GIORNO 29

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MATTINA

Sono già sveglia da un pò e mi do godendo la vista di Federico dormire, non mi sta toccando,ma sento comunque il calore del suo corpo per quanto è vicino. Anche se non sono ancora andata di la e non ho ancora deciso di affrontare la giornata, mi sento meglio al pensiero che non vedrò Ferdinando, al pensiero di non avere più il suo sguardo addosso e non ricevere più le sue occhiatacce ogni volta che mi avvicino o tocco Federico. Sicuramente Simona e compagnia bella continueranno a farlo, ma senza Ferdinando che li alimenta sarà tutta un'altra storia sicuramente e forse posso anche lasciarmi un poco più andare con lui, posso cercarlo senza continuare a guardarmi in giro, senza aspettare che Ferdinando non sia nei nei paraggi,senza e senza scatenare un'ulteriore discussione. Voglio andargli vicino in cucina?Posso farlo in totale serenità, voglio accarezzarlo? Sempre più serena. Potevo certamente fare tutte queste cose anche prima, ma sentivo un peso addosso, una terribile sensazione che non mi faceva vivere per nulla serenamente. Alzo lo sguardo al soffitto e sento che è davvero l'inizio della mia avventura qui e sono davvero felice di avere lui al mio fianco. Seduta sul mio divano a guardarlo giocare non mi sarei proprio immaginata una cosa del genere, speravo ovviamente di incontrarlo un giorno, chiedergli magari una foto, ma passare giornate insieme a lui e mettere in dubbio il nostro rapporto, era un'idea che proprio non mi sfiorava nemmeno i meandri della mia mente. Nemmeno avevo immaginato che sarebbe diventato una persona del quale sento la mancanza se non c'è. "Sei sveglia?" chiede assonnato e mi volto quasi di scatto, almeno questa volta non mi ha beccato che lo stavo fissando. "Da poco" dico, non è così, ma almeno evito delle domande a cui dovrei rispondere con delle bugie per non dirgli che stavo pensando a lui e a quanto a volte tutto questo sia ancora strano per me; perchè a volte davvero lo sguardo e penso *Sta parlando davvero con me?* poi ricordo dove siamo e torna ad essere solo Fede. "Credo di aver già bisogno di affetto" dice e allungando il braccio mi attira a se. "Lo sai che solo i bambini hanno bisogno di tanto affetto?" chiedo ridendo, mantenendo allo stesso tempo un tono basso di voce. Anche se dovrei esserci abituata a sussurrare è ancora molto difficile. "Ma io sono un bambino" dice stringendomi. "Si, un bambinone di ventiquattro anni" gli dico. "Dettagli" dice e mi da un bacio sulla guancia. "Dormito bene?" mi chiede. "Si" rispondo. "Tu?" chiedo. "Alla grande" risponde. Ieri sera dopo che Ferdinando è uscito, nonostante lui se ne sia sempre fregato di più, l'ho visto più rilassato e probabilmente ha inciso anche sul suo di sonno. "Ma ci credi che non vedremo più Ferdinando?" mi chiede guardandomi e faccio un piccolo sorriso. "Finchè non vado di la e mi assicuro che non sia stato un sogno non ci credo" rispondo. " Si anche io" dice e mi volto per guardarlo. Ogni volto mi stupisco di quanto sia bello e ogni volta fatico sempre di più  a non fare pensieri sconci su di lui. "Credo che andrò a fare colazione" dico. "Che palle, mi abbandoni sempre" si lamenta. "Piantala, sono i cucina" gli dico. Mi divincolo dalla sua morsa e mi alzo. "Sei cattiva" si lamenta ancora ed esco dalla stanza, mi cambierò dopo.

Vado in cucina e tropo Simona, Mauro ed Eleonora che fanno colazione. La banda di Ferdinando al completo però non vedere la sua faccia è già un enorme traguardo e mi fa sentire notevolmente meglio. "Buongiorno!" dico passando loro di fianco.  "Buongiorno" dice solo Mauro e il tono è notevolmente cambiato dalle prime settimane. Prendo un pò di caffè e mi volto verso di loro appoggiandomi al bancone. "Buongiorno" arriva anche Fede e i loro sguardi non lasciano spazio ad interpretazioni. "Caffè?" gli chiedo e annuisce sorridendo; così gli vuoto una bella tazza e andiamo in veranda, dato che oggi piove.


POMERIGGIO

Il tempo è notevolmente migliorato e anche se fa un pò fresco Federico è uscito ad allenarsi, Lo ha chiesto anche a me, ma lui è abituato a allenarsi anche con la neve, io decisamente no, così ho declinato gentilmente l'offerta e sono andata in salotto con le ragazze. "Oh comunque clima cambiato con l'uscita di Ferdinando è..." dice Silvia. "Davvero, siamo tutti più rilassati" concorda la sorella. "Soprattutto questa qui, avevi sempre una faccia" mi dice Giulia. "Ci credo, come mi giravo era li ad osservarmi e a darmi della meretrice" dico sorseggiando il mio thè caldo. Mi basta una goccia d'acqua e torno in modalità autunno con tisane e copertina. "Io avevo sempre paura che facesse il pazzo" dice Ivana. "Davvero, non potevo avvicinarmi a Fede che sentivo la discussione incombere. Ti giuro, mi stavo dannando l'anima"  dico sospirando. "Ci credo!Quindi allora che farai, ci proverai seriamente con Fede o continuerai a cincischiare" dice Giulia e io alzo gli occhi al cielo. "Punto uno non cincischio, punto secondo non ci voglio provare con Fede" dico. "Che piaga che sei, prima perchè c'era Ferdinando ci stavi lontano, adesso che scusa vuoi usare?" chiede La Provvi. "Nessuna scusa, insomma, non posso saltare addosso ad un ragazzo così, non a lui poi" rispondo. "Lui non vede l'ora che gli salti addosso" esordisce Ivana e le altri scoppiano a ridere. "Mi avete stancato" gli faccio la linguaccia e mi alzo per portare via la tazza. In cucina trovo Fede che beve un pò d'acqua e quando gli passo accatto non posso fare a meno di accarezzargli la schiena. Lui si volta e mi prende la mano per trascinarmi a se e abbracciarmi. "Dai che sei sudato" gli dico ridendo. "E va beh, ti fai la doccia" dice stringendomi ancora un pò, sotto lo sguardo visibilmente scandalizzato di Simona, mentre Cristiano sorride come una Pasqua. Lui è il nostro più grande fan. "Serve a te una doccia. Puzzi!" sentenzio e lui scoppia a ridere. "Adesso vado a farla" dice. "Ma avevo carenza di affetto" dice  e io faccio una fragorosa risata. "Quand'è che tu non hai carenza di affetto" gli dico. "Touchè" dice, ma non accenna a lasciarmi andare. "Dai vatti a lavare, fai davvero schifo" gli do una pacca sul pettorale. "Ma tu non la fai?" mi chiede e anche se l'idea è parecchio allettante, l'ultima cosa di cui ho bisogno per i miei ormoni è fare la doccia con lui, che reputo molto più sexy di un bagno in piscina. "No, la faccio dopo" rispondo, lui sorride e mi schiocca un sonoro bacio sulla guancia prima di lasciarmi andare. Lo guardo allontanarsi e come una scheggia torno in salotto. "Ti eri persa?" chiede Silvia ridendo. "No" rispondo e Giulia mi scruta da testa a piede e poi guarda in direzione della doccia. "Era persa nelle braccia tatuate di Fede come al solito" dice e mi fa la linguaccia. "Se ricominciate me ne vado di nuovo" dico. "Va bene la piantiamo" alza le mani Giulia in segna di resa e torno a sedermi sul divano con lei. 


SERA

"Dormi in piedi?" chiedo a Fede abbracciandolo da dietro. La mia missione di stargli lontano fisicamente stava abbastanza procedendo, ma vederlo dondolare in piedi in mezzo al giardino è stata una vera tentazione. "Quasi" dice mettendo le mani sulle mie. "Allora meno male che sono arrivata o ti ritrovavi per terra" dico facendo un risatina. "Sei la mia salvatrice allora" dice. "Ti meriti un premio allora" aggiunge e si volta cingendomi poi la vita. "Ah si?E che tipo di premio?" chiedo stando al gioco. "Domani ti faccio un massaggio" dice e rammentando l'ultima volta vorrei dirgli di no, ma non posso senza destare domande o sospetti. "Direi che accetto il premio" dico e inizierò già a prepararmi psicologicamente stanotte per evitare davvero di saltagli addosso mentre mi massaggia. "Te lo meriti" ammicca un pò e la sensazione di saltargli addosso mi sale già ora.  *Perchè deve fare così?* mi chiedo. "Grazie" gli dico. "Sam stai tremando" mi dice e vorrei scappare. *Se n'è accorto cazzo* impreco mentalmente. "Fa un pò fresco" mento spudoratamente, è lui che mi fa questo dannatissimo effetto. "Aspetta allora" scioglie l'abbraccio, si toglie la felpa e me l'appoggia sulle spalle prima di abbracciarmi di nuovo. "Va meglio?" chiede. Se solo sapesse cosa provoca in me tutto questo. " Molto meglio" lo guardo negli occhi e noto che sono lucidissimi. "Fede stai bene?Hai gli occhi un pò lucidi" gli chiedo. "Si si sto bene, sono solo stanco" accenna un sorriso e mi viene spontaneo accarezzargli il viso e per la prima volta non mi sento in colpa nel farlo. "Vuoi andare a dormire?" gli chiedo. "Si, ma solo se vieni subito anche tu" mi dice e anche volendo non riesco proprio a dirgli di no. E' un macello. "Va bene, bambinone" dico rammentando questa mattina. Lo prendo per mano ed entriamo in casa per andare in camera. Ci cambiamo, ci corichiamo e senza quasi accorgermene gli tocco la fronte. "Sei un pò caldo però" gli dico. "Te lo ripeto, sono solo stanco.Mamma!" dice prendendomi in giro. "Cretino" gli dico e mi volto dall'altra parte. "No, no, vieni qua" ancora una volta mi trascina a se facendomi appoggiare la schiena al suo petto. "Mi diverto a farti arrabbiare" mi sussurra all'orecchio e un brivido mi percorre tutto il corpo. *Ti odio* gli dico mentalmente. "Ho notato" dico e lui posa labbra sul mio collo, lasciando qualche piccolo bacio. *Sei pazzo?* penso e vorrei spostarmi, ma le sue labbra sono talmente calde che irradiano tutto il mio corpo. "Sei morbida" dice e io vorrei morire. "G..grazie" dico e ringrazio di essere voltato, almeno non vede le mie guance totalmente in fiamme. Le luci si spengono e ringrazio anche i tecnici. "Sto davvero bene con te" dice sempre sussurrando e faccio un lungo respiro. "Anche io" ammetto e sento la sua presa farsi più forte. "Ora dormi" gli dico. "Buonanotte" dice. "Buonanotte" dico a mia volta e provo a chiudere gli occhi, certa che i sogni di stanotte saranno parecchio agitati.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora