GIORNO 89/GIORNO 5

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MATTINA FEDERICO

Più lunedì si avvicina e più sento irrequieto, non credo che la vedrò, ma solo l'idea che lei sia nello studio, a pochi passi da me mi manda letteralmente fuori di testa. Spero che me la facciano anche solo salutare. Qui a Roma sta piovendo a dirotto quindi il solito allenamento è saltato e se continua nel pomeriggio anche la piccola sfida che ho in sospeso con Luca. E' un peccato perchè erano le uniche cose mi distraevano un pò dai miei pensieri. La pioggia non fa altro che farli rimbombare di più nella mia testa. Sam adora la pioggia e se anche da lei piove, posso quasi immaginarla davanti alla finestra, con una candela accesa accanto, una tazza di the in mano e gli occhi che cercano di vedere ogni singola goccia che cade. Vado in cucina e decido di prepararmene una anche io. Non sono certo che ne stia bevendo una, ma in questo modo sento di esserle più vicino, anche se ci dividono non so quanti chilometri. Faccio bollire l'acqua e rido al primo ricordo che ho di lei con il bollitore in mano: era quasi finita la prima settimana e ancora non avevo avuto il coraggio di parlarle come si deve, durante il pomeriggio avevo fatto una seconda sessione di allenamento e nel tornare in casa mi sono imbattuto in lei che letteralmente ballava con il bollitore in mano sulle note di una canzone di Katy Perry che aveva messo il GF. Credo anche che quella si stata la prima volta che mi è venuta una voglia matta di baciarla. "L'acqua bolle" mi fa notare Ivana e io torno in me. "Oh grazie" vuoto un pò d'acqua in una tazza e prendo la bustina del thè. "Vuoi un thè?" chiedo ad Ivana e lei scuote la testa. "Non grazie, ho già bevuto un caffè" mi sorride e mi sorpassa per posare nel lavandino la tazzina che effettivamente aveva in mano, al quale non ho prestato attenzione. "Hai visto Luca?" le chiedo. "E' in salotto con Raffa" risponde e dopo averle sorriso li raggiungo. 

MATTINA SAMANTHA

Avere l'ufficio tutto per me è una vera goduria, infatti ho messo un pò di musica, mi sono preparata un thermos con dentro del thè caldo e ho spento tutte le luci tranne quella che ho sulla mia scrivania. Fuori diluvia e l'atmosfera è praticamente perfetta per creare arredamenti da sogni. Accendo il computer e apro il programma dedicato. Controllo la lista di persone di cui mi devo occupare e decido che la casetta sulle nostre montagne sia la scelta migliore per questa atmosfera quasi autunnale. Osservo per bene le foto della casa e soprattutto la descrizione che hanno lasciato i proprietari. Ovviamente vogliono mantenere lo stile rustico della casa per renderla molto calda ed accogliente. Il suono dell'arrivo di una notifica mi distoglie per un attimo dal mio lavoro e controllo. E' una notifica di mediaset play dove mi invita a guardare la diretta nella casa del Grande Fratello. Mi viene quasi da ridere però non resisto e apro l'app,vado sulla diretta e l'inquadratura è sul salotto dove ci sono Fede, Luca e Raffa che parlano di calcio sul divano. Federico ha in mano una tazza di thè e sorrido al pensiero di averne un thermos con me. E' come sempre bello da far paura, ma ha gli occhi visibilmente stanchi e spero che stia dormendo nonostante la mia assenza. I primi giorni senza di lui anche per me sono stati traumatici, ma piano piano mi sto abituando ad essere di nuovo sola. Luca lo sta sfottendo per le sue doti di portiere e si lamenta che oggi che non potranno fare di nuovo la sfida dei rigori a causa della pioggia, Fede lo spintona e sorride. Il mio cuore si allarga per cotanta bellezza, ma subito dopo si stringe perchè gli manca vederlo dal vivo. Scrollo la testa, spengo tutto e torno al mio lavoro. Se mi perdo è la fine.


POMERIGGIO FEDERICO

La pioggia sta cadendo ancora a secchiate e le chiacchierate con i ragazzi sono servite a poco, grazie a questo tempo la mia testa vaga sempre di più verso di lei non posso fare a meno di chiedermi se anche lei mi stia pensando con la stessa intensità e la stessa frequenza. Sicuramente avrà più distrazioni e il lavoro l'aiuterà ad avere la mente occupata. Questo da un lato è molto positivo, dall'altro temo che tutto questo le faccia dimenticare quello che è stato e che capisca che non le manco tanto quanto credeva.Il solo pensiero mi fa venir voglia di vomitare e urlare. Mi alzo e vado in magazzino a prendere un vecchio foglio inutilizzato per la spesa e prendo una penna. Ho bisogno di scriverle quello che sento, sperando che in qualche modo gliela leggeranno.
Mi siedo al tavolo e inizio a scrivere.

  * Cara Sam,
     è tanto che non scrivo una lettera, anzi a dire il vero non credo di averne mai scritta una se non nelle esercitazioni a scuola. Ad ogni modo erano tutte di fantasia, mentre questa sarà piena di verità e di emozioni reali. Credo che tra noi sia iniziato tutto proprio la sera in cui siamo entrati qui dentro. Tu sapevi già chi ero, mentre per me eri una totale sconosciuta, una delle tante persone presenti su questo pianeta che ancora non avevo incrociato. Ti sono venuto a salutare e appena ti ho abbracciato il profumo di cocco dei tuoi capelli mi ha invaso e non ha più lasciato il mio naso. Ricordo il tuo sguardo spaventato appena mi hai visto e solo dopo, vedendo il tuo tatuaggio ne ho capito il senso. Avevi paura di approcciarti a me e il tuo cercare di nasconderlo con la mano ne è stata la prova lampante. Vedere quel tatuaggio però mi ha dato una spinta in più verso di te, sapevo che con te avrei potuto essere me stesso, che non avrei dovuto nascondere nessun lato di me, perchè infondo già mi conoscevi. Starti lontano per me mi era difficile, ma anche starti accanto. Temevo sempre si superare il limite e di varcare confini che avrebbero anche potuto rovinare tutto. Quando sono venuto a parlarti, quel giorno in piscina, te l'ho detto ero pieno di dubbi e di incertezze perchè anche se mi conoscevi non era detto che ti piacessi, potevi anche essere tifosa della Juventus, ma non era detto che fossi una mia tifosa. Parlare con te , stare con te è stato così naturale, che quando mi sono accorto che ero innamorato di te ero già ad un livello in cui non potevo tornare indietro, ad un livello in cui di dubbi non ce n'erano più e che l'unica cosa che volevo era che fossi mia. Il caso ha voluto che tu volessi la stessa identica cosa ed è stato così travolgente che non mi è mai importato realmente dove fossimo, questo lo giustifica le volte in cui ci siamo lasciati andare anche quando non dovevamo. Stare insieme a te è la cosa più bella che mi sia mai capitata e non esagero quando ti dico che vedo un futuro per noi, lungo, forse a Torino, forse nella tua città. Il dove di preciso non lo so, ma so che sarà lungo e felice. Il presente però ha voluto mettersi in pausa e il non averti qui con me, mi ha fatto capire quanto ad una persona può mancare un'altra. A volte mi manchi così tanto che mi manca il respiro e lo stomaco si contrae. Mi manchi talmente tanto che la sera non riesco più ad addormentarmi senza prima aver pianto o preso a pugni il cuscino. Non credevo di poter amare una persona in questo modo e sei dovuta arrivare tu per mostramelo. Tu sei tutto quello che ho sempre sognato e ti chiedo solo una cosa: ASPETTAMI AMORE MIO. ASPETTAMI, perchè ho ancora tanto da darti, anche se credo non mi basterebbe una vita intera per quello che provo. ASPETTAMI. Solo questo.
 TI AMO DAVVERO TANTO.
   Fede.*

Poso la penna e piego il foglio con le lacrime agli occhi. Vado in confessionale e la poso sul trono. "Vi prego, dategliela" dico ed esco asciugandomi gli occhi.


POMERIGGIO SAMANTHA

Stacco gli occhi dal computer e guardo il telefono che ha vibrato come mai nella vita. Lo sblocco e vedo che mia madre mi ha chiamato svariate volte. "Porca vacca" impreco e apro il messaggio che mi ha mandato

 [ Mamma:
    Stasera ti aspettiamo a cena. Ci sono anche la zia, lo zio e Alessandro. Non vediamo l'ora di vederti tesoro.


   Tu:
  Scusa mamma, stavo recuperando del lavoro arretrato. Arriverò per le 20.00. Non vedo l'ora anche io di vedervi. Un bacio]


Blocco il telefono e vorrei tanto poter chiamare Federico per dirgli di vestirsi bene e prepararsi perchè voglio portarlo a cena dai miei. Purtroppo questo è ancora un futuro, non troppo lontano, ma sempre distante, nel quale non sai cosa può accadere. Può succedere che appena usciamo ,litighiamo furiosamente e ci lasciamo oppure, che non ci vedremo per parecchio tempo perchè giustamente abbiamo i  nostri impegni e questo ci fa capire che non possiamo stare insieme. Può succedere di tutto, anche se spero davvero che il sogno di portarlo dai miei si realizzi senza intoppi. Ne abbiamo già anche avuti troppi per i miei gusti. Spero solo che in questi giorni da solo, non capisca che non gli manco affatto. Mi levo questi pensieri dalla mente e salvo tutto il lavoro che ho fatto. Spengo il computer e mi sfrego gli occhi che sono diventati più secchi di una pianta morta. Non erano più abituati a stare così tante ore davanti ad uno schermo. Prendo le mie cose e dopo aver spento tutto esco dall'ufficio chiudendo a chiave la porta. "La ragazza del Grande Fratello" una ragazza mi viene incontro con un enorme sorriso. "Possiamo fare una foto?" mi chiede. "Beh...Certo" dico un pò confusa e cerco di sorridere quando scatta la foto. "Grazie, ti abbiamo seguita tanto, eri la nostra preferita" dice la sua amica. " Oh grazie ragazze davvero" dico sorridendo. Tutta la questione mi stranisce ancora, ma fa sempre piacere quando qualcuno ti apprezza. "E tu e Federico siete la coppia perfetta" dice. "Oh grazie" dico. "Guardo, ho fatto anche un post" apre il suo profilo Intagram e vedo che ha fatto un frame di un video mentre ci stiamo baciando e come didascalia ha scritto *Love is...Samerico* le lacrime mi pizzicano gli occhi per la commozione. "E' bellissimo" dico. "Oddio grazie" dice lei saltando. "Continuerete a stare insieme quando uscirà anche lui vero?" chiede impaziente. "Beh i progetti sono quelli" rispondo un pò imbarazzata. "Oddio che bello" le due ragazze saltellano felici e per quando mi faccia piacere il loro affetto mi sto sentendo molto a disagio. "Perdonatemi, ma devo proprio andare, ho un impegno e non voglio fare tardi" dico loro. "Ma certo, anzi grazie" dico sorridendo. "Grazie a voi, quando volete passare fate pure" dico e loro fanno un gridolino. "A presto ragazze" le saluto e vado verso casa.


SERA FEDERICO

Dopo aver scritto la lettera mi sono sentito relativamente meglio; non so se la riceverà, ma scrivere tutto quello che sento mi ha aiutato a scaricare la tensione e a rilassarmi un pò di più. "Berna, se domani non piove non mi sfuggi" mi minaccia Luca sedendosi in veranda con me. "Nel fango" dico. "Si anche nel fango se è necessario" dice. "Luca hai già vinto una volta, se poi perdi fai la figura del pollo" interviene Raffa. "Si ma non c'era una ricompensa" replica Luca. "Ma cosa importa, l'importante è vincere no" dice Raffaello quasi esasperato. "Si, ma è bello avere qualcosa in cambio" dice Luca. "Ah sei una causa persa" dice Raffa scuotendo la testa e io scoppio a ridere. "Ha ragione, hai battuto un calciatore professionista, direi che è sufficiente gli dico. "Lo dici perchè hai paura che ti stracci di nuovo" dice divertito. "Questo lo vedremo, ma non nel fango" dico. " Ma se vi allenate anche sotto la pioggia" dice. " Appunto, è il mio lavoro e lo faccio, ma se posso evito" gli faccio presente. "Appena torna il sole e si asciuga fuori facciamo tutto...Promesso" gli dico. "Va bene" dice rassegnato. " Possiamo fare qualcosa in acqua, è al coperto" dice. "No...basta. Ci rinuncio" diciamo all'unisono io e Raffa e ci alziamo. "Ma ragazzi" ci chiama. "Io vado a letto" dico e vado in camera. Mi spoglio e mi infilo a letto. Sperando che sta volta vada meglio.


SERA SAMANTHA

La cena con i miei è stata meravigliosa, mi sono mancati davvero tanto e ovviamente nemmeno loro si sono risparmiati con le domande, soprattutto su tema Federico. Mio cugino poi è andato letteralmente in fibrillazione quando abbiamo iniziato a parlare di noi e per poco non sveniva sul tavolo quando ho detto a mia madre che avrei fatto di tutto per farlo venire qui il prima possibile. L'idea di conoscerlo lo ha fatto letteralmente andare fuori di testa. Se non sapessi che se ne scopa una diversa ogni sera avrei paura che ci provasse con lui se ce lo avesse davanti visto che era tutto un "Madonna il fisico di Fede, madonna i tatuaggi, madonna qua, madonna la" il mio livello di imbarazzo ovviamente in quei momenti era alle stelle. 
Entro nella mia vecchia stanza e mi stendo sul letto, domani devo partire presto e ho pensato che sarebbe stato meglio fermarmi qui dai miei a dormire e andare in stazione direttamente da qui. Tornare a casa, sistemarmi e andare a letto era uno sbattimento inutile. Bussano alla porta e mi metto a sedere. "Si?" dico. "Sono mamma" risponde la voce al di fuori. "Entra pure" dice e la mia dolcissima mamma fa capolino dalla porta. "Hai bisogno di qualcosa?" mi chiede. "No, sono a posto grazie" rispondo. "E' sempre bello rivederti in questa camera" dice. "Anche a me piace tornarci di tanto in tanto" dico. "Allora, prima non l'ho chiesto a tavola per non turbarti, ma sei sicura di riuscire a gestire tutto questo?" mi chiede. "Si insomma...Non è poi così male" dico. "Non intendo la fama, quella va e viene. Intendo Federico" dice. "Sinceramente?Non lo so, ma lo amo e voglio almeno provarci" dico sinceramente. "Non voglio vederti soffrire tesoro mio" dice. " Lo so, ma se non ci provo potrei pentirmene. Sento che è quello giusto mamma. Davvero" dico. "Allora hai tutta la mia approvazione. Per quel poco che ho visto sembra che anche lui abbia intenzioni serie. Vedremo" dice. "Te lo porterò il prima possibile. Promesso" le dico. "Non vedo l'ora" dice e mi abbraccia. "Ora ti lascio dormire. Buonanotte tesoro" mi dice. "Buonanotte mamma" esce dalla stanza e mi lascia sola con i miei pensieri. Lunedì sarò in studio e farò almeno il possibile per salutarlo e fargli capire che lo aspetto.

La porta rossa || Federico Bernardeschi ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora