GIORNO 31

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FEDERICO POV

MATTINO

La festa di ieri è stata davvero un delirio, soprattutto per me che mi ha lasciato un sapore dolceamaro in bocca. Io e Sam ci siamo avvicinati parecchio ed ero talmente eccitato che per poco non me la facevo contro il muro o in piscina. Se non fosse arrivato Luca ad interromperci le mie labbra avrebbero finalmente assaggiato le sue. Devo ricordarmi di spaccargli la testa dopo.
Sospiro e apro gli occhi, non riesco più a dormire tanto e scopro che sia il suo accappatoio che la mia salvietta sono spariti e siamo rimasti in intimo aggrovigliati in qualche modo nelle lenzuola. Se non ne avessi la certezza direi che sembriamo proprio due che ci hanno dato dentro parecchio. Scrollo la testa perchè solo al pensiero e al ricordo di ieri sera mi viene duro e con questi boxer non notarlo sarebbe difficile. Passo gli occhi su tutto il suo corpo e anche l'intimo in pizzo bianco che ha addosso non aiuta per niente. Lei si volta nel sonno e allunga un braccio verso di me; la sua mano è calda e se non mi alzo e mi faccio una bella doccia fredda non mi calmerò mai. Faccio per muovermi, ma lei mi stringe il braccio. "Resta ancora un pò" mugugna e si avvicina accoccolandosi a me. "Va bene" le dico e la stringo inalando il suo profumo inebriante. "Posso allenarmi con te?" chiede e questa domanda mi sorprende non poco; fino ad oggi le ho sempre proposto io le cose, soprattutto di allenarsi con me e il fatto che me lo chieda lei significa che in parte tra noi è davvero cambiato qualcosa e che si sente davvero più libera nei miei confronti. "Ma certo che puoi" le rispondo e le do un bacio sulla testa. "Grazie" con sorpresa mi da un piccolo bacio sul petto e convengo che è davvero giunta l'ora di alzarmi o la situazione prenderà tutt'altra piega. "Io intanto vado" le do un'altro bacio sulla testa e la lascio andare per alzarmi. "Tra poco arrivo" dice rigirandosi ancora un pò nel letto. Sorrido e mi vesto.

"Hai iniziato senza di me?" smetto di palleggiare e alzo lo sguardo. È sulla porta e mi sta sorridendo. "La palla mi tentava" dico ridendo. "Si immagino" si avvicina ridacchiando e mi ruba la palla per iniziare a palleggiare. "Sei un pò lento Bernardeschi" mi prende in giro. "Ah si?" chiedo divertito e scatto verso di lei che smette di palleggiare e prova a driblarmi così io l'afferro per l'addome e l'allontano dalla palla. "Fallo!" urla,ma io non la mollo e scoppia a ridere. "Arbitro" ride e la lascio andare. "Sei molto scorretto sai" mi accusa e va a recuperare la palla. "Se fossi il mister ti terrei in panchina" mi fa la linguaccia e calcia la palla verso di me, con un molta forza. "E tu sei molto violenta" gli dico. "Violenta?" chiede sbarrando gli occhi stando al gioco. "Si molto violenta" concludo deciso. "Questa me la ricorderò" dice e fa segno di legarsela al dito. "Prendila" la calcio verso di lei e la stoppa con il petto, vederla giocare a calcio mi eccita più di qualsiasi altra cosa.  "Ora toglimela" mi sfida con gli occhi e le vado subito in contro. lei però riesce a driblarmi e mi passa dietro. "Molto lento" dice e ci riprovo fermandola come prima. "Allora è un vizio" si volta scivolando tra le mie braccia e mette le sue intorno al mio collo come ha fatto ieri sera. "Dovrò lamentarmi con la società per il tuo comportamento veramente scorretto e inadeguato in campo" dice ammiccando un pò e sento già il sangue bollirmi nelle vene. E' veramente stupefacente il modo in cui riesce ad accendermi; le basta davvero poco e torno un ragazzino in preda agli istinti più animali. "E posso fare qualcosa per evitare che tu faccia la spia?" le chiedo ammiccando un pò a mia volta. "Vuoi corrompermi?" chiede continuando la recita. "MMM...Forse" rispondo. "In questo caso, credo che un'altro massaggio dei tuoi possa bastare" alza le sopracciglia e sinceramente non vedo già l'ora di metterle le mani addosso. "Affare fatto" le dico e lei si allontana da me. "Bene, ora vado a fare una doccia. Tu continua, ti voglio sempre in forma" mi fa l'occhiolino e torna in casa. La doccia serve a me: GELATA.


POMERIGGIO.

"Oh Berna scusa ancora per ieri sera" mi dice Luca sedendosi accanto a me, non sono ancora stato solo quindi apprezzo che non abbia detto niente davanti a lei o agli altri. "In effetti ti avrei voluto spaccare la testa in quel momento" gli dico. "Ti giuro non mi ero accorto che stavate per baciarvi, anzi non vi avevo nemmeno visti" dice scuotendo la testa. "Vi avevo visto contro il muro e poi ho pensato che foste andati in camera" aggiunge. "E invece no..." dico io ridendo. "Davvero amico scusa" ripete. "Spero che tu sia riuscito a rimediare a letto" dice. "No, siamo andati a dormire e volevo riprovare questa mattina, ma nei suoi occhi non c'era la stessa luce di ieri sera, ho temuto di fare un danno, così ho evitato di provarci, però ci siamo avvicinati ancora di più e la cosa non mi dispiace" spiego e lui mi da una bella pacca sulla spalla. "Vedrai che ce la farai amico, come ci siete andati vicini una volta, può risuccedere" dice e io apprezzo davvero il suo supporto. "Pensavo l'avessi già ucciso a quest'ora, ma vedo che Onesto è ancora vivo" dice Raffaello venendo accanto a noi . "Per questa volta ho deciso di lasciarlo vivere, la prossima volta non lo so" dico ridendo. "Mi sembra giusto.Ma con la signorina come sta andando. Qualche cambiamento significativo?" mi chiede mettendosi nella perfetta posa da psicologo. "Come ho detto a Luca ieri sera ci siamo comunque avvicinati tanto e anche se oggi non c'è stata la stessa atmosfera da bacio comunque si è lasciata andare di più e quindi va bene, le basi per riprovare ci sono" rispondo, ormai non nascondo più le mie intenzioni; sono fin troppo evidenti. "Ottimo, il fatto che si sia sciolta è sintomo che sta meglio e vuole anche lei magari passare ad livello successivo" dice e io annuisco. "Può darsi, anche se ho ancora timore che un mio passo falso possa allontanarla. Con tutto quello che è successo potrebbe farlo in qualsiasi momento" dico altrettanto sinceramente. "Secondo, me a questo punto non credo che si potrebbe allontanare, io vi osservo e a mio modesto parere vi piacete molto e vedo che ci tiene molto, come ci tieni te d'altronde. Io non mi preoccuperei di questa cosa" dice e sinceramente il suo parere esterno mi ha confortato non poco, se anche lui lo vede e non c'è dentro, vuol dire che qualcosa di vero c'è e che quindi devo solo metterci un pò più di impegno e aspettare di nuovo il momento giusto. "Grazie ragazzi, davvero. Sinceramente non mi aspettavo che succedesse tutto questo e avere tutto questo trasporto per una ragazza un pò mi spaventa, ma sapere che ne posso parlare con voi mi conforta molto" dico e Luca viene ad abbracciarmi. "A questo servono gli amici Berna" dice e gli do una pacca sulla schiena. "Noi siamo sempre qua" dice Raffa.  "Vado a vedere che sta combinando, le devo anche un massaggio" dico e faccio per alzarmi. "Nooo, aspetta. In che senso le devi un massaggio?" dice Luca fermandomi. "Stamattina ci stavamo allenando e giocando un pò le ho detto che le avrei fatto un massaggio" spiego a grandi linee. "Ma allora, devi fare le cose fatte bene. Faglielo in sauna, magari stasera" mi dice e in effetti non è una cattiva idea: la sauna è abbastanza appartata, saremo solo io e lei, un bel massaggio, il caldo. "Cazzo Luca sei un genio" dico e mi alzo. "Dove vai?" mi chiede. "Beh, visto che devo fare le cose fatte bene, vado ad invitarla formalmente" dico ed entrambi alzano i pollici. 
Entro in casa e vado in salotto dove sta parlando con le ragazze. "Sam!" la chiamo. "Si?" chiede voltandosi. "Puoi venire un attimo?" le chiedo e lei scusandosi con le altre si alza dal divano e viene da me. "Dimmi" dice sorridendo. "Come ben sai, per far si che la mia reputazione non venga danneggiata, devo occuparmi del tuo e pertanto ti invito a fare una sauna, completa di massaggio dopo cena" le dico e lei fa un sorriso alzando solo l'angolo della bocca. "Direi che accetto" dice e il mio cuore va già a mille. *Grazie Luca* dico mentalmente. "Perfetto. A dopo allora" dico. "Non vedo l'ora" ammicca un pò e sono tentato di mandare all'aria la sauna e il massaggio e saltarle addosso adesso. "Sam" la chiama Giulia. "Arrivo!" mi da un bacio veloce sulla guancia e torna sul divano. Stasera esplodo me lo sento.


SERA

"Prego signorina" apro la porta della sauna e lei toglie l'asciugamano, mostrando un costume rosso che le sta una favola. "Non vieni?" chiede e capisco di essermi incantato e lei mi ha beccato. "Arrivo" tolgo anche io l'asciugamano rimanendo in costume ed entro con lei. Sistemo il termostato e tutto il resto e mi siedo accanto a lei. "Dopo ieri sera ci voleva" dice e già tremo all'idea di parlare di ieri sera. Arriveremo a quel discorso e sarebbe imbarazzante. "Direi di si" dico solo sorridendo, per apparire tranquillo. "Mi sono divertita però" sento i suoi occhi addosso e mi decido a guardarla. "Anche io" le dico. "Che dici?Vuoi riscuotere il massaggio?" le chiedo  evitando così di andare oltre con il discorso. "Si, riscuoto" sorride e si volta di schiena. Con le dica le sfioro il tatuaggio zebrato. "Mi piace un sacco guardarlo" ammetto e la sento sorridere. "Guardalo pure quanto vuoi" dice sospirando e inizio a disegnare dei cerchietti sulla sua schiena con i pollici, premendo un poco. "Sempre meraviglioso" dice già rilassandosi.  "Ovviamente sei meno tesa rispetto a ieri visto che hai già assaggiato le mie mani magiche, ma c'è ancora tanto lavoro" le dico. "Vorrà dire che dovrai farmi più massaggi" mugugna e porco due non riesco a non pensare a nulla che non sia fare sesso con lei qui dentro. "Ti stai rilassando?" le sussurro all'orecchio e lei manda indietro la testa, quasi posandola sul mio petto. A questo punto mi avvicino ancora un pò a lei e faccio scivolare le mani sulle braccia accarezzandogliele. Come ieri sera poi non resisto e le deposito qualche piccolo bacio sul collo, se potessi glielo morderei. "Questo non è massaggio" dice respirando profondamente. "E' un massaggio speciale" le dico  e continuo con quei piccoli baci. Lei mi prende le mani e fa in modo che la possa stringere. E' un'altro momento perfetto per baciarla, ma so che non riuscirei a controllarmi e temo che farei solo danni. Sciolgo la presa e continuo il massaggio in modo che non sia una conclusione brusca, potrei scatenare una reazione, fatta di domande a cui non posso rispondere ora senza passare per pervertito. "Ti senti abbastanza corrotta?" chiedo per stemperare la tensione sessuale che si è creata e lei fa una risata, sintomo che ha funzionato. "Direi di si, per ora sei salvo. La società non saprà nulla" dice , ma dal tono sento che anche lei è parecchio provata dalla situazione. "Anzi direi che hai adempiuto al tuo compito" dice spostandosi un poco e io tolgo le mani. Si volta verso di me e spero vivamente che non le cada l'occhio sul costume. Essendo quello largo non dovrebbe notare nulla, ma non si sa mani. "Direi che vado a fare una doccia e poi vado a letto" dice e in parte mi sento sollevato. "Tu vieni?" chiede alzandosi. "Si arrivo" le dico, se mi alzo ora temo di romperlo. "Ti aspetto alla doccia allora" esce e prende l'asciugamano. Mi strofino il viso e faccio dei respiri profondi, pensando ai miei compagni di squadra in modo da farmi passare l'erezione. Da seduto, magari non se n'è accorta, ma se mi alzo è tutta un'altra storia. 
Piano piano, il mio amichetto non molto fedele in questo periodo torna normale ed esco dalla sauna. La raggiungo in doccia e apro l'acqua fredda, almeno così eviterò che il soldato torni sull'attenti. Mi bagno e prendo il bagnoschiuma. "Vuoi che ti lavi la schiena?" mi chiede e anche se sarebbe da evitare non posso non approfittare di questo suo slancio. "Va bene" rispondo. Prende del bagno schiuma e inizia a massaggiarlo sulla mia schiena. "Adoro la tua schiena, Murran, ha fatto un lavoro magistrale" dice e non posso fare a meno di sorridere. Tutti sanno quanto tengo ai miei tatuaggi. "Grazie" le dico e lei continua a massaggiare, coprendo tutta la schiena e ringrazio l'acqua fredda  per minimizzare gli effetti del mio sangue che sta pompando un pò troppo da quelle parti. "Fatto" dice toglie le mani, facendomi tornare a respirare. Chiude la sua parte e si sposta per asciugarsi. "Mi abbandoni si nuovo?" chiedo. "Ti aspetto a letto" dice e sembra talmente tanto una promessa che vago di nuovo con la mente a qualcosa di meno eccitante per evitare danni. L'acqua fredda non può fare miracoli. "Va bene" le dico. mi saluta con la mano e si dirige in camera. Si, prima o poi esploderò del tutto.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora