Vado in camera, mi spoglio e mi stendo a letto. Oggi ho proprio toccato il fondo.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora